La Lazio, fallite le trattative per Honda e per Nilmar, ha dovuto accontentarsi di un unico acquisto, quello in prestito dal Cesena di Antonio Candreva, scambiato all'ultimo secondo con Del Nero.
Antonio Candreva compirà 25 anni il 28 febbraio, è nato a Roma, è cresciuto nel vivaio della Lodigiani, e dopo esser passato alla Ternana è approdato in serie A tra Livorno, Udinese e Cesena, giocando in tutto 182 partite e segnando 10 gol.
Candreva è stato anche due volte in nazionale A, mentre ha percorso tutta la trafila delle nazionali giovanili, incontrando subito la stima dei nostri selezionatori. Candreva è un buon centrocampista difensivo e potrà essere un ottimo sostituto di Cristian Brocchi. E' alto 1.80 e pesa 72 chilogrammi.
Sul traguardo di arrivo della campagna di gennaio, la Lazio ha sistemato, sempre in prestito, anche Carrizo al Catania, Cavanda al Bari e Del Nero al Cesena, oltre a Cisse agli inglesi del Q.P.R. Indubbiamente i tifosi aspettavano qualcosa di più importante, anche se non bisogna dimenticare il precedente arrivo dell'attaccante uruguayano Alfaro.
Qui Lazio by Luigi Jadicicco raccoglie tutti i laziali, a cominciare da quelli dei nostri paesi che sono orgogliosi di far parte di una terra ricca di gloria, di arte e di storia. Con loro i tifosi della Lazio, prima squadra di calcio di Roma. Degli amati paesi laziali trattiamo tutti i problemi, le attese, le speranze.
martedì 31 gennaio 2012
Pinocchio ancora burattino: 5. Un buon raccolto
- E dove si va, allora?-
- Caro amico Pinocchio, ho avuto una bella pensata. Sai, la Fata Turchina starà fuori per lungo tempo, e quando tornerà io voglio dimostrarle che non sono stato senza far nulla. In questi mesi ho coltivato molto bene gli alberi di pero, di melo e di pesco, ed abbiamo avuto un buon raccolto. Ora non dobbiamo far altro che portare tutta questa bella frutta al mercato, ed io ho pensato a te, che sei il mio miglior amico. Nella cantina della casa abbiamo un bel carrettino; peccato che non si abbia anche un cavallino che lo tiri, ma se gli affari vanno bene...potremo anche permettercelo, non credi? Per ora lo tiriamo a mano, io e te a turno, e portiamo al mercato un bel po' di frutta per volta, finché non avremo racimolato una bella cifretta. Non ti pare che sia una buona idea? -
- Ottima, Lucignolo! Siamo qui senza far niente, l'anno di scuola ormai l'abbiamo perduto. Cerchiamo perciò di rimediare meglio che possiamo -
- Bene. Organizziamoci così: stasera tu avvisi tuo padre e gli chiederai il permesso di partecipare al commercio di frutta con me. Io ora vado a casa, e preparo il carrettino con una cinquantina di chili di mele, pere e pesche. A mezza lira al chilo, potremo già intascare una ventina di scudi -
- Oh, e la bilancia? -
- La fatina ne ha una vecchia, in ferro battuto, con un piatto, delle catenelle, un braccio tarato e un peso: ho già provato, e va bene! -
- Caro Lucignolo, vedo che hai pensato a tutto. Domani mattina presto io ti raggiungo a casa, lo so benissimo dov'è perchè ci sono stato più volte, e conosco pure madama Chiocciola. Facciamo a turno a tirare il carrettino, o possiamo tirarlo insieme, una stanga per uno -
- Giusto. Quando si arriva al mercato, io peso la frutta e tu la metti nelle buste, e incassi il denaro. Facile, no? -.
- Le buste dove le troviamo? -
- Ce n'è un bel po' in cantina, e poi possiamo comprarle dal cartolaio, costano poco -
- Caro amico Pinocchio, ho avuto una bella pensata. Sai, la Fata Turchina starà fuori per lungo tempo, e quando tornerà io voglio dimostrarle che non sono stato senza far nulla. In questi mesi ho coltivato molto bene gli alberi di pero, di melo e di pesco, ed abbiamo avuto un buon raccolto. Ora non dobbiamo far altro che portare tutta questa bella frutta al mercato, ed io ho pensato a te, che sei il mio miglior amico. Nella cantina della casa abbiamo un bel carrettino; peccato che non si abbia anche un cavallino che lo tiri, ma se gli affari vanno bene...potremo anche permettercelo, non credi? Per ora lo tiriamo a mano, io e te a turno, e portiamo al mercato un bel po' di frutta per volta, finché non avremo racimolato una bella cifretta. Non ti pare che sia una buona idea? -
- Ottima, Lucignolo! Siamo qui senza far niente, l'anno di scuola ormai l'abbiamo perduto. Cerchiamo perciò di rimediare meglio che possiamo -
- Bene. Organizziamoci così: stasera tu avvisi tuo padre e gli chiederai il permesso di partecipare al commercio di frutta con me. Io ora vado a casa, e preparo il carrettino con una cinquantina di chili di mele, pere e pesche. A mezza lira al chilo, potremo già intascare una ventina di scudi -
- Oh, e la bilancia? -
- La fatina ne ha una vecchia, in ferro battuto, con un piatto, delle catenelle, un braccio tarato e un peso: ho già provato, e va bene! -
- Caro Lucignolo, vedo che hai pensato a tutto. Domani mattina presto io ti raggiungo a casa, lo so benissimo dov'è perchè ci sono stato più volte, e conosco pure madama Chiocciola. Facciamo a turno a tirare il carrettino, o possiamo tirarlo insieme, una stanga per uno -
- Giusto. Quando si arriva al mercato, io peso la frutta e tu la metti nelle buste, e incassi il denaro. Facile, no? -.
- Le buste dove le troviamo? -
- Ce n'è un bel po' in cantina, e poi possiamo comprarle dal cartolaio, costano poco -
La colf per gli anziani
La colf (collaboratrice familiare) è la persona che si occupa di tenere in ordine la casa degli anziani, una o due volte la settimana. Ricorrono ad essa anziani autosufficienti e non.
Tra i vantaggi di questo servizio ci sono la puntualità e la discrezione. Un intervistato su cinque lamenta invece la scarsa abilità in cucina.
Non esistono canali ufficiali per trovare una colf: funziona il passaparola.
(da una rubrica sull'assistenza agli anziani)
Tra i vantaggi di questo servizio ci sono la puntualità e la discrezione. Un intervistato su cinque lamenta invece la scarsa abilità in cucina.
Non esistono canali ufficiali per trovare una colf: funziona il passaparola.
(da una rubrica sull'assistenza agli anziani)
Serrone: dal Piano Casa un rilancio per Monte Scalambra
Il sindaco di Serrone, Maurizio Proietto, si augura di trovare grandi benefici dalla realizzazione del Piano Casa Regionale.
Prima di tutto c'è da sfruttare la possibilità d'incremento di molte abitazioni urbane che avranno uno sgravio del 30 per cento degli oneri, poi nelle zone agricole si potranno risistemare i vecchi ruderi con evidente utilità. Infine, si spera di sbloccare la situazione sul Monte Scalambra, con una rete d'imprese che potrà portare finalmente un nuovo sviluppo fruendo di sanatorie.
Tutto ciò sarebbe oltremodo utile sia per il rilancio dell'occupazione giovanile sia per le finanze del Comune in perenne difficoltà.
Prima di tutto c'è da sfruttare la possibilità d'incremento di molte abitazioni urbane che avranno uno sgravio del 30 per cento degli oneri, poi nelle zone agricole si potranno risistemare i vecchi ruderi con evidente utilità. Infine, si spera di sbloccare la situazione sul Monte Scalambra, con una rete d'imprese che potrà portare finalmente un nuovo sviluppo fruendo di sanatorie.
Tutto ciò sarebbe oltremodo utile sia per il rilancio dell'occupazione giovanile sia per le finanze del Comune in perenne difficoltà.
Honda Krasic Sapunaru, oggi si chiude
Lazio nuova, oggi 31 gennaio si chiude. Entro stasera avremo la conferma dei nuovi acquisti: Honda, Krasic, Sapunaru potrebbero entrare a fare parte della famiglia biancoceleste, mentre il leone nero Djibril Cissse ci lascia per andare a giocare in Inghilterra nel Queen's Park Rangers.
Dispiace per Djibril, che accolto con grande simpatia non è riuscito a ritagliarsi uno spazio adeguato nella nostra squadra. Economicamente la Lazio non ci ha rimesso nulla, perchè aveva speso 5,5 milioni e ne ha riavuti 5: per mezzo milione ha fruito delle prestazoni di un uomo di classe, che ha segnato 5 reti, di cui 3 nell'Europa League, garantendoci il passaggio alle fasi finali. Dunque, un addio senza rancore, e con un ricordo simpatico.
Ma ora preparamoci ad accogliere un nuovo idolo : Keisuko Honda, un ragazzo di carattere e di buone qualità tecniche, che dovremo avere la pazienza di aspettare un poco perchè il suo fisico è ancora in rodaggio dopo un serio infortunio al ginocchio. Reja non potrà pretendere subito da Honda i miracoli, ma dovrà essere bravo ad aiutarlo nella ricostruzione atletica. Quando arriverà il momento, avremo probabilmente una Lazio assai più forte sul piano della qualità e dello spettacolo.
Speriamo comunque che Lotito e Tare trovino un posto per l'extracomunitario con la partenza di Carrizo, che potrebbe portare alla Lazio il giovane asso argentino Cirigliano. Mentre dovrebbe arrivare un nuovo mediano che potrebbe ancora essere Krasic, se la Juventus riuscirà a mettere le mani sul cagliaritano Nainggolan.
Infine arriverà anche il terzino Sapunaru dal Porto, un difensore rumeno che affiancherebbe Radu e che potrebbe essere un puntello importante per la nostra difesa.
Dispiace per Djibril, che accolto con grande simpatia non è riuscito a ritagliarsi uno spazio adeguato nella nostra squadra. Economicamente la Lazio non ci ha rimesso nulla, perchè aveva speso 5,5 milioni e ne ha riavuti 5: per mezzo milione ha fruito delle prestazoni di un uomo di classe, che ha segnato 5 reti, di cui 3 nell'Europa League, garantendoci il passaggio alle fasi finali. Dunque, un addio senza rancore, e con un ricordo simpatico.
Ma ora preparamoci ad accogliere un nuovo idolo : Keisuko Honda, un ragazzo di carattere e di buone qualità tecniche, che dovremo avere la pazienza di aspettare un poco perchè il suo fisico è ancora in rodaggio dopo un serio infortunio al ginocchio. Reja non potrà pretendere subito da Honda i miracoli, ma dovrà essere bravo ad aiutarlo nella ricostruzione atletica. Quando arriverà il momento, avremo probabilmente una Lazio assai più forte sul piano della qualità e dello spettacolo.
Speriamo comunque che Lotito e Tare trovino un posto per l'extracomunitario con la partenza di Carrizo, che potrebbe portare alla Lazio il giovane asso argentino Cirigliano. Mentre dovrebbe arrivare un nuovo mediano che potrebbe ancora essere Krasic, se la Juventus riuscirà a mettere le mani sul cagliaritano Nainggolan.
Infine arriverà anche il terzino Sapunaru dal Porto, un difensore rumeno che affiancherebbe Radu e che potrebbe essere un puntello importante per la nostra difesa.
lunedì 30 gennaio 2012
E tu non sai nulla?
Voglio sapere se per te
sono uno come tutti.
Voglio sapere da te
se mi parlavi come parli a tutti.
Voglio sapere se
hai mai provato quel che provo per te.
Voglio sapere se
hai taciuto come ho taciuto io.
Voglio sapere se
non hai parlato perché avevi troppo da dire
come troppo da dire avevo io,
o se hai taciuto solo
perché per te non ero nulla.
Io non so nulla.
Io non so cos'é l'amore.
Io non so cosa volevo,
perché non volevo nulla.
Io non so cosa volevi:
perché anche tu non volevi nulla;
nulla come me,
o nulla come un cuore vuoto?
Io non so nulla.
Ma almeno questo lo so:
che non posso starti lontano.
E tu non sai nulla,
nulla come me?
Ma anche quando non ci sei tu
io sto bene perché soffro.
Sto bene: quando ci sei tu
io non so dirti nulla;
quando non ci sei
io ti dico tutto.
...........
E tu non sai nulla?
(1952)
sono uno come tutti.
