La difesa della Lazio è un po' arrugginita, perde pezzi ed arranca. Biava e Diaz mostrano gli anni, Novaretti e Ciani anche loro, pur essendo più giovani, fisicamente non sono a posto. Radu è poi il dispiacere più grande che la cattiva sorte poteva darci. Restano in piedi solo Cana e Cavanda, due buoni difensori ancora da rifinire. Dato che la merce disponibile è questa, a Petkovic non resta che avere un grande coraggio e lanciare i soli due giovani disponibili, Elez e Vinicius, un centrale dalle buone risorse fisiche e un difensore di fascia sinistra molto interessante per le caratteristiche tecniche che ricordano Kolarov e Lulic.
Rischiarli entrambi contro il Catania sembra un po' forte, ma utilizzandoli e sperimentandoli a rotazione, qualcosa di buono potrebbe venirne fuori. Petkovic deve avere più coraggio e rischiare, altrimenti rimane con le solite carte tra le mani, e queste carte finora non sono state per niente fortunate. Una serie incredibile di contrattempi sta colpendo la difesa della Lazio, e il vecchio Diaz, una volta una buona risorsa, sembra definitivamente perduto dietro la sua saudade.
La Lazio non è morta, anche contro la Roma ha dimostrato di potersi battere bene, non abbiamo paura che le manchi il tempo di rifarsi e di avanzare in classifica. I cavalli di razza vengono fuori alla distanza, mentre all'inizio di torneo forse alcune squadre stanno facendo la corsa dell'asino, che sembra irresistibile, ma se non hai fondo non arrivi lontano. Lo abbiamo dimostrato proprio noi nel girone di ritorno dello scorso campionato.
La Lazio di oggi, invece, le sue risorse le tiene ancora nascoste, dobbiamo ancora vedere di che stoffa sono fatti Felipe Anderson e Perea, e quanto vale davvero Keita. Lo stesso discorso dovrebbe valere perciò per i giovani della difesa, Elez e Vinicius, ma se non riusciamo a sperimentarli oggi che c'è spazio, mi chiedo quando potremo farlo.
Tanto, la Lazio non deve lottare per lo scudetto, e se perde un po' di terreno potrà sempre recuperarlo.
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