lunedì 5 marzo 2012

La rivincita di Scaloni e Garrido

La cosa più bella del derby, per la Lazio, non sono state le grandi prestazioni di Klose, Hernanes, Mauri e Ledesma, già si sa, ma la clamorosa rivincita di due discussi comprimari, Lionel Scaloni e Javier Garrido, considerati una specie di stampella con cui camminare al posto delle gambe mancanti.
Scaloni e Garrido, ieri alll'Olimpico, si sono presi una clamorosa rivincita. Protagonisti tra i protagonisti, non solo non hanno avuto bisogno del previsto sostegno di Gonzalez e Mauri, ma sono venuti fuori in bellezza, dando man forte ai compagni. I due terzini escono fuori dal derby con l'animo ritemprato, pronti a rendersi utili altre volte in futuro, senza il timore di prestazioni negative, rigenerati nello spirito.
Questo, per Scaloni non è sorprendente, in quanto elemento dalla tempra gagliarda, sempre utile a tenere il morale alto ai compagni di spogliatoio, ma è fondamentale invece per Garrido, un difensore dal buon passato che alla Lazio non era finora riuscito a rendersi utile, chiuso in se stesso e nella sua mancanza di autostima.
Reja è riuscito nel miracolo di rilanciare psicologicamente questo Garrido, autore di due prove maiuscole contro la Fiorentina e contro la Roma, pronto dunque a riemergere anche grazie ai suoi 26 anni. Vedrete che sarà utile anche in futuro.
Grazie al derby, dunque, balza al proscenio una Lazio nuova, sola al terzo posto, anzi proiettata sulle orme della Juventus malata di pareggite. Osando, si può puntare ancora più in alto, alla Champions senza preliminari.
Ma piedi a terra. Dietro c'è un Napoli ruggente (e fortunato...) che intende metterci il bastone tra le ruote. Dobbiamo approfittare del nostro momento di grazia e tenere a bada la squadra di Mazzarri, approfittando anche dei suoi tremendi impegni di Coppa. Per la Lazio, questo è un momento buono psicologicamente.

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