- Non sono veri tifosi della Lazio, sono figli di una vecchia contestazione -
Così si è espresso Lotito dopo la manifestazione di ieri dei tifosi biancocelesti, curva nord vuota fino al 15' del primo tempo, quando la squadra era già sull'1-0 e loro si erano persi il bel gol di Antonio Candreva, nuovo cannoniere della Lazio.
Una squadra senza attacco ha vinto per 3-0 mancando almeno altri tre gol. Lotito si difende. -Stiamo ancora pagando milioni di debiti del passato, ma la Lazio è risorta, abbiamo vinto due Coppe Italia e una Supercoppa, non è roba da squadrette di quattro soldi. Siamo in Europa League con possibilità di vincere questa competizione, siamo in campionato fra le Sette Sorelle, siamo nell'élite italiana e continentale, decisi a restarci e a guadagnare possibilmente altre posizioni. Dieci anni fa la Lazio era morta -
- Non ci hanno perdonato il mancato acquisto di Yilmaz, ma Yilmaz non era nei nostri programmi. Ce l'hanno offerto e lo avevamo anche preso se qualcuno non avesse voluto speculare illegalmente su di noi. Queste cose noi non le accettiamo, nessuno può metterci nel sacco. Noi contiamo su Perea e sui nostri giovani come Keita e Tounkara, e il futuro ci darà ragione -
Sinceramente, Lotito non ha torto. E' bastato il 3-0 con il Chievo a riportare serenità nell'ambiente. La Lazio è forte, siamo appena un punto sotto quella Juventus che ci aveva stritolato ed era sembrata sette volte più forte di noi. Più forte lo è, ma non di troppo. Possiamo cavarcela, abbiamo buone prospettive, abbiamo scacciato la negatività che era nata dalla delusione dopo il trionfo del derby. Ma ora alle porte c'è già un altro derby, e la Lazio deve dimostrare di essere ancora lei "la prima squadra di Roma".
Nessun commento:
Posta un commento