lunedì 2 settembre 2013

Anni di scuola: 190. Una strada ben conosciuta

La collega mi chiese scusa di non potermi più accompagnare a Cave al termine delle lezioni, dicendosi molto dispiaciuta. A queste parole Lulli intervenne in mio favore pronunciando questa frase: - Mi pare che, in venti anni,  Jadicicco la strada tra Palestrina e Cave è riuscito sempre a trovarla senza problemi -
Infatti aveva colto nella decisione della collega una certa malizia, anche perché il giudizio di Lulli sul figlio candidato alla maturità era risultato parallelo al mio e di tanti altri colleghi, sicché la commissione non aveva potuto attribuirgli il desideratissimo sessanta, peraltro non meritato di fronte al profitto costante di altri suoi compagni, e si era dovuto "accontentare" di un voto ugualmente altissimo e certamente  non meritato.
Io, Lulli ed altri colleghi della nostra sezione avevamo ben chiaro nella nostra mente il valore dei nostri alunni, e per quel che ci concerneva non avremmo mai potuto fare un torto così vistoso e clamoroso, malgrado il parere di una commissione che era stata lavorata ai fianchi con raccomandazioni di vario tipo e con l'impegno personale del rappresentante di classe, un "compagnone" della nostra collega che aveva creduto di conquistare tranquillamente il sessanta. Solo noi sapevamo come quell'ingiustizia aveva pesato nel giudizio dei compagni di classe, alcuni dei quali ci rimproverarono apertamente perché alla fine alcuni valori ben noti erano stati stravolti e addomesticati, con un metodo che le persone oneste ritengono ingiusto.
Purtroppo il giovane e bravo professor Alberto Lulli era destinato a scomparire assai prematuramente per un male inesorabile.

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