Comincia l'Europa League. Ma, per favore, leggiamo un po' come è composta la panchina biancoceleste: Berisha, Ledesma, Candreva, Lulic, Klose...Sogno o son desto? E in campo, allora, chi ci andrà?
Ci andrà la nuova Lazio, quella dei 28 milioni di Lotito, che non ha arricchito la squadra dei titolari, ma quella delle riserve sì, eccome! Come ha sostituito quei quattro fenomeni che siedono ai bordi del prato? Al posto di Klose il giovanissimo Keita, al posto di Ledesma il giovane Onazi, al posto di Candreva il rinascente Ederson, al posto di Lulic il restaurato Cavanda. Quattro colpi di mercato bene assestati tra l'anno scorso e quest'anno, segno che a Formello non si dorme, si amministrano pochi soldi ma si riesce ad investirli bene. E restano fuori ancora fior di giocatori ancora inutilizzati come Felipe Anderson, Perea, Vinicius, Elez, Tounkara, Berisha e il seminuovo Novaretti, tutta gente che potrebbe davvero costituire il "tesoretto" del futuro dal punto di vista tecnico.
Innsomma, una Lazio che grande non sarà, ma potrebbe pian piano diventarlo nel futuro, anche con il recupero di Mauri e di Radu che sono i grandi assenti di una formazione che trova stabilmente posto fra le Sette Sorelle del grande calcio italiano, pronta a risalire posizioni come l'anno scorso, quando riuscimmo a inanellare un girone di andata semplicemente esplosivo. Poi crollammo, ma proprio perchè mancavano quei rincalzi che oggi invece abbondano in maniera straordinaria. E questa potrebbe essere davvero la grande risorsa della Lazio 2014, a quarant'anni esatti dal suo primo scudetto sotto il cielo di Chinaglia.
Stasera, contro i campioni di Polonia del Legia, cominceremo a vedere di che panni si veste questa Lazio nuova.
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