Pinocchio, sempre generoso, l'indomani spese uno zecchino d'oro tutto per Remigio. Gli comprò un bel paio di scarpe nuove, sicché il bambino poté togliersi quelle ciocie che gli tormentavano i piedi. Poi un bel paio di pantaloni corti e una maglietta di cotone verde, dato che era ancora bella stagione. E finalmente un bel berrettino con la visiera che diede a Remigio un'arietta sbarazzina.
Il bambino approfittò dell'occasione per farsi un buon bagno e una buona lavata ai capelli prima di farseli tagliare perché erano troppo lunghi. Erano capitati in una graziosa cittadina in collina, dove c'erano negozi di ogni tipo e perfino un bagno pubblico. I bambini non lasciarono sfuggire l'occasione per lavarsi a fondo e comprare qualche piccolo capo di vastiario nuovo, e Pinocchio spese così un altro zecchino d'oro, ma ne aveva ancora di riserva insieme a parecchi scudi d'argento. Le monete più piccole le spendevano quando facevano un pranzo o una cena in trattoria, o più spesso in qualche osteria attrezzata per i pasti più semplici.
Pinocchio, a un certo punto, consegnò gran parte del denaro a Lamberto, che lo custodì in un sacchetto di pelle morbida. - Un po' di denaro lo tengo per me e la maggior parte lo tieni tu, che hai la testa sulle spalle - disse Pinocchio - Io un giorno potrei andar via e non vorrei lasciarvi in difficoltà. Tanto, il mestiere lo conoscete alla perfezione, e il guadagno, anche se modesto, è assicurato -
Agli altri bambini questo discorso di Pinocchio non piaceva: si rendevano conto che il burattino stava per lasciarli, magari per tornare a casa dal suo babbo Geppetto: ma si preparavano al momento del distacco con gradualità.
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