Guglielmo Stendardo, anni 32, centrale difensivo dell'Atalanta, due reti decisive nelle prime due giornate del campionato, è senz'altro il grande rimpianto della Lazio, con tutti i suoi problemi difensivi. Si parla adddirittura di un suo possibile ritorno in biancoceleste, ma il giocatore lo ha escluso. A Bergamo si trova benissimo, in nerazzurro regna la meritocrazia, cosa che alla Lazio è stata sempre difficile, almeno per lui.
Stendardo, laureato in giurisprudenza, è un calciatore colto e preparato. Alla Lazio ha giocato per tre stagioni, disputando 104 partite e segnando anche 7 gol. Ma negli ultimi tempi ha avuto vita difficile, ed è stato ceduto nel gennaio del 2012. Nelle partite disputate, ha sempre lasciato il segno, ma per lui, alla Lazio, la vita è stata sempre troppo difficile. Non è stato compreso. E' stato ritenuto un ribelle e un superbo. Ma chissà perché, a Bergamo tutto ciò non si è verificato. A Bergamo, Guglielmo Stendardo è un vero e proprio semidio.
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