Voglio sapere da te
se mi parlavi come parli a tutti.
Voglio sapere se
hai mai provato quel che provo per te.
Voglio sapere se
hai taciuto come ho taciuto io.
Voglio sapere se
non hai parlato perché avevi troppo da dire
come troppo da dire avevo io,
o se hai taciuto solo
perché per te non ero nulla.
Io non so nulla.
Io non so cos'é l'amore.
Io non so cosa volevo,
perché non volevo nulla.
Io non so cosa volevi:
perché anche tu non volevi nulla;
nulla come me,
o nulla come un cuore vuoto?
Io non so nulla.
Ma almeno questo lo so:
che non posso starti lontano.
E tu non sai nulla,
nulla come me?
Ma anche quando non ci sei tu
io sto bene perché soffro.
Sto bene: quando ci sei tu
io non so dirti nulla;
quando non ci sei
io ti dico tutto.
...........
E tu non sai nulla?
(1952)
Come assistere gli anziani
Siamo una società dove la componente con i capelli bianchi è sempre più preponderante.
L'auspicio e l'augurio, per tutti, è l'autosufficienza, ma che cosa accade quando, invece, la persona anziana ha bisogno di assistenza?
Se lo è chiesto anche Altroconsumo, tra le principali associazioni di consumatori italiane, che ha realizzato un'indagine esplorativa sulle risposte delle famiglie a questa esigenza.
A partire da domani ne ripercorreremo alcuni esiti.
(da una rubrica sulle spese della famiglia)
L'auspicio e l'augurio, per tutti, è l'autosufficienza, ma che cosa accade quando, invece, la persona anziana ha bisogno di assistenza?
Se lo è chiesto anche Altroconsumo, tra le principali associazioni di consumatori italiane, che ha realizzato un'indagine esplorativa sulle risposte delle famiglie a questa esigenza.
A partire da domani ne ripercorreremo alcuni esiti.
(da una rubrica sulle spese della famiglia)
Torre Cajetani: rilancio delle Fontanelle, antenata dell'acqua di Fiuggi
Il giovane sindaco di Torre Cajetani, Maria Letizia Elementi, sfruttando un finanziamento europeo, sta per realizzare i lavori per il recupero della struttura "Le Fontanelle" lungo la strada statale 155 Fiuggi-Alatri.
Con l'inizio del nuovo anno è stato infatti emanato un bando comunale per la ristrutturazione e la gestione dell'impianto, una sorgente nota fin dai tempi del papa Bonifacio VIII, la cui famiglia ha dato il nome al paese nel XIII secolo. Questa sorgente si può considerare la prima matrice delle acque termali di Fiuggi.
Sia il fabbricato che la sorgente sono di proprietà comunale. Il rilancio delle Fontanelle potrà avere una grande importanza per il ruolo turistico di Torre Cajetani.
Con l'inizio del nuovo anno è stato infatti emanato un bando comunale per la ristrutturazione e la gestione dell'impianto, una sorgente nota fin dai tempi del papa Bonifacio VIII, la cui famiglia ha dato il nome al paese nel XIII secolo. Questa sorgente si può considerare la prima matrice delle acque termali di Fiuggi.
Sia il fabbricato che la sorgente sono di proprietà comunale. Il rilancio delle Fontanelle potrà avere una grande importanza per il ruolo turistico di Torre Cajetani.
Seisuko Honda per la Champions
Se la sentirà Claudio Lotito di spendere 15 milioni per Seisuko Honda? Il problema è tutto qui: il CSKA non si muove da quella cifra, mentre la Lazio non intenderebbe spendere più di 12 milioni.
In quei tre milioni di differenza c'è un po' la storia per la Lazio di domani: se arriva Seisuko, la squadra di Reja sarebbe posta nelle condizioni di conquistare il terzo posto e la Champions League, con tutte le positive conseguenze economiche raggiungibili una volta entrati nell'Europa dei Grandi vincendo la temibile concorrenza dell'Udinese e dell'Inter.
Tutto dipende dalla decisione di Lotito, che ha tempo fino alle 19 di domani sera martedì 31 gennaio. Poi, rien ne va plus, e per avere in biancoceleste un nuovo grande campione bisognerà aspettare il prossimo giugno, con o senza la Champions.
Altre voci vedono in arrivo anche il sampdoriano Palombo per la linea mediana. Sarebbe il sostituto ideale di Cristian Brocchi, un combattivo e dinamico mediano difensivo che ha nelle vene sangue biancoceleste, tifoso dellla Lazio, essendo nato a Ferentino trent'anni fa. La Sampdoria potrebbe cederlo in cambio di una cifra modesta, essendo in scadenza di contratto.
Con l'arrivo di Honda e di Palombo, il centrocampo laziale sarebbe veramente al competo, e diventerebbe il punto di forza della squadra, lasciando dormire sonni tranquilli a Edoardo Reja.
In quei tre milioni di differenza c'è un po' la storia per la Lazio di domani: se arriva Seisuko, la squadra di Reja sarebbe posta nelle condizioni di conquistare il terzo posto e la Champions League, con tutte le positive conseguenze economiche raggiungibili una volta entrati nell'Europa dei Grandi vincendo la temibile concorrenza dell'Udinese e dell'Inter.
Tutto dipende dalla decisione di Lotito, che ha tempo fino alle 19 di domani sera martedì 31 gennaio. Poi, rien ne va plus, e per avere in biancoceleste un nuovo grande campione bisognerà aspettare il prossimo giugno, con o senza la Champions.
Altre voci vedono in arrivo anche il sampdoriano Palombo per la linea mediana. Sarebbe il sostituto ideale di Cristian Brocchi, un combattivo e dinamico mediano difensivo che ha nelle vene sangue biancoceleste, tifoso dellla Lazio, essendo nato a Ferentino trent'anni fa. La Sampdoria potrebbe cederlo in cambio di una cifra modesta, essendo in scadenza di contratto.
Con l'arrivo di Honda e di Palombo, il centrocampo laziale sarebbe veramente al competo, e diventerebbe il punto di forza della squadra, lasciando dormire sonni tranquilli a Edoardo Reja.
domenica 29 gennaio 2012
Si rivede la grande Lazio con Hernanes e Klose
Riecco la grande Lazio in trasferta: 3-0 al Chievo, con Hernanes e doppietta finale di Klose, le cui segnature finali fanno pensare ormai a una "zona Klose" più terribile di quella di Cesarini.
Preziosissimo il gol iniziale di Hernanes, sul quale la Lazio ha saputo impostare una partita molto saggia, in cui si è rivista la forte difesa con l'imbattibile Marchetti e un Dias che ha ritrovato calma e autorità, mentre davanti ai difensori Ledesma ha saputo ricreare quella barriera insuperabile che ha caratterizzato la prima parte della stagione biancoceleste.
La Lazio era in formazione tipo, con l'efficace binomio Gonzalez-Lulic dotati di un dinamismo che non è facile trovare neanche nelle squadre maggiori. Anche il duo Klose-Rocchi si è reso utilissimo con i frequenti rientri, mentre Klose, con la sua invidiabile freschezza atletica, è emerso nel finale come un gigante in mezzo alla difesa del Chievo sbilanciata alla rincorsa del possibile pareggio. Possedere un'arma come quella costituita dal grande Miro è un po' il segreto di questa Lazio che si è rilanciata nettamente.
Il quarto posto è stato per ora riguadagnato, ma soprattutto gli uomini di Reja sono tornati a soli due punti dall'Udinese, e dunque ancora in corsa per la possibile conquista del terzo posto per la Champions.
A Chievo è venuta dunque la sospirata svolta, che cancella le ansie di questo terribile mese di gennaio chiusosi per fortuna nel modo migliore. Dal Bentegodi esce fuori una Lazio nuova, autrice dell'ennesima vittoria in trasferta e nuovamente sicura di se stessa.
Se Honda arriverà, le potenzialità della Lazio si arricchirebbero ancora.
Preziosissimo il gol iniziale di Hernanes, sul quale la Lazio ha saputo impostare una partita molto saggia, in cui si è rivista la forte difesa con l'imbattibile Marchetti e un Dias che ha ritrovato calma e autorità, mentre davanti ai difensori Ledesma ha saputo ricreare quella barriera insuperabile che ha caratterizzato la prima parte della stagione biancoceleste.
La Lazio era in formazione tipo, con l'efficace binomio Gonzalez-Lulic dotati di un dinamismo che non è facile trovare neanche nelle squadre maggiori. Anche il duo Klose-Rocchi si è reso utilissimo con i frequenti rientri, mentre Klose, con la sua invidiabile freschezza atletica, è emerso nel finale come un gigante in mezzo alla difesa del Chievo sbilanciata alla rincorsa del possibile pareggio. Possedere un'arma come quella costituita dal grande Miro è un po' il segreto di questa Lazio che si è rilanciata nettamente.
Il quarto posto è stato per ora riguadagnato, ma soprattutto gli uomini di Reja sono tornati a soli due punti dall'Udinese, e dunque ancora in corsa per la possibile conquista del terzo posto per la Champions.
A Chievo è venuta dunque la sospirata svolta, che cancella le ansie di questo terribile mese di gennaio chiusosi per fortuna nel modo migliore. Dal Bentegodi esce fuori una Lazio nuova, autrice dell'ennesima vittoria in trasferta e nuovamente sicura di se stessa.
Se Honda arriverà, le potenzialità della Lazio si arricchirebbero ancora.
Pinocchio ancora burattino: 4. Il giardino della Fata Turchina
- E tu, invece...-
- Io arrivai a casa della Fata Turchina, e lei mi curò con grande amore e mi fece guarire. Un bel mattino sentii di non essere più un povero somarello: non avevo più gli orecchi lunghi, la lunga coda, le quattro zampe, ma solo la mia vecchia faccia di bambino e le mie due gambe pronte a scattare, a correre, a giocare...Ma la fata disse: - No, non andrai via, adesso. Non sei ancora pronto. E poi, devi meritartelo. Vedi il mio giardino? E' pieno di erbacce, non ha più neanche un fiore, le siepi sono diventate cespugli, gli alberi da frutto si sono seccati e stanno morendo. Tu devi rimettere tutto a posto. Ti dò sei mesi di tempo. Quando arriva la prossima primavera, questo giardino deve essere di nuovo tutto in ordine e bello fiorito. Ecco, laggiù c'è una fontanella, e c'è l'idrante, e lì nel capanno tutti gli attrezzi, zappe, rastrelli, falci, pale, vanghe, ed anche i concimi. Hai nove anni e sei capace di ragionare e di lavorare. Vedrai che ti piacerà ed avrai la tua ricompensa -
- Meraviglioso! - fece Pinocchio: - E tu? -
- Io ho fatto tutto quello che la Fata Turchina mi ha detto. Ora sono felice. Quello che tu vedi è il tuo vecchio amico Lucignolo in carne ed ossa, e tu sei il mio compagno di avventura, perché ti porterò in un bel posto dove non avrai nessuna delusione e nessuna disgrazia -
- Mi porterai a casa della Fata Turchina? -
- No, no. La Fata mi ha lasciato le chiavi di casa ed è partita per un lungo viaggio. In casa è rimasta soltanto la signora Chiocciola come domestica, ma è così lenta che nessuno si accorge che ci sia. Casa e giardino sono affidati completamente a me -
- Io arrivai a casa della Fata Turchina, e lei mi curò con grande amore e mi fece guarire. Un bel mattino sentii di non essere più un povero somarello: non avevo più gli orecchi lunghi, la lunga coda, le quattro zampe, ma solo la mia vecchia faccia di bambino e le mie due gambe pronte a scattare, a correre, a giocare...Ma la fata disse: - No, non andrai via, adesso. Non sei ancora pronto. E poi, devi meritartelo. Vedi il mio giardino? E' pieno di erbacce, non ha più neanche un fiore, le siepi sono diventate cespugli, gli alberi da frutto si sono seccati e stanno morendo. Tu devi rimettere tutto a posto. Ti dò sei mesi di tempo. Quando arriva la prossima primavera, questo giardino deve essere di nuovo tutto in ordine e bello fiorito. Ecco, laggiù c'è una fontanella, e c'è l'idrante, e lì nel capanno tutti gli attrezzi, zappe, rastrelli, falci, pale, vanghe, ed anche i concimi. Hai nove anni e sei capace di ragionare e di lavorare. Vedrai che ti piacerà ed avrai la tua ricompensa -
- Meraviglioso! - fece Pinocchio: - E tu? -
- Io ho fatto tutto quello che la Fata Turchina mi ha detto. Ora sono felice. Quello che tu vedi è il tuo vecchio amico Lucignolo in carne ed ossa, e tu sei il mio compagno di avventura, perché ti porterò in un bel posto dove non avrai nessuna delusione e nessuna disgrazia -
- Mi porterai a casa della Fata Turchina? -
- No, no. La Fata mi ha lasciato le chiavi di casa ed è partita per un lungo viaggio. In casa è rimasta soltanto la signora Chiocciola come domestica, ma è così lenta che nessuno si accorge che ci sia. Casa e giardino sono affidati completamente a me -
Attenzione alle assicurazioni fasulle
Attenti alle compagnie di assicurazione fasulle. L'elenco ufficiale a cui fare riferimento per non incorrere in truffe è pubblicato su www.isvap.it, il sito dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (tel. 06 421331).
