Una Lazio essenziale, pochi fronzoli e molta sostanza, si è sbarazzata del Catania con un punteggio perentorio, anche se gli etnei non si sono mai arresi, nemmeno quando sono rimasti in dieci a metà ripresa per l'espulsione di Bellusci.
Petkovic aveva gli uomini contati, e ha dovuto ripescare un inatteso Pereirinha per completare la linea dei difensori, una linea di tutte riserve con Cavanda, Cana e Ciani oltre al portoghese.
La Lazio ha schierato a sopresa Ederson al posto di Hernanes, e proprio Ederson ha sbloccato il risultato dopo appena tre minuti, ma dopo soli due minuti un grave errore di Cana ha dato via libera a Barrientos, che si è presenato tutto solo davanti a Marchetti battendolo inesorabilmente.
Tutto da rifare, e non era un gioco facile, anche se il Catania sbandava anch'esso in difesa: solo che gli attaccanti laziali non sapevano approfittarne. Floccari aveva le polveri bagnate, e c'è voluta una caparbia azione di Lulic per riportarci in vantaggio al 38' con un fendente che batteva sul palo finendo in rete.
Vani attacchi della Lazio per ancora mezz'ora. Poi Petkovic sostituiva Floccari con un interessante Perea, finalmente sceso in campo, ed Hernanes prendeva il posto di Ederson, così come Gonzalez subentrava a uno stremato Candreva. Queste mosse davano i loro risultati, la Lazio tornava a insidiare Andujar, e in pieno recupero, al 93', il Profeta si ricordava di essere tale, e consegnava alla Lazio un 3-1 meritato per la lunga pressione, anche se il Catania è riuscito a portare più di qualche insidia alla rete di Marchetti.
Tre punti che fanno classifica e morale. Comunque a Petkovic rimangono ancora parecchi problemi da risolvere.
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