Dalla sospensione di Mauri, dalle discussioni su Dias, dall'infortunio di Radu, dal mancato acquisto di una seconda punta, esce fuori per forza, in questi giorni, una Lazio tutta nuova, con cambiamenti fondamentali in alcuni ruoli.
Pesa soprattutto l'infortunio di Radu, che dovrà per forza essere sostituito da Lulic, con un arretramento che lo riporta al suo ruolo originale, alla Kolarov: tutta difesa, ma anche improvvise fiondate in avanti, quando occorre.
Ovviamente, data anche l'assenza forzata di Mauri, verrà a mancare qualcosa nella spinta offensiva, grazie anche al fatto dell'unica punta Miro Klose. Sarà necessario perciò l'avanzamento di Hernanes, che deve puntare a rete senza più girare le spalle e guardare alla copertura. A questa devono pensarci Ledesma e Gonzalez.
La spinta sulle fasce verrà da Candreva, mentre il ruolo di Lulic dovrà essere coperto da un giocatore nuovo. E questo non può essere che il giovanissimo Felipe Anderson, che finalmente sta scaldando i motori ed è pronto a scendere in pista contro il Chievo per cominciare a dimostrare le sue grandi virtù, che ne fanno un altro Hernanes potenziale, forse più portato a giocare bene tra le linee, anche se non gli mancano le capacità di far gioco di spinta. Se proprio Anderson non dovesse essere ancora a mille, può essere utilizzato un Ederson apparso quest'anno in forma smagliante, e non è detto che queste modifiche forzate siano una disgrazia. Potremmo avere una Lazio più guardinga e coperta, senza però rinunciare a una buona cifra di gioco offensivo.
Ecco perciò la nuova squadra: Marchetti; Konko (Cavanda), Biava, Cana, Lulic; Ledesma (Biglia), Gonzalez; Candreva, Felipe Anderson (Ederson); Klose, Hernanes: una specie di 4-2-2-2 che sarebbe una novità tattica interessante, con un centrocampo di due difensivi e di due propositivi, e un Klose affiancato stabilmente da Hernanes, che come cannoniere può stargli alla pari ed è il più grande tiratore dalla distanza del campionato italiano.
Nessun commento:
Posta un commento