Meglio premunirsi, perché stipulando un contratto con una compagnia non autorizzata, in caso di incidente o di controllo delle forze dell'ordine si rischia anche il sequestro del veicolo e una sanzione fino a 3.194 euro.
Meglio premunirsi, perché stipulando un contratto con una compagnia non autorizzata, in caso di incidente o di controllo delle forze dell'ordine si rischia anche il sequestro del veicolo e una sanzione fino a 3.194 euro.
Genazzano ricorda la Shoah
L'ANPI Monti Prenestini e Alta Valle del Sacco ha commemorato a Genazzano, Castello Colonna, il 67.mo anniversario della Shoah. Hanno collaborato tutte le forze democratiche del paese e le associazioni culturali Ninfea e Andromeda.
E' stata presentata una mostra fotografica sullo Sterminio di massa, con testimonianze dirette di Aldo Pavia e Umberto Gentiloni.
Sabato 28 musica Live. Domenica 29 alle 17.30 presentazione del documentario "Ribelli!" con introduzione di Alessandro Fei.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
E' stata presentata una mostra fotografica sullo Sterminio di massa, con testimonianze dirette di Aldo Pavia e Umberto Gentiloni.
Sabato 28 musica Live. Domenica 29 alle 17.30 presentazione del documentario "Ribelli!" con introduzione di Alessandro Fei.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
Ora Cisse non cisserà più di segnare...
Honda arriva, o non arriva? Abbiamo fatto quasi 30 e dobbiamo fare 31 per sapere se il giapponese, che si considera già laziale, arriverà a Roma.
Se non dovesse arrivare, a questo punto è meglio tenerci stretto Djibril Cisse, che è sul piede di partenza per la squadra inglese del Queen's Park Rangers, disposta a pagarlo 5,5 milioni di euro. Abbiamo fatto tanta fatica per aspettare che Cisse tornasse a segnare gol, convinti che una volta rotto il ghiaccio rimetterà la mitragliatrice in postazione, ed ora stiamo per mollarlo con tanta facilità: i Cacciatori del Parco della Regina se lo ritroverebbero bello e pronto per riconquistare il suo abituale titolo di capocannoniere.
Cisse a Verona, oggi, sarà riserva di Rocchi e al massimo farà staffetta con Tommasino negli ultimi minuti dell'incontro, ma state sicuri che, ritrovata a Milano la via del gol, rivedremmo reti e capriole del leone nero con una certa frequenza, per cui non siamo per niente angosciati se Keisuko non dovesse arrivare e il CSKA se lo tenesse almeno fino a giugno: lo aspetta un lungo rodaggio prima di riprendere il suo posto, e non lo hanno nemmeno convocato per la ripresa del campionato russo.
Se non arriva l'Honda, ci teniamo Cisse, e forse non sarà poi questo grande guaio. Abbiamo lavorato tanto, Reja su tutti, per recuperare il grande cannoniere francese e greco, e ora che ci stiamo per riuscire rischiamo di mandare a vuoto tanta pazienza e tanta fatica.
A proposito di...Pazienza: se la Juventus fosse disposta a farne a meno, potrebbe arrivare da noi e risolvere il problema del mediano che tanto ci manca.
Se non dovesse arrivare, a questo punto è meglio tenerci stretto Djibril Cisse, che è sul piede di partenza per la squadra inglese del Queen's Park Rangers, disposta a pagarlo 5,5 milioni di euro. Abbiamo fatto tanta fatica per aspettare che Cisse tornasse a segnare gol, convinti che una volta rotto il ghiaccio rimetterà la mitragliatrice in postazione, ed ora stiamo per mollarlo con tanta facilità: i Cacciatori del Parco della Regina se lo ritroverebbero bello e pronto per riconquistare il suo abituale titolo di capocannoniere.
Cisse a Verona, oggi, sarà riserva di Rocchi e al massimo farà staffetta con Tommasino negli ultimi minuti dell'incontro, ma state sicuri che, ritrovata a Milano la via del gol, rivedremmo reti e capriole del leone nero con una certa frequenza, per cui non siamo per niente angosciati se Keisuko non dovesse arrivare e il CSKA se lo tenesse almeno fino a giugno: lo aspetta un lungo rodaggio prima di riprendere il suo posto, e non lo hanno nemmeno convocato per la ripresa del campionato russo.
Se non arriva l'Honda, ci teniamo Cisse, e forse non sarà poi questo grande guaio. Abbiamo lavorato tanto, Reja su tutti, per recuperare il grande cannoniere francese e greco, e ora che ci stiamo per riuscire rischiamo di mandare a vuoto tanta pazienza e tanta fatica.
A proposito di...Pazienza: se la Juventus fosse disposta a farne a meno, potrebbe arrivare da noi e risolvere il problema del mediano che tanto ci manca.
sabato 28 gennaio 2012
Non sarò mai poeta
Non sarò mai poeta.
Ma se poesia vuol dire
dolore
vivere del proprio dolore
io sono poeta.
Non sarò mai poeta.
Ma se è poesia
soffrire di non morire
io sono poeta.
Alla penna leggera
di un poeta
io chiederò il dono
di un momento di estro.
Al cuore grande del poeta
io non chiederò nulla,
perché il mio cuore
è più grande e pieno del suo.
.................................................
Alla penna leggera
di un poeta
io darò un po' del mio cuore,
e un fiume di passione
di morte
di vita.
(1952)
Ma se poesia vuol dire
dolore
vivere del proprio dolore
io sono poeta.
Non sarò mai poeta.
Ma se è poesia
soffrire di non morire
io sono poeta.
Alla penna leggera
di un poeta
io chiederò il dono
di un momento di estro.
Al cuore grande del poeta
io non chiederò nulla,
perché il mio cuore
è più grande e pieno del suo.
.................................................
Alla penna leggera
di un poeta
io darò un po' del mio cuore,
e un fiume di passione
di morte
di vita.
(1952)
Infedeli nell' assicurazione auto
Il caso dell'rc auto è uno dei pochi in cui essere infedeli paga. Perché cambiando compagnia si possono conseguire risparmi notevoli.
In Italia, secondo le statistiche, solo l'8 per cento però cambia compagnia, contro il 20 per cento di media europea e la punta della Gran Bretagna, dove i fedifraghi sono il 45 per cento.
(da una rubrica sulla spesa delle famiglie)
In Italia, secondo le statistiche, solo l'8 per cento però cambia compagnia, contro il 20 per cento di media europea e la punta della Gran Bretagna, dove i fedifraghi sono il 45 per cento.
(da una rubrica sulla spesa delle famiglie)
Paliano: nove Comuni premono per la questione Videocon
I sindaci di ben 9 Comuni - Anagni, Acuto, Alatri, Fiuggi, Ferentino, Frosinone, Fumone, Paliano e Torre Caietani - si son o incontrati giovedì 26 presso la Regione Lazio per sollecitare la soluzione della Videocon. Gli operai della Sistema Compositi premono per ottenere risposta alla mancata ripresa dell'attività produttiva, dalla quale dipende l'immediato avvenire di centinaia di famiglie della Ciociaria.
L'assessore Mariella Zezza ha assicurato intanto al sindaco di Paliano Maurizio Sturvi che la cassa integrazione è stata prorogata per un altro anno, e che la Regione sta monitorando la vicenda al fine di poter ricollocare gli addetti dell'azienda.
L'assessore Mariella Zezza ha assicurato intanto al sindaco di Paliano Maurizio Sturvi che la cassa integrazione è stata prorogata per un altro anno, e che la Regione sta monitorando la vicenda al fine di poter ricollocare gli addetti dell'azienda.
Honda e Pazienza per la Lazio. Zarate o Kozak?
Il 31 gennaio è ormai alle porte, e alla Lazio resta ancora tutto da decidere per la campagna acquisti. Reja aspetta i rinforzi necessari se si vuole continuare a puntare alle due ambizioni che restano: campionato e Coppe europee.
Le ultime notizie danno Honda in arrivo e Cisse in partenza per l'Inghilterra, una grande ipotesi Pazienza al posto di Krasic, e infine una scelta da compiere per la punta: resta Kozak o torna Zarate, per affiancare Klose e Rocchi?
Tutto in ebollizione. Resta anche una maglia da terzino, che potrebbe andare a uno dei due rumeni Papp o Sapunaru. Questo se la Lazio vuole continuare a coltivare in pieno tutti i suoi sogni, o altrimenti dovrà accontentarsi di quel poco che passa il convento.
Ma qualcosa d'importante dovrebbe arrivare veramente. Per il centrocampo la pista di Michele Pazienza, napoletano non ambientatosi alla Juventus, sarebbe non solo praticabile ma sostenzialmente forse più utile della pista Krasic, un uomo tutto da ricostruire.
Dati per probabili l'arrivo di Honda e la partenza di Cisse, infine c'è la decisione importante per la punta. Se Kozak insiste per un trasferimento a Cesena o altrove, Lotito potrebbe prendere la palla al balzo e cercare di riportare a Roma Maurito Zarate, senza rischiare di bruciarne il capitale all'Inter, dove Ranieri lo vede e non lo vede. Zarate, accanto a un uomo saggio come Klose, potrebbe anche rivelarsi la soluzione buona e rendersi veramente utile e prezioso quando la squadra procede a fari spenti. Ultimissima soluzione sarebbe quella di Pippo Inzaghi, che in zona Cesarini potrebbe scegliere la via di Roma e venire a fare i suoi gol nell'Europa League per la Lazio.
Le ultime notizie danno Honda in arrivo e Cisse in partenza per l'Inghilterra, una grande ipotesi Pazienza al posto di Krasic, e infine una scelta da compiere per la punta: resta Kozak o torna Zarate, per affiancare Klose e Rocchi?
Tutto in ebollizione. Resta anche una maglia da terzino, che potrebbe andare a uno dei due rumeni Papp o Sapunaru. Questo se la Lazio vuole continuare a coltivare in pieno tutti i suoi sogni, o altrimenti dovrà accontentarsi di quel poco che passa il convento.
Ma qualcosa d'importante dovrebbe arrivare veramente. Per il centrocampo la pista di Michele Pazienza, napoletano non ambientatosi alla Juventus, sarebbe non solo praticabile ma sostenzialmente forse più utile della pista Krasic, un uomo tutto da ricostruire.
Dati per probabili l'arrivo di Honda e la partenza di Cisse, infine c'è la decisione importante per la punta. Se Kozak insiste per un trasferimento a Cesena o altrove, Lotito potrebbe prendere la palla al balzo e cercare di riportare a Roma Maurito Zarate, senza rischiare di bruciarne il capitale all'Inter, dove Ranieri lo vede e non lo vede. Zarate, accanto a un uomo saggio come Klose, potrebbe anche rivelarsi la soluzione buona e rendersi veramente utile e prezioso quando la squadra procede a fari spenti. Ultimissima soluzione sarebbe quella di Pippo Inzaghi, che in zona Cesarini potrebbe scegliere la via di Roma e venire a fare i suoi gol nell'Europa League per la Lazio.
venerdì 27 gennaio 2012
Pinocchio ancora burattino: 3. Il miracolo della Fatina
- Mio caro amico...- dice Pinocchio.
- Amico mio caro...- dice Lucignolo.
Tutti e due sono commossi fino alle lagrime.
