domenica 15 settembre 2013

Lazio: tre squilli di gloria con Candreva Cavanda Lulic

Battuto seccamente il Chievo, la Lazio risorge dalle ceneri delll'1-4 di Torino e manda al cielo tre squilli di gloria con Candreva all'8', Cavanda al 38' e l'attesissimo Lulic al 42'. Poi la squadra biancoceleste si è appagata, non ha straripato, si è accontentato di fare un bel balzo in avanti in classifica: siamo già al sesto posto, una posizione che ci compete e che possiamo anche migliorare.
Mancavano Mauri, Hernanes e Radu, poi si è infortunato anche Biava sostituito da Ciani, ma la squadra non ha risentito di queste assenze così importanti. 
Sono arrivate, anzi, belle notizie dai nuovi: Cavanda, tentennante a sinistra, fortissimo quando è stato spostato sulla corsia di destra; un Onazi vivacissimo; e un Ederson che ha sostituito alla grande il Profeta: è venuto dai suoi piedi, in un prodigioso recupero, il pallone giusto per il gol-spazzanuvole del solito Candreva, che ha fornito una prestazione super, con tocchi di grande classe. Da quel momento è stata SuperLazio, la Lazio delle buone speranze restaurate, e il Chievo non ci ha messo più paura, anche se Paloschi ha mancato due o tre buone occasioni.
Il punteggio avrebbe   potuto essere anche più netto se Klose non fosse incappato in una giornata di scarsa vena, ma la sua presenza di unica punta assai temuta è sempre preziosa. Il Chievo si è battuto, specialmente nel primo tempo, con la solita pericolosità, mostrando buone idee ma poca concretezza.
Ora ci aspetta il derby. La Roma, anche se sta andando forte, non ci fa paura. Con la ritrovata umiltà e concretezza, la Lazio può rispondere con orgoglio a una sfida che i giallorossi sentono fortissimamente. Ma non sarà facile neanche per loro piegare la resistenza della Lazio. E prima ancora prepariamoci con calma alla sfida di giovedì 19 contro i polacchi del Legia in Europa League, un torneo che ci interessa fortemente.
Sentiamo fortemente, dall'alto, il benefico influsso della grande ombra protettrice di Giorgione Chinaglia.

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