Aria vecchia, a Formello. Perché, a parte Petkovic, e a parte Ederson, non si è visto nulla di nuovo.
Petkovic è ricco d'idee e di entusiasmo, e dobbiamo accontentarci di questo o poco più, solo una sistemata al centrocampo con Ederson da affiancare al connazionale Hewrnanes. Tutto il resto è noia. Non c'è Breno, non c'è Yilmaz, non c'è Balzaretti, non c'è Hetemaj, e non si sente odore di nuovo. Lunedì partiranno tutti i vecchi, per Auronzo, e partirà anche quel Maurito Zarate che tanto per cambiare ieri non si è presentato a Formello, annunciando una giornata di ritardo perchè si è dimenticato di qualcosa in Argentina. Il solito smemorato, che invece di arrivare in anticipo per guadagnarsi la simpatia del nuovo tenico, ha preferito farsi aspettare generando i primi mugugni.
Altri ritardatario è Matuzalem, anche lui un giono di permesso in più, ma sulla puntalità del vecchio Francelino non ci abbiamo mai contato, è uno che va preso così, fa quello che può e dobbiamo contentarci.
Petkovic è svizzero assai più che bosniaco, pretende la precisione, e chi vuole fare strada con lui deve essere sveglio e disponibile. Non si può perdere nessuna battuta. La squadra è tutta da organizzare anche come numeri, manca ancora qualche uomo importante come Klose in permesso post-europei. Dunque l'attacco è tutto da costruire e i numeri non ci sono proprio. All'inizio partiremo con Kozak e Rocchi, con in più Zarate se vorrà accomodarsi. Sembra quasi che ci stia facendo un piacere, non sembra per niente uno che vuole ricostruirsi davvero e ripartire pieno di buona volontà.
La Lazio ha tanti problemi, perché si sono fatte tante chiacchiere e zero fatti. Partiamo con Konko perché non si è trovato uno straccio di terzino. A meno che non si voglia puntare su Cavanda, che però dovrebbe restare a Bari. Lunedì faremo i primi conti, ma a Formello si è cominciato con tanti nuvoloni malgrado il caldo afoso.
Nessun commento:
Posta un commento