- Ma come? - dice Pinocchio - Ti ho visto rantolare mentre tiravi quella pietra della macina. Diciamoci pure che ti ho visto morire. Eri un povero asinello emaciato e in fin di vita. E ora sei di nuovo un bambino in carne ed ossa, più forte anche di quando stavamo andando al paese della cuccagna...-
- Hai ragione, Pinocchio. Ma devo dire grazie a quella meravigliosa Fata da capelli turchini che anche tu conosci bene, che anche a te ha fatto il dono di diventare un bel bambino in carne ed ossa -
- Già! - fece Pinocchio, e gli venne ancora più da piangere. - Ma raccontami, dai, che non riesco più a starti dietro col ragionamento -
- Quella sera che tu mi vedesti morire - spiegò finalmente Lucignolo - la Fata Turchina entrò nel mulino, e con un piccolo colpo della sua bacchetta magica pian piano mi rimise in piedi, mi abbracciò, asciugò le mie lagrime, e disse: - Tu non devi morire, Lucignolo, anche se sei stato così cattivo ed hai quasi rovinato quell'altro sbandato di Pinocchio. Tu hai ancora un compito e un dovere, nella vita. Perciò vienimi dietro, perché ti porto a casa mia - E così fece. Non so come riuscii a percorrere tutta quella lunga strada, con le zampe tremolanti e la coda e gli orecchi che mi penzolavano penosamente. Era buio fitto, e non ci vide nessuno. Perciò di me non si è saputo più nulla, se non che ero morto davvero, e qualcuno, qualche asinaio, aveva portato via la mia carcassa per farne pelle di tamburo -
- Amico mio caro...- dice Lucignolo.
Tutti e due sono commossi fino alle lagrime.
- Ma come? - dice Pinocchio - Ti ho visto rantolare mentre tiravi quella pietra della macina. Diciamoci pure che ti ho visto morire. Eri un povero asinello emaciato e in fin di vita. E ora sei di nuovo un bambino in carne ed ossa, più forte anche di quando stavamo andando al paese della cuccagna...-
- Hai ragione, Pinocchio. Ma devo dire grazie a quella meravigliosa Fata da capelli turchini che anche tu conosci bene, che anche a te ha fatto il dono di diventare un bel bambino in carne ed ossa -
- Già! - fece Pinocchio, e gli venne ancora più da piangere. - Ma raccontami, dai, che non riesco più a starti dietro col ragionamento -
- Quella sera che tu mi vedesti morire - spiegò finalmente Lucignolo - la Fata Turchina entrò nel mulino, e con un piccolo colpo della sua bacchetta magica pian piano mi rimise in piedi, mi abbracciò, asciugò le mie lagrime, e disse: - Tu non devi morire, Lucignolo, anche se sei stato così cattivo ed hai quasi rovinato quell'altro sbandato di Pinocchio. Tu hai ancora un compito e un dovere, nella vita. Perciò vienimi dietro, perché ti porto a casa mia - E così fece. Non so come riuscii a percorrere tutta quella lunga strada, con le zampe tremolanti e la coda e gli orecchi che mi penzolavano penosamente. Era buio fitto, e non ci vide nessuno. Perciò di me non si è saputo più nulla, se non che ero morto davvero, e qualcuno, qualche asinaio, aveva portato via la mia carcassa per farne pelle di tamburo -
Leggere bene le norme assicurative
Non è davvero questione di avere tempo o no: prima di firmare il contratto di assicurazione dell'automobile bisogna davvero leggere l'intero contratto, perché clausole ed esclusioni potrebbero limitare la copertura assicurativa, e quindi il risarcimento: un pericolo che è dietro l'angolo.
( da una rubrica sulle spese della famiglia)
( da una rubrica sulle spese della famiglia)
Frosinone: ricordo della Shoah e del "giusto" Giovanni Palatucci
Oggi, 27 gennaio 2012, ore 10, commemorati nella Multisala Sisto la Shoah e il "giusto" Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che riuscì a salvare molti ebrei destinati a sicura morte.
L'iniziativa è della Questura di Frosinone, del Conservatorio di musica "Licinio Refice" e dell'Ufficio Scolastico XI A.T.P. di Frosinone.
Partecipano le autorità civili e militari della Provincia, la comunità ebraica di Roma con l'assessore Livia Ottolenghi e i ragazzi delle scuole superiori, per riproporre la "Giornata della Memoria" dei sei milioni di vittime di una incredibile barbarie. Il 27 gennaio 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, e questa è una data che non si può e non si deve dimenticare.
L'iniziativa è della Questura di Frosinone, del Conservatorio di musica "Licinio Refice" e dell'Ufficio Scolastico XI A.T.P. di Frosinone.
Partecipano le autorità civili e militari della Provincia, la comunità ebraica di Roma con l'assessore Livia Ottolenghi e i ragazzi delle scuole superiori, per riproporre la "Giornata della Memoria" dei sei milioni di vittime di una incredibile barbarie. Il 27 gennaio 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, e questa è una data che non si può e non si deve dimenticare.
E se tornasse Maurito? Almeno ci divertiremmo...
Ormai si è capito chiaramente. La Lazio è al massimo da Europa League, e ci sarà pure da lottare e stringere i denti per arrivarci.
Uno dei tre obbiettivi inseguiti, la Coppa Italia, è caduto come una pera matura: troppo superiore il Milan, anche se la Lazio ha avuto le sue opportunità per arrivare al 2-2 e poi magari giocarsi tutto nei supplementari. Ma uno stolto modulo a tre in difesa ha regalato ai rossoneri una superiorità offensiva schiacciante che la Lazio ha dimostrato di non possedere.
Cisse ha continuto a dar segni di ripresa con un bel gol, ma per il resto non ha fatto molto. Il più incisivo è apparso Lulic, l'unico che metteva paura alla difesa rossonera: poi c'è stata solo un po' di buona volontà, da squadra di mezza classifica quale è veramente la Lazio se rinuncia a giocarsi la carta Klose.
A questo punto, non avendo più velleità né di scudetto né di Champions (la riprendi tu, l'Inter?) c'è da chiedersi se non sia il caso di richiamare d'urgenza Maurito Zarate da Milano: almeno ci divertiremmo ai suoi dribbling, che sono assai più efficaci di quelli di Djibril Cisse. Maurito potrebbe davvero darci qualche risorsa di tecnica e di spettacolo che abbiamo assolutamente perduto, almeno dalla partita col Chievo in quello squallido e fortunato 0-0 regalatoci dalle prodezze di Bizzarri.
Honda? Krasic? Sapunaru? Lotito può tenersi anche i soldi in tasca e rimandare le spese a giugno, tanto neppure questi rinforzi ci servirebbero a riconquistare il terzo posto, con una Udinese che ci sovrasta di cinque punti e un'Inter che dovrà a sua volta fare ancora tanti miracoli per riprendere i friulani. A noi, se andrà bene, potrà bastare il quinto posto e forse pure il sesto, se a conquistare la Coppa Italia sarà una delle tre prime in classifica.
Raja apra l'occchio e guardi meglio: Invece del modulo a treoin difesa, che per la Lazio è un pozzo senza fondo, bastava dar fiducia a Lulic come terzino: tutto sommato, è il migliore che abbiamo.
E chissò che col Milan le cose non sarebbero andate diversamente...
Uno dei tre obbiettivi inseguiti, la Coppa Italia, è caduto come una pera matura: troppo superiore il Milan, anche se la Lazio ha avuto le sue opportunità per arrivare al 2-2 e poi magari giocarsi tutto nei supplementari. Ma uno stolto modulo a tre in difesa ha regalato ai rossoneri una superiorità offensiva schiacciante che la Lazio ha dimostrato di non possedere.
Cisse ha continuto a dar segni di ripresa con un bel gol, ma per il resto non ha fatto molto. Il più incisivo è apparso Lulic, l'unico che metteva paura alla difesa rossonera: poi c'è stata solo un po' di buona volontà, da squadra di mezza classifica quale è veramente la Lazio se rinuncia a giocarsi la carta Klose.
A questo punto, non avendo più velleità né di scudetto né di Champions (la riprendi tu, l'Inter?) c'è da chiedersi se non sia il caso di richiamare d'urgenza Maurito Zarate da Milano: almeno ci divertiremmo ai suoi dribbling, che sono assai più efficaci di quelli di Djibril Cisse. Maurito potrebbe davvero darci qualche risorsa di tecnica e di spettacolo che abbiamo assolutamente perduto, almeno dalla partita col Chievo in quello squallido e fortunato 0-0 regalatoci dalle prodezze di Bizzarri.
Honda? Krasic? Sapunaru? Lotito può tenersi anche i soldi in tasca e rimandare le spese a giugno, tanto neppure questi rinforzi ci servirebbero a riconquistare il terzo posto, con una Udinese che ci sovrasta di cinque punti e un'Inter che dovrà a sua volta fare ancora tanti miracoli per riprendere i friulani. A noi, se andrà bene, potrà bastare il quinto posto e forse pure il sesto, se a conquistare la Coppa Italia sarà una delle tre prime in classifica.
Raja apra l'occchio e guardi meglio: Invece del modulo a treoin difesa, che per la Lazio è un pozzo senza fondo, bastava dar fiducia a Lulic come terzino: tutto sommato, è il migliore che abbiamo.
E chissò che col Milan le cose non sarebbero andate diversamente...
giovedì 26 gennaio 2012
Cisse fa un gol, ma il Milan ne fa tre: Lazio fuori dalla Coppa Italia
Cisse ha segnato, finalmente: un bel gol al 5' dopo uno scambio con Gonzalez. Ma è stata un'illusione durata solo una dozzina di minuti, perché sono arrivati subito i gol di Robinho al 15' e di Seedorf al 18', gol belli nell'esecuzione, ma favoriti da una improbabile difesa a tre della Lazio che ha fatto acqua per tutto il primo tempo.
Nella ripresa è entrato Ledesma e Reja ha recuperato il tradizionale 4-3-1-2, la squadra ha funzionato meglio, ha ritrovato un po' d'ordine, ma non è stata capace di attaccare veramente a fondo la difesa milanista, a sua volta tutt'altro che organizzata. Buon per il Milan che Amelia abbia sfoderato tre o quattro parate sicure, che hanno messo a tacere le scarse velleità degli attaccanti laziali.
Cisse è andato progressivamente rallentando l'azione, Klose è subentrato a Rocchi nei 25 minuti finali, ha sfoderato un bel tiro di poco a lato, ma mentre la Lazio stava lentamente riemergendo, il Milan ha approfittato di un contropiede, e l'arbitro Gervasoni non ha visto un fuorigioco di Ibrahimovic, che ha potuto così assicurare il terzo gol alla sua squadra. Ormai inevitabile la sconfitta della Lazio, con la secca eliminazione dalla Coppa Italia.
Credendoci solo un po' di più, la Lazio, sospinta da un energico Lulic, avrebbe potuto raggiungere almeno il pareggio, per tentare eventualmente il colpaccio nei tempi supplementari. Invece è stato tutto comodo per il Milan, e la Lazio ora deve riorganizzarsi per il campionato, cercando se possibile una rivincita domenica sul campo del Chievo, che ci è particolarmente amico: cinque vittorie contro una soltanto dei clivensi.
Nella ripresa è entrato Ledesma e Reja ha recuperato il tradizionale 4-3-1-2, la squadra ha funzionato meglio, ha ritrovato un po' d'ordine, ma non è stata capace di attaccare veramente a fondo la difesa milanista, a sua volta tutt'altro che organizzata. Buon per il Milan che Amelia abbia sfoderato tre o quattro parate sicure, che hanno messo a tacere le scarse velleità degli attaccanti laziali.
Cisse è andato progressivamente rallentando l'azione, Klose è subentrato a Rocchi nei 25 minuti finali, ha sfoderato un bel tiro di poco a lato, ma mentre la Lazio stava lentamente riemergendo, il Milan ha approfittato di un contropiede, e l'arbitro Gervasoni non ha visto un fuorigioco di Ibrahimovic, che ha potuto così assicurare il terzo gol alla sua squadra. Ormai inevitabile la sconfitta della Lazio, con la secca eliminazione dalla Coppa Italia.
Credendoci solo un po' di più, la Lazio, sospinta da un energico Lulic, avrebbe potuto raggiungere almeno il pareggio, per tentare eventualmente il colpaccio nei tempi supplementari. Invece è stato tutto comodo per il Milan, e la Lazio ora deve riorganizzarsi per il campionato, cercando se possibile una rivincita domenica sul campo del Chievo, che ci è particolarmente amico: cinque vittorie contro una soltanto dei clivensi.
Speranza
Gelo.
Crisantemo pallido,
che cerchi un goccio di sole,
ti disfogli languido
nelle tue tristi aiuole.
Vento.
Gli esangui petali
un soffio ti porta via.
Dimenticato, e immemore
t'annichili per via.
Notte.
Ma gli occhi vedono
dinnanzi a sé, lontano,
un lumicino tremulo
tralucere pian piano.
(1953)
Crisantemo pallido,
che cerchi un goccio di sole,
ti disfogli languido
nelle tue tristi aiuole.
Vento.
Gli esangui petali
un soffio ti porta via.
Dimenticato, e immemore
t'annichili per via.
Notte.
Ma gli occhi vedono
dinnanzi a sé, lontano,
un lumicino tremulo
tralucere pian piano.
(1953)
Preventivi per l'assicurazione auto
Avendone il tempo, è cosa buona, per l'assicurazione dell'auto, farsi fare dei preventivi personalizzati, che sono gratuiti e vincolanti per 60 giorni dall'emissione.
Utili poi i siti internet (ad esempio www.supermoney.eu) delle associazioni dei consumatori, che mettono in rete a confronto le diverse proposte, in modo da potersi orientare.
(da una rubrica di consigli per le spese familiari)
Utili poi i siti internet (ad esempio www.supermoney.eu) delle associazioni dei consumatori, che mettono in rete a confronto le diverse proposte, in modo da potersi orientare.
(da una rubrica di consigli per le spese familiari)
Bellegra: padre Giacinto Bracci sarà beato
Padre Giacinto Bracci, morto nel 1967 all'età di 90 anni, e il cuio corpo è venerato nel Sacro Ritiro francescano di Bellegra, ha lasciato una tale memoia di sè per la sua umanità ed umiltà che alcuni cittadini di Bellegra stanno raccogliendo le firme per iniziare il processo della sua beatificazione.
Padre Giacinto Bracci visse nel ritiro di Bellegra per ben 40 anni a partire dal 1905, quando era stato appena consacrato sacerdote. Gli abitanti di Bellegra lo ricordano tutti con grande ammirazione per le sue virtù e i suoi possibili miracoli.
Padre Giacinto Bracci visse nel ritiro di Bellegra per ben 40 anni a partire dal 1905, quando era stato appena consacrato sacerdote. Gli abitanti di Bellegra lo ricordano tutti con grande ammirazione per le sue virtù e i suoi possibili miracoli.
Le sette sorelle per sei posti in Europa, rinforzi per la Lazio
A questo punto del campionato, la classifica per la zona Europa si comincia a delineare nettamente: per i sei posti disponibili per le Coppe, tre Champions e tre Europa League, gli aspiranti sono soltanto sette: Juventus Milan Udinese Inter Lazio Roma Napoli. Poi un solco di cinque punti, con squadre che non incutono alcun timore di rimonta.
La Lazio avrebbe una coppa europea assicurata se...riuscisse dunque a tenere dietro la Roma e il Napoli, o almeno una delle due. Non sarà proprio un compito facilissimo, e occorrono davvero dei rinforzi, tre per la precisione: una mezzala (Honda), un mediano (Krasic) e un difensore (Papp o Sapunaru, un altro rumeno). Con questi tre rinforzi la Lazio potrà non solo tenere a bada le grandi ambizioni della Roma e del Napoli, ma puntare anche all'eventualità di potersi inserire in uno tre tre posti per la Champions.
Un posto nell'Europa League è attingibile anche con la vittoria in Coppa Italia, ma la Lazio, per arrivare ad essa, dovrebbe compiere un doppio miracolo: eliminare prima il Milan e poi la Juventus, che si è sbarazzata nettamente dell'ambiziosa Roma di Luis Enrique.
Noi dovremmo avere un po' di fortuna stasera contro il Milan, su un campo che in Coppa Italia ci dice quasi sempre bene. Ma la Coppa Italia piace anche ad Allegri, e per farcela Rocchi e compagni dovrebbero fare quei miracoli che non ci sono riusciti contro l'Inter per colpa dell'arbitro Rizzoli, pentito ma non troppo dei suoi errori. Speriamo che Gervasoni, stasera, non imiti il suo illustre collega di Mirandola, e che la Lazio possa portare a Roma il diritto alla semifinale.
La Lazio avrebbe una coppa europea assicurata se...riuscisse dunque a tenere dietro la Roma e il Napoli, o almeno una delle due. Non sarà proprio un compito facilissimo, e occorrono davvero dei rinforzi, tre per la precisione: una mezzala (Honda), un mediano (Krasic) e un difensore (Papp o Sapunaru, un altro rumeno). Con questi tre rinforzi la Lazio potrà non solo tenere a bada le grandi ambizioni della Roma e del Napoli, ma puntare anche all'eventualità di potersi inserire in uno tre tre posti per la Champions.
Un posto nell'Europa League è attingibile anche con la vittoria in Coppa Italia, ma la Lazio, per arrivare ad essa, dovrebbe compiere un doppio miracolo: eliminare prima il Milan e poi la Juventus, che si è sbarazzata nettamente dell'ambiziosa Roma di Luis Enrique.
Noi dovremmo avere un po' di fortuna stasera contro il Milan, su un campo che in Coppa Italia ci dice quasi sempre bene. Ma la Coppa Italia piace anche ad Allegri, e per farcela Rocchi e compagni dovrebbero fare quei miracoli che non ci sono riusciti contro l'Inter per colpa dell'arbitro Rizzoli, pentito ma non troppo dei suoi errori. Speriamo che Gervasoni, stasera, non imiti il suo illustre collega di Mirandola, e che la Lazio possa portare a Roma il diritto alla semifinale.
mercoledì 25 gennaio 2012
Ad Acuto rinasce Il Giornalino
Acuto, rinasce il Giornalino. Splendida iniziativa, ad Acuto, per la rinascita del ben noto Giornalino di Acuto, ora in edizione internet, potenziato e arricchito di rubriche, interessanti notizie, interviste attualissime, tutto di grande risalto.
Sottolineiamo, tra gli altri, un brillante intervento di monsignor Domenico Pompili, illustre cittadino di Acuto.
Non ci resta dunque che cliccare su il giornalino.net
Sottolineiamo, tra gli altri, un brillante intervento di monsignor Domenico Pompili, illustre cittadino di Acuto.
Non ci resta dunque che cliccare su il giornalino.net
Pinocchio ancora burattino: 2. Lucignolo è vivo!
Pinocchio sta affacciato alla finestra, nella casetta giù in fondo al paese. Sono le cinque del pomeriggio, e Geppetto se n'è andato all'osteria a giocare a carte con mastro Ciliegia. Forse si è dimenticato che ha un figlio, adesso in carne ed ossa e non più di legno, del quale deve prendersi cura. E' quasi ora di cena, e del caro babbo, in casa, nessuna traccia.
Pinocchio, ora, è un bravo bambino, sono passati alcuni mesi dalle sue straordinarie avventure. Non combina più né maldestri né bricconerie. Ma sembra che qualcuno si voglia approfittare della sua bontà: non solo non c'è il babbo, ma nemmeno la Fata Turchina pensa più a lui!
Pinocchio manda giù un sospiro di rassegnazione, e aspetta alla finestra che il suo babbo ritorni e gli prepari la cena: magari anche soltanto due o tre pere, che mangerebbe volentieri con tutta la buccia e tutto il torsolo.
Ma...a un tratto Pinocchio ha un soprassalto. Possibile? No, lo sa benissimo: il suo vecchio amico Lucignolo è morto. Eppure...chi è quel ragazzino, anche lui di nove anni, con quel ciuffo ribelle e quella andatura dinoccolata? Lucignolo?
- Lucignolo! Lucignolo! chiama con tono disperato, sapendo che non puo essere vero.
- Sì, Pinocchio, sono io! Dunque scendi: che cosa aspetti? -
- Tu? ma come? ma quando? -
Nel dir così, Pinocchio si precipita giù per le scale, vaa incontro al suo amico, lo abbraccia, lo bacia: è proprio vero! è proprio vivo!
Pinocchio, ora, è un bravo bambino, sono passati alcuni mesi dalle sue straordinarie avventure. Non combina più né maldestri né bricconerie. Ma sembra che qualcuno si voglia approfittare della sua bontà: non solo non c'è il babbo, ma nemmeno la Fata Turchina pensa più a lui!
Pinocchio manda giù un sospiro di rassegnazione, e aspetta alla finestra che il suo babbo ritorni e gli prepari la cena: magari anche soltanto due o tre pere, che mangerebbe volentieri con tutta la buccia e tutto il torsolo.
Ma...a un tratto Pinocchio ha un soprassalto. Possibile? No, lo sa benissimo: il suo vecchio amico Lucignolo è morto. Eppure...chi è quel ragazzino, anche lui di nove anni, con quel ciuffo ribelle e quella andatura dinoccolata? Lucignolo?
- Lucignolo! Lucignolo! chiama con tono disperato, sapendo che non puo essere vero.
- Sì, Pinocchio, sono io! Dunque scendi: che cosa aspetti? -
- Tu? ma come? ma quando? -
Nel dir così, Pinocchio si precipita giù per le scale, vaa incontro al suo amico, lo abbraccia, lo bacia: è proprio vero! è proprio vivo!
Tariffe assicurative liberalizzate
Ogni auto deve per legge essere assicurata, quindi il mercato è ampio e percorribile. Sfruttiamo a nostro vantaggio l'ormai acquisita liberalizzazione delle tariffe, confrontando le proposte delle diverse compagnie.
(da una rubrica sulla spesa delle famiglie)
(da una rubrica sulla spesa delle famiglie)
Palestrina: misterioso incendio in un negozio di parrucchiere - vendetta o pizzo?
Un incendio di notevoli proporzioni ha distrutto il negozio di parrucchiere del giovane Simone Ferracci in Via Alcide De Gasperi 39. Alle 4.30 di ieri martedì 24 gennaio le telecamere di un vicino studio commerciale hanno ripreso nitidamente l'immagine di due incappucciati che hanno gettato oggetti infiammati ( forse bottiglie molotov) contro la ferrata del negozio, causando un'esplosione e un incendio che si è propagato a tutte le attrezzature. Gravi i danni.
Il negozio Centro Degradé Conseil era molto ben avviato, e dava lavoro a 7 persone.
I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini: una vendetta o una intimidazione (pizzo?) sono le due cause possibili, che si conta di risolvere identificando i due malviventi incappucciati.
Il negozio Centro Degradé Conseil era molto ben avviato, e dava lavoro a 7 persone.
I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini: una vendetta o una intimidazione (pizzo?) sono le due cause possibili, che si conta di risolvere identificando i due malviventi incappucciati.
Honda, Krasic, Papp: la Lazio sarebbe al completo!
Forse la Lazio sta per fare la grande svolta. Mancano solo 2 milioni per il grande acquisto di Keisuke Honda, e il CSKA sta per prendere anche il portiere Carrizo: così la Lazio libererebbe il posto di extracomunitario.
Ma Reja non si accontenta del solo Honda, vuole anche Krasic per la mediana, e le probabilità di averlo solo elevate. Sarebbe soltanto un prestito, assai buono anche per la Juventus che sicuramente vedrebbe rinverdire le alte quotazioni tecniche del giocatore.
Manca solo un colpo per la difesa, se si vuole davvero una Lazio grande. Un colpo che la Lazio ha sotto mano da mesi, e sarebbe questo il momento buono per realizzarlo. Si tratta del ventiduenne nazionale rumeno Paul Papp del Vaslui, un centrale giovane e valido, che assicurerebbe una soluzione definitiva per i prossimi dieci anni.
Marchetti; Konko, Dias, Papp, Radu; Krasic,Ledesma,Lulic; Hernanes; Klose, Honda. Sarebbe un vero formidabile squadrone, davvero degno di puntare allo scudetto e alla Champions.
Questo è il momento buono per tre acquisti di classe; non abbia paura Lotito, non sarebbero davvero denari buttati al vento, ma investiti anche commercialmente sui mercati stranieri, specialmente quello giapponese, straordinariamente aperto per le ambizioni della Lazio, società in crescita anche in campo commerciale.
Ma Reja non si accontenta del solo Honda, vuole anche Krasic per la mediana, e le probabilità di averlo solo elevate. Sarebbe soltanto un prestito, assai buono anche per la Juventus che sicuramente vedrebbe rinverdire le alte quotazioni tecniche del giocatore.
Manca solo un colpo per la difesa, se si vuole davvero una Lazio grande. Un colpo che la Lazio ha sotto mano da mesi, e sarebbe questo il momento buono per realizzarlo. Si tratta del ventiduenne nazionale rumeno Paul Papp del Vaslui, un centrale giovane e valido, che assicurerebbe una soluzione definitiva per i prossimi dieci anni.
Marchetti; Konko, Dias, Papp, Radu; Krasic,Ledesma,Lulic; Hernanes; Klose, Honda. Sarebbe un vero formidabile squadrone, davvero degno di puntare allo scudetto e alla Champions.
Questo è il momento buono per tre acquisti di classe; non abbia paura Lotito, non sarebbero davvero denari buttati al vento, ma investiti anche commercialmente sui mercati stranieri, specialmente quello giapponese, straordinariamente aperto per le ambizioni della Lazio, società in crescita anche in campo commerciale.
martedì 24 gennaio 2012
Bigliettino misterioso
Un frammento di carta
vergato
da una passione parlante.
Un'eco captata
da un altro animo che sa.
Un tenue raggio di luce
che serve a rischiarare
due anime
prigioniere
del proprio desiderio di libertà.
(1952)
vergato
da una passione parlante.
Un'eco captata
da un altro animo che sa.
Un tenue raggio di luce
che serve a rischiarare
due anime
prigioniere
del proprio desiderio di libertà.
(1952)
Assicurazioni auto alle stelle
Assicurare la propria auto non è mai stato economico, ma ora si esagera. Il caro-polizza ha raggiunto il non encomiabile picco del più venti per cento, di media, nel breve lasso di tempo dal maggio a novembre del 2011.
Non ci interessa andare a vedere le motivazioni - scuse? - degli assicuratori. Bisogna solo cercare di difenderci da questa emorragia di euro prelevati dalle nostre tasche. Seguite i nostri consigli di volta in volta, nei prossimi giorni.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Non ci interessa andare a vedere le motivazioni - scuse? - degli assicuratori. Bisogna solo cercare di difenderci da questa emorragia di euro prelevati dalle nostre tasche. Seguite i nostri consigli di volta in volta, nei prossimi giorni.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Segni: topi in classe alla scuola del Pantano
Da Natale ad oggi, per ben tre volte la scuola elementare e materna del Pantano di Segni è stata invasa dai topi, che hanno imposto la chiusura delle aule. E' accaduto anche ieri lunedì 23 gennaio: ancora alunni rispediti a casa, stavolta con tanto di rivolta dei genitori.
Le mamme dei bambini chiedono al Preside della scuola centrale di Segni come sia possibile un fatto di simile gravità, e come le successive disinfestazioni non siano servite a nulla.
Il problema si trascina esattamente da un mese, da quel 22 dicembre in cui i topi impedirono addirittura la recita di Natale.
In questa specie di braccio di ferro, sembra proprio che i topi vogliano avere la meglio a tutti i costi. Vedremo chi vincerà.
Le mamme dei bambini chiedono al Preside della scuola centrale di Segni come sia possibile un fatto di simile gravità, e come le successive disinfestazioni non siano servite a nulla.
Il problema si trascina esattamente da un mese, da quel 22 dicembre in cui i topi impedirono addirittura la recita di Natale.
In questa specie di braccio di ferro, sembra proprio che i topi vogliano avere la meglio a tutti i costi. Vedremo chi vincerà.
Honda arriva, Cisse parte...
La Lazio sta stringendo per l'acquisto di Honda, il furetto giapponese che gioca nel CSKA: da Mosca si parla di un accostamento nelle cifre, da 16 a 14 milioni i russi, da dieci a 12 la Lazio, ormai si è in zona conclusione.
Honda è giovane e bravo, ma attualmente è fermo per i postumi di un infortunio al ginocchio e quindi nelle stesse condizioni di Stefano Mauri: sarebbe pronto solo fra un mese se non di più. Nel frattempo alla Lazio stanno maturando anche i tempi della rinuncia alle prestazioni di Djibril Cisse, al quale sono state concesse tutte le prove di appello, tutte regolarmente fallite. Alla Lazio c'è ancora qualcuno disposto a concedere ulteriori prove di appello al leone nero: si sveglierà, vedrete, dicono in coro. Ma quando si sveglierà sarà troppo tardi per la Lazio.
Dalla Scozia fanno sapere che il Celtic Glasgow è dispostissimo ad acquistare Cisse per il prossimo giugno, e quindi c'è aria di smobilitazione attorno al grande cannoniere che da noi non è riuscito ad attecchire.
Un possibile arrivo è anche quello di Krasic in prestito dalla Juventus, che sarebbe gradito a Reja e consentirebbe il rilancio del giocatore. Meno ci convince come rinforzo il difensore genoano Dainelli, i cui 32 anni non fanno pensare a una soluzione valida per l'avvenire. Possibile che non ci sia intorno, magari in serie B, un difensore più govane e promettente? Che cosa fanno gli osservatori della Lazio? E perché non si parla più del giovane campione rumeno Paul Papp? Ha 22 anni, e ha già giocato 6 partite in nazionale. Un piccolo sacrificio per questo promettente calciatore comunitario io lo farei davvero.
Honda è giovane e bravo, ma attualmente è fermo per i postumi di un infortunio al ginocchio e quindi nelle stesse condizioni di Stefano Mauri: sarebbe pronto solo fra un mese se non di più. Nel frattempo alla Lazio stanno maturando anche i tempi della rinuncia alle prestazioni di Djibril Cisse, al quale sono state concesse tutte le prove di appello, tutte regolarmente fallite. Alla Lazio c'è ancora qualcuno disposto a concedere ulteriori prove di appello al leone nero: si sveglierà, vedrete, dicono in coro. Ma quando si sveglierà sarà troppo tardi per la Lazio.
Dalla Scozia fanno sapere che il Celtic Glasgow è dispostissimo ad acquistare Cisse per il prossimo giugno, e quindi c'è aria di smobilitazione attorno al grande cannoniere che da noi non è riuscito ad attecchire.
Un possibile arrivo è anche quello di Krasic in prestito dalla Juventus, che sarebbe gradito a Reja e consentirebbe il rilancio del giocatore. Meno ci convince come rinforzo il difensore genoano Dainelli, i cui 32 anni non fanno pensare a una soluzione valida per l'avvenire. Possibile che non ci sia intorno, magari in serie B, un difensore più govane e promettente? Che cosa fanno gli osservatori della Lazio? E perché non si parla più del giovane campione rumeno Paul Papp? Ha 22 anni, e ha già giocato 6 partite in nazionale. Un piccolo sacrificio per questo promettente calciatore comunitario io lo farei davvero.
lunedì 23 gennaio 2012
Rizzoli insegna come far diventare più forti le squadre già forti
Due flash dal Meazza: 18' dellla ripresa, Pazzini scatta in netto fuorigioco e segna il 2-1 per l'Inter.
35' della ripresa: nettissimo fallo di mano di Lucio in area interista per fermare Cisse. E' rigore, ma non per Rizzoli.
Se questi due episodi fossero stati interpretati correttamente, la Lazio avrebbe vinto 2-1, non perso con lo stesso punteggio. Ora la Lazio avrebbe 36 punti in classifica e non 33, e l'Inter avrebbe 32 punti in classifica e non 35. Partita falsata, classifica falsata.
L'Inter, già forte di suo, viene aiutata ad essere più forte e le vengono regalati 3 punti.
La Lazio, che pure ha dato l'anima per vincere al Meazza, è stata colpita duramente, ed essendo più debole dell'Inter sulla carta, lo diventa effettivamente nella classifica.
E' così che si falsano anche i campionati. Ce lo insegna l'arbitro Nicola Rizzoli di Mirandola (Modena), classe 1971, arbitro internazionale. Sulla carta il migliore arbitro italiano. Agli effetti morali, se tutti gli arbitri italiani sono inferiori a Rizzoli, addio arbitri italiani e addio calcio italiano.
Nicola Rizzoli di Mirandola, hai dormito domenica notte ? e dormirai stanotte? La tua è una coscienza libera, o una coscienza venduta al più forte per fare carriera?
35' della ripresa: nettissimo fallo di mano di Lucio in area interista per fermare Cisse. E' rigore, ma non per Rizzoli.
Se questi due episodi fossero stati interpretati correttamente, la Lazio avrebbe vinto 2-1, non perso con lo stesso punteggio. Ora la Lazio avrebbe 36 punti in classifica e non 33, e l'Inter avrebbe 32 punti in classifica e non 35. Partita falsata, classifica falsata.
L'Inter, già forte di suo, viene aiutata ad essere più forte e le vengono regalati 3 punti.
La Lazio, che pure ha dato l'anima per vincere al Meazza, è stata colpita duramente, ed essendo più debole dell'Inter sulla carta, lo diventa effettivamente nella classifica.
E' così che si falsano anche i campionati. Ce lo insegna l'arbitro Nicola Rizzoli di Mirandola (Modena), classe 1971, arbitro internazionale. Sulla carta il migliore arbitro italiano. Agli effetti morali, se tutti gli arbitri italiani sono inferiori a Rizzoli, addio arbitri italiani e addio calcio italiano.
Nicola Rizzoli di Mirandola, hai dormito domenica notte ? e dormirai stanotte? La tua è una coscienza libera, o una coscienza venduta al più forte per fare carriera?
Pinocchio ancora burattino: 1. Introduzione
Abbiamo sempre amato molto Pinocchio, al punto di desiderare che le sue meravigliose avventure non si concludessero.E così, abbiamo deciso di dare noi un seguito a queste avventure, con un coraggio che sfida l'audacia.
Pinocchio, un pomeriggio, stando affacciato alla finestra, vide la sagoma di un bambino che somigliava al suo amico Lucignolo. Ed è proprio lui, perché la Fata Turchina lo ha salvato nel momento in cui, trasformato in asino, stava morendo.
Così, Lucignolo e Pinocchio ricominciano le loro folli avventure, vanno a ritrovare perfino il Paese della Cuccagna, finché Pinocchio non si stanca del suo aspetto di bambino normale e si risveglia...trasformato di nuovo in burattino.
Pinocchio lascia i suoi cari e il suo paese, e affronta cinque anni di nuove avventure che lo portano a girare un po' il mondo. Ma, se il suo aspetto di burattino persiste, il suo animo è cambiato, e in fondo a ogni sua avventura c'è il desiderio di aiutare il prossimo e di fare un po' di bene per la piccola società che gli sta intorno. Conosce anche amici nuovi, con i quali stabilirà un forte legame di solidarietà, e con essi comporrà perfino un piccolo complesso musicale che gira di paese in paese dando spettacoli e guadagnandosi la vita.
Finalmente torna al suo paese e dai suoi cari, ma quando la Fata Turchina gli chiede se vuole lasciare la sua veste di burattino e tornare ragazzo, lui risponde di no. Sa che la gente lo ama come burattino, e tale vuole restare, per affrontare con lo stesso entusiasmo sempre nuove avventure.
Pinocchio, un pomeriggio, stando affacciato alla finestra, vide la sagoma di un bambino che somigliava al suo amico Lucignolo. Ed è proprio lui, perché la Fata Turchina lo ha salvato nel momento in cui, trasformato in asino, stava morendo.
Così, Lucignolo e Pinocchio ricominciano le loro folli avventure, vanno a ritrovare perfino il Paese della Cuccagna, finché Pinocchio non si stanca del suo aspetto di bambino normale e si risveglia...trasformato di nuovo in burattino.
Pinocchio lascia i suoi cari e il suo paese, e affronta cinque anni di nuove avventure che lo portano a girare un po' il mondo. Ma, se il suo aspetto di burattino persiste, il suo animo è cambiato, e in fondo a ogni sua avventura c'è il desiderio di aiutare il prossimo e di fare un po' di bene per la piccola società che gli sta intorno. Conosce anche amici nuovi, con i quali stabilirà un forte legame di solidarietà, e con essi comporrà perfino un piccolo complesso musicale che gira di paese in paese dando spettacoli e guadagnandosi la vita.
Finalmente torna al suo paese e dai suoi cari, ma quando la Fata Turchina gli chiede se vuole lasciare la sua veste di burattino e tornare ragazzo, lui risponde di no. Sa che la gente lo ama come burattino, e tale vuole restare, per affrontare con lo stesso entusiasmo sempre nuove avventure.
Condizionatore, il più desiderato
Il condizionatore è senz'altro l'elettrodomestico più desiderato della stagione calda, ma non sempre il più pulito. Infatti, prima di azionarlo dopo averlo spento lo scorso agosto, è più che consigliato dare una bella lavata ai filtri.
E attenzione alle temperature: non più di 5, 6 gradi in meno rispetto all'esterno, altrimenti il rischio di bronchite o raffreddore è dietro l'angolo...
( da una rubrica sull'uso corretto degli elettrodomestici )
E attenzione alle temperature: non più di 5, 6 gradi in meno rispetto all'esterno, altrimenti il rischio di bronchite o raffreddore è dietro l'angolo...
( da una rubrica sull'uso corretto degli elettrodomestici )
Palestrina: primo Festival del Vino il 26 febbraio
Più di 30 espositori e più di 100 vini di qualità in degustazione per il primo Wine Festival che si terrà a Palestrina domenica 26 febbario presso il ristorante Zi Rico, ore 17.30.
Partecipano i vini speciali del Lazio (tra cui il ben noto Cesanese Coletti di Anagni), Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia (Franciacorta), Veneto, Friuli, Toscana, Abruzzo, Campania, Sicilia e Francia. Formaggi e salumi laziali DOL.
L'ingresso è riservato ai soli maggiorenni: sacca e bicchiere per degustazione obbligatori all'ingresso a 5 euro.
Partecipano i vini speciali del Lazio (tra cui il ben noto Cesanese Coletti di Anagni), Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia (Franciacorta), Veneto, Friuli, Toscana, Abruzzo, Campania, Sicilia e Francia. Formaggi e salumi laziali DOL.
L'ingresso è riservato ai soli maggiorenni: sacca e bicchiere per degustazione obbligatori all'ingresso a 5 euro.
Fumo e profumo alla Lazio, arrosto all'Inter
Niente è cambiato, per la Lazio, rispetto all'anno scorso: biancocelesti brillanti in campo e dominatori nel primo tempo, un colpo di fortuna e l'arbitro Rizzoli permettono all'Inter di acciuffare un immeritato pareggio con Milito.
Nella ripresa, invece di continuare ad attaccare, la Lazio ha pensato di coprirsi di più le spalle, sono entrati Matuzalem per Hernanes, Konko per Gonzalez e Cisse per Zauri: malgrado ciò, la dinamica del gioco non si è spostata che di poco a favore dei nerazzurri, che hanno però conquistato il centrocampo con Snejider ed Obi. Ma ormai, l'ingenuità di Zauri nel dare via libera a Pazzini, partito in fuorigioco, aveva regalato all'Inter il 2-1, e la fortuna ha continuato a sghignazzare alle nostre spalle, impedendo per ben due volte, la prima con Klose e la seconda con Cisse, di raccogliere i frutti meritati del nostro gioco e del nostro buon volere.
Un 2-2 sarebbe stato il punteggio più giusto e salomonico, anche se una Lazio più furba avrebbe potuto anche fare centro, come stanno ad attestare il clamoroso palo iniziale colto da Rocchi, e un probabile calcio di rigore nella ripresa per fallo di mano di Lucio.
Ma ormai è andata. Il latte è stato versato, l'Inter ha raccolto più del dovuto e la Lazio ha lasciato un bel pollo fumante nelle mani di Ranieri, il solito fortunello nei confronti di Reja.
Ora bisogna ricominciare daccapo. Siamo quinti e abbiamo anche il fiato della Roma di Luis Enrique alle spalle. In questo girone di ritorno ci giochiamo tutto, e dobbiamo almeno difendere il diritto all'Europa League e magari aspettare qualche passo falso di chi ci sta davanti per poter sperare ancora nella Champions. I soli tre posti disponibili sono prenotati per ora da Juventus, Milan e Udinese, ma anche l'Inter ormai aspira alla spartizione della torta: a noi restano soltanto le briciole.
Ora Lotito deve fare il colpaccio, abbiamo bisogno di qualcosa di sostanzioso tra centrocampo ed attacco, e non dovremmo neanche dimenticare la difesa, ultimamente apparsa piuttosto scoperta. Non basta la sola volontà, ci vuole anche un po' di fortuna e di oculatezza per raddrizzare la barca quando ancora è tutto da decidere.
Nella ripresa, invece di continuare ad attaccare, la Lazio ha pensato di coprirsi di più le spalle, sono entrati Matuzalem per Hernanes, Konko per Gonzalez e Cisse per Zauri: malgrado ciò, la dinamica del gioco non si è spostata che di poco a favore dei nerazzurri, che hanno però conquistato il centrocampo con Snejider ed Obi. Ma ormai, l'ingenuità di Zauri nel dare via libera a Pazzini, partito in fuorigioco, aveva regalato all'Inter il 2-1, e la fortuna ha continuato a sghignazzare alle nostre spalle, impedendo per ben due volte, la prima con Klose e la seconda con Cisse, di raccogliere i frutti meritati del nostro gioco e del nostro buon volere.
Un 2-2 sarebbe stato il punteggio più giusto e salomonico, anche se una Lazio più furba avrebbe potuto anche fare centro, come stanno ad attestare il clamoroso palo iniziale colto da Rocchi, e un probabile calcio di rigore nella ripresa per fallo di mano di Lucio.
Ma ormai è andata. Il latte è stato versato, l'Inter ha raccolto più del dovuto e la Lazio ha lasciato un bel pollo fumante nelle mani di Ranieri, il solito fortunello nei confronti di Reja.
Ora bisogna ricominciare daccapo. Siamo quinti e abbiamo anche il fiato della Roma di Luis Enrique alle spalle. In questo girone di ritorno ci giochiamo tutto, e dobbiamo almeno difendere il diritto all'Europa League e magari aspettare qualche passo falso di chi ci sta davanti per poter sperare ancora nella Champions. I soli tre posti disponibili sono prenotati per ora da Juventus, Milan e Udinese, ma anche l'Inter ormai aspira alla spartizione della torta: a noi restano soltanto le briciole.
Ora Lotito deve fare il colpaccio, abbiamo bisogno di qualcosa di sostanzioso tra centrocampo ed attacco, e non dovremmo neanche dimenticare la difesa, ultimamente apparsa piuttosto scoperta. Non basta la sola volontà, ci vuole anche un po' di fortuna e di oculatezza per raddrizzare la barca quando ancora è tutto da decidere.
domenica 22 gennaio 2012
Una Lazio ingenua regala la vittoria all'Inter
La Lazio ha gettato alle ortiche almeno un pareggio, contro l'Inter arrivata con fortuna alla sua settima vittoria consecutiva.
Andata in vantaggio con un grande gol di Rocchi, che aveva colpito già un palo in apertura d'incontro, la Lazio ha dominato il gioco per quasi tutto il primo tempo.Solo al 40' l'Inter, con Milito, è riuscita a ottenere il pareggio.
Equilibrio ancora in campo fino al 18' della ripresa, quando Zauri non riesce a trovare il tempo per lasciare in fuorigioco Pazzini,il quale ottiene via libera da un errore iniziale di valutazione dell'arbitro Rizzoli e realizza il pallonetto della vittoria.
Vittoria non meritata dall'Inter, malgrado un secondo tempo più ordinato grazie all'innesto di Snejider : la Lazio ha perso la trebisonda, Reja ha sbagliato i cambi, clamorosa la protesta di Gonzalez, Konko e Cisse non riescono a cambiare le carte in tavola, Klose e Cisse sbagliano per due volte ingenuamente il ben meritato 2-2, e così quella che poteva essere una serata trionfale si è tramutata in una dolorosa sconfitta.
L'Inter ci ha scavalcato, la Lazio ora è quinta e deve ricostruire tutto il suo campionato, probabilmente dovendo ridimensionare le sue ambizioni. Juventus, Milan e Udinese sono ormai lontane, l'Inter ha innestato una grande rimonta, la Roma fa già sentire il suo respiro dietro le nostre spalle.
Vedremo che cosa saprà fare, ora, questa Lazio, per reagire. L'uscita di Hernanes per fare spazio a Matuzalem ci è costata cara, troppo grande l'ingenuità di Zauri sul gol di Pazzini, in non buona gionata anche Klose. Non è bastata la generosità di Lulic e così la buona prova di Dias e di Marchetti, oltre al solito generosissimo Rocchi che ha avuto la partita nelle sue mani, ma nessuno in avanti è stato pronto a dargli una mano sufficiente per ottenere almeno un decoroso pareggio.
Andata in vantaggio con un grande gol di Rocchi, che aveva colpito già un palo in apertura d'incontro, la Lazio ha dominato il gioco per quasi tutto il primo tempo.Solo al 40' l'Inter, con Milito, è riuscita a ottenere il pareggio.
Equilibrio ancora in campo fino al 18' della ripresa, quando Zauri non riesce a trovare il tempo per lasciare in fuorigioco Pazzini,il quale ottiene via libera da un errore iniziale di valutazione dell'arbitro Rizzoli e realizza il pallonetto della vittoria.
Vittoria non meritata dall'Inter, malgrado un secondo tempo più ordinato grazie all'innesto di Snejider : la Lazio ha perso la trebisonda, Reja ha sbagliato i cambi, clamorosa la protesta di Gonzalez, Konko e Cisse non riescono a cambiare le carte in tavola, Klose e Cisse sbagliano per due volte ingenuamente il ben meritato 2-2, e così quella che poteva essere una serata trionfale si è tramutata in una dolorosa sconfitta.
L'Inter ci ha scavalcato, la Lazio ora è quinta e deve ricostruire tutto il suo campionato, probabilmente dovendo ridimensionare le sue ambizioni. Juventus, Milan e Udinese sono ormai lontane, l'Inter ha innestato una grande rimonta, la Roma fa già sentire il suo respiro dietro le nostre spalle.
Vedremo che cosa saprà fare, ora, questa Lazio, per reagire. L'uscita di Hernanes per fare spazio a Matuzalem ci è costata cara, troppo grande l'ingenuità di Zauri sul gol di Pazzini, in non buona gionata anche Klose. Non è bastata la generosità di Lulic e così la buona prova di Dias e di Marchetti, oltre al solito generosissimo Rocchi che ha avuto la partita nelle sue mani, ma nessuno in avanti è stato pronto a dargli una mano sufficiente per ottenere almeno un decoroso pareggio.
Babbo lontano e vicino
Forse perché tu non sei più con noi
ti sento più vicino.
Forse perché baciarmi più non puoi
t'abbraccio, ribelle al destino.
Ma se ti stringo sul mio petto, nulla
mi resta qui sul cuore.
Solo nella chimera ora si culla
per te questo intenso mio amore?
Se giro gli occhi intorno non ti vedo:
allora è vero? è vero?
Non ci sei più? Dove sei, dunque? chiedo.
Rispondimi a questo mistero.
Sì, sei lontano, sei lontano tanto:
ma non ritorni più?
Vuoi tu mutare in un eterno pianto
la fervida mia gioventù?
Mi han detto che hai per casa un freddo avello:
babbo, perché lo fai?
Non hai forse qui giù l'antico ostello?
Allor lo lasciavi tu mai?
Ma forse la tua casa è ancor più bella.
Forse gli affetti tuoi
un nuovo amore attira, e noi cancella.
No,no, babbo: tu non lo puoi!
Ma forse in questa nuova tua dimora
ci attendi con desìo.
La speranza il mio volto discolora:
a quando con te, babbo mio?
(1949)
ti sento più vicino.
Forse perché baciarmi più non puoi
t'abbraccio, ribelle al destino.
Ma se ti stringo sul mio petto, nulla
mi resta qui sul cuore.
Solo nella chimera ora si culla
per te questo intenso mio amore?
Se giro gli occhi intorno non ti vedo:
allora è vero? è vero?
Non ci sei più? Dove sei, dunque? chiedo.
Rispondimi a questo mistero.
Sì, sei lontano, sei lontano tanto:
ma non ritorni più?
Vuoi tu mutare in un eterno pianto
la fervida mia gioventù?
Mi han detto che hai per casa un freddo avello:
babbo, perché lo fai?
Non hai forse qui giù l'antico ostello?
Allor lo lasciavi tu mai?
Ma forse la tua casa è ancor più bella.
Forse gli affetti tuoi
un nuovo amore attira, e noi cancella.
No,no, babbo: tu non lo puoi!
Ma forse in questa nuova tua dimora
ci attendi con desìo.
La speranza il mio volto discolora:
a quando con te, babbo mio?
(1949)
Frigorifero no-frost
D'estate il ghiaccio può far piacere, ma se il congelatore è troppo pieno, meglio sbrinare.
Se il frigo è no-frost (senza brina) non dovrebbe succedere, ma...succede lo stesso. Lo strato di ghiaccio fa aumentare i consumi, quindi meglio tenerlo sott'occhio.
Come pure va controllato il termostato: non è necessario impostarlo sempre sulla temperatura più bassa, anzi.
Fondamentale, poi, l'areazione dell'apparecchio, motivo per il quale va lasciato uno spazio di almeno dieci centimetri dal muro.
( da una rubrica sul corretto uso degli elettrodomestici )
Se il frigo è no-frost (senza brina) non dovrebbe succedere, ma...succede lo stesso. Lo strato di ghiaccio fa aumentare i consumi, quindi meglio tenerlo sott'occhio.
Come pure va controllato il termostato: non è necessario impostarlo sempre sulla temperatura più bassa, anzi.
Fondamentale, poi, l'areazione dell'apparecchio, motivo per il quale va lasciato uno spazio di almeno dieci centimetri dal muro.
( da una rubrica sul corretto uso degli elettrodomestici )
Genazzano: una lettera scomparsa ha salvato il Comune
La Corte di Appello di Perugia, come è noto, ha salvato per ora il Comune di Genazzano dal pagamento di 4,5 milioni di danni al gallerista Giancarlo Tonelli, e per conseguenza dal fallimento.
Il sindaco Fabio Ascenzi ha indetto una conferenza per spiegare la situazione al pubblico. Sono passati undici anni da quella vicenda, e un quadro di Tonelli gravemente danneggiato nel Castello Colonna è stato valutato quella cifra astronomica, avendo fatto saltare altre mostre di Tonelli.
Una misteriosa lettera non protocollata e nemmeno firmata, risalente al sindaco di allora Margherita Coloccini ed ora scomparsa dagli atti, ha permesso al Comune di Genazzano di ricorrere contro la prima sentenza del Tribunale di Terni favorevole al gallerista Tonelli.
Bisognerà ora attendere il definitivo giudizio di terzo grado per sapere se il Comune di Genazzano è riuscito davvero a salvarsi dal minacciato fallimento, come il sindaco Ascenzi si è detto fiducioso.
Il sindaco Fabio Ascenzi ha indetto una conferenza per spiegare la situazione al pubblico. Sono passati undici anni da quella vicenda, e un quadro di Tonelli gravemente danneggiato nel Castello Colonna è stato valutato quella cifra astronomica, avendo fatto saltare altre mostre di Tonelli.
Una misteriosa lettera non protocollata e nemmeno firmata, risalente al sindaco di allora Margherita Coloccini ed ora scomparsa dagli atti, ha permesso al Comune di Genazzano di ricorrere contro la prima sentenza del Tribunale di Terni favorevole al gallerista Tonelli.
Bisognerà ora attendere il definitivo giudizio di terzo grado per sapere se il Comune di Genazzano è riuscito davvero a salvarsi dal minacciato fallimento, come il sindaco Ascenzi si è detto fiducioso.
Brocchi e Mauri saranno i veri rinforzi per la Lazio
La Lazio sta per recuperare due pezzi grossi della sua scacchiera, finora praticamente mancati all'appello. Si tratta di Cristian Brocchi, vero animatore del centrocampo , e di Stefano Mauri, il re degli assist ed anche capace di segnare 6 reti nello scorso campionato.
Il pronto ritorno di questi due giocatori garantirà alla Lazio, dalla linea mediana in avanti, una costanza di rendimento che ultimamente è parsa episodica e frammentaria. Brocchi e Mauri garantiscono invece un elevato livello di gioco, che potenzia le qualità di tutta la squadra, a cominciare dalla stessa difesa che si sente molto più protetta.
Alla Lazio forse arriveranno anche altri rinforzi, e allora il potenziale a disposizione di Reja potrebbe lievitare ancora di più: ma l'apporto del binomio Brocchi-Mauri sarà fondamentale, come dimostra l'esperienza che cominciò proprio con Reja due anni fa, nel febbraio del 2010.
I due sono tornati ad allenarsi proprio in questi giorni, e saranno pronti fra tre settimane, in tempo per disputare un grande girone di ritorno che speriamo consenta alla Lazio la prodezza di accedere alla Champions League vincendo la concorrenza di squadroni come l'Inter, l'Udinese, la Roma e il Napoli, un compito durissimo ma non impossibile.
Intanto siamo in attesa di buone notizie stasera da San Siro. La Lazio ha i mezzi tecnici per mettere in difficoltà il risorto squadrone di Ranieri.
Il pronto ritorno di questi due giocatori garantirà alla Lazio, dalla linea mediana in avanti, una costanza di rendimento che ultimamente è parsa episodica e frammentaria. Brocchi e Mauri garantiscono invece un elevato livello di gioco, che potenzia le qualità di tutta la squadra, a cominciare dalla stessa difesa che si sente molto più protetta.
Alla Lazio forse arriveranno anche altri rinforzi, e allora il potenziale a disposizione di Reja potrebbe lievitare ancora di più: ma l'apporto del binomio Brocchi-Mauri sarà fondamentale, come dimostra l'esperienza che cominciò proprio con Reja due anni fa, nel febbraio del 2010.
I due sono tornati ad allenarsi proprio in questi giorni, e saranno pronti fra tre settimane, in tempo per disputare un grande girone di ritorno che speriamo consenta alla Lazio la prodezza di accedere alla Champions League vincendo la concorrenza di squadroni come l'Inter, l'Udinese, la Roma e il Napoli, un compito durissimo ma non impossibile.
Intanto siamo in attesa di buone notizie stasera da San Siro. La Lazio ha i mezzi tecnici per mettere in difficoltà il risorto squadrone di Ranieri.
sabato 21 gennaio 2012
Da lunedì leggerete "Pinocchio torna burattino"
Da lunedì 23 gennaio, su "Qui Lazio by Jadicicco" potrete leggere le nuove avventure di Pinocchio dal libro inedito "Pinocchio torna burattino" di Luigi Jadicicco.
Tutti i bambini potranno seguire le più entusiasmanti nuove avventure del loro amato burattino.
Tutti i bambini potranno seguire le più entusiasmanti nuove avventure del loro amato burattino.
Vita di collegio: 156. Noi bamboccioni
Come insegnanti, ogni tanto ci lasciavamo prendere da momenti d'infantilismo, come quello di salire tutti insieme sulla grande giostra dei " calci in culo " in occasione delle feste patronali.
Organizzavamo serate di ballo nella hall dell'Hotel Fonte Suria sulla via di Filettino, e ogni tanto qualche bella gita in auto nelle cittadine vicine. Gerardo Festa di Avellino si era invaghito di una bellissima insegnante di educazione fisica che veniva da Veroli, e siccome aveva una Mini Morris a disposizione ci portava come compagnia a cercare la sua innamorata.
Gerardo era terribile: ti iscriveva subito nel suo taccuino degli indirizzi, per cancellarti poi pesantemente al minimo sgarbo, quasi sempre amoroso, perché magari finivamo per innamorarci anche noi di quella bellissima ragazza mora, che sorrideva a tutti, ma poi finiva per farsi gli affari suoi in altre e più concrete direzioni, finché un bel giorno si presentò con un fidanzato suo paesano, più grande e meglio posizionato di noi, che tagliò definitivamente la testa al toro.
Gerardo era irrequieto, e ci convinse a lasciare la pensione delle carissime signorine Del Signore, per andare in affitto in una casa più comoda, di proprietà del falegname Ovidio, proprio all'ingresso del paese. Ma poi dovevamo provvedere noi ai pasti, e qui arrivò il fallimento, sia economico che qualitativo, per cui decidemmo di chiedere perdono alle signorine Edia e Sistina e di far ritorno a Canossa con il capo cosparso di cenere. Anche questo affronto ci fu perdonato, perché fu preso giustamente per una bambinata.
Ma ormai la maturità stava arrivando anche per noi bamboccioni ante litteram: nel giro successivo di due anni, lasciata la scuola di Trevi per trasferirci altrove, ci ritrovammo tutti sposati e...sistemati una volta per sempre.
Fine, dunque, di un altro periodo della mia vita, del quale vi ho dato ampia relazione. Ma non è detto che degli altri lunghi anni della mia esperienza, un giorno, non debba darvi ancora un appassionante rendiconto.
FINE DEL ROMANZO "VITA DI COLLEGIO"
Fra due giorni avranno inizio le puntate di "Pinocchio è tornato"
Organizzavamo serate di ballo nella hall dell'Hotel Fonte Suria sulla via di Filettino, e ogni tanto qualche bella gita in auto nelle cittadine vicine. Gerardo Festa di Avellino si era invaghito di una bellissima insegnante di educazione fisica che veniva da Veroli, e siccome aveva una Mini Morris a disposizione ci portava come compagnia a cercare la sua innamorata.
Gerardo era terribile: ti iscriveva subito nel suo taccuino degli indirizzi, per cancellarti poi pesantemente al minimo sgarbo, quasi sempre amoroso, perché magari finivamo per innamorarci anche noi di quella bellissima ragazza mora, che sorrideva a tutti, ma poi finiva per farsi gli affari suoi in altre e più concrete direzioni, finché un bel giorno si presentò con un fidanzato suo paesano, più grande e meglio posizionato di noi, che tagliò definitivamente la testa al toro.
Gerardo era irrequieto, e ci convinse a lasciare la pensione delle carissime signorine Del Signore, per andare in affitto in una casa più comoda, di proprietà del falegname Ovidio, proprio all'ingresso del paese. Ma poi dovevamo provvedere noi ai pasti, e qui arrivò il fallimento, sia economico che qualitativo, per cui decidemmo di chiedere perdono alle signorine Edia e Sistina e di far ritorno a Canossa con il capo cosparso di cenere. Anche questo affronto ci fu perdonato, perché fu preso giustamente per una bambinata.
Ma ormai la maturità stava arrivando anche per noi bamboccioni ante litteram: nel giro successivo di due anni, lasciata la scuola di Trevi per trasferirci altrove, ci ritrovammo tutti sposati e...sistemati una volta per sempre.
Fine, dunque, di un altro periodo della mia vita, del quale vi ho dato ampia relazione. Ma non è detto che degli altri lunghi anni della mia esperienza, un giorno, non debba darvi ancora un appassionante rendiconto.
FINE DEL ROMANZO "VITA DI COLLEGIO"
Fra due giorni avranno inizio le puntate di "Pinocchio è tornato"
Etichette:
vita di collegio
Come usare bene la lavatrice
Partiamo dai problemi del bucato. Innanzitutto: inutile esagerare col detersivo, perché non migliora la pulizia. Anzi, contribuisce ad aumentare l'inquinamento, i consumi elettrici e di acqua, perché potrebbero essere necessari un maggior numero di risciacqui per eliminare la schiuma.
Altra questione, valida anche per la lavastoviglie: riempiamo bene il cestello.
Infine. la temperatura: 30 o 40 gradi sono più che sufficienti per la maggior parte dei tipi di sporco.
( da una rubrica sull'uso corretto degli elettrodomestici )
Altra questione, valida anche per la lavastoviglie: riempiamo bene il cestello.
Infine. la temperatura: 30 o 40 gradi sono più che sufficienti per la maggior parte dei tipi di sporco.
( da una rubrica sull'uso corretto degli elettrodomestici )
Piglio: i progressi della Strada del Vino
Un'accurata indagine sul territorio attraversato dalla Strada del Vino Cesanese nel secondo semestre di attività dell'associazione è stata svolta dal Progest dell'Università di Tor Vergata.
La ricerca ha sottolineato l'importanza della "qualità del territorio": la Strada del Vino e dei Sapori ha il compito di favorire la promozione e la piena fruizione del territorio, favorendo il rapporto turista-vino. Da qui la riscoperta della vita agreste e lo sviluppo delle imprese agricole: prodotti tipici, botteghe del gusto, nascita di centri di agriturismo e altre iniziative. Sono sottolineate le "buone pratiche enoturistiche".
L'intervento di Maria Ernesta Berucci, direttrice della Strada del Vino Cesanese, ha ribadito la crescente importanza del Cesanese del Piglio DOCG e dell'Affile DOC.
La ricerca ha sottolineato l'importanza della "qualità del territorio": la Strada del Vino e dei Sapori ha il compito di favorire la promozione e la piena fruizione del territorio, favorendo il rapporto turista-vino. Da qui la riscoperta della vita agreste e lo sviluppo delle imprese agricole: prodotti tipici, botteghe del gusto, nascita di centri di agriturismo e altre iniziative. Sono sottolineate le "buone pratiche enoturistiche".
L'intervento di Maria Ernesta Berucci, direttrice della Strada del Vino Cesanese, ha ribadito la crescente importanza del Cesanese del Piglio DOCG e dell'Affile DOC.
Honda, Zagojev, Arshavin: roulette russa per la Lazio
Honda, Zagoyev, Arshavin: ha da venì da Mosca, il campione che darà forza alla Lazio per l'ultimo assalto allo scudetto, all'Europa e alle varie ambizioni ancora vive.
Sembrava tutto semplice per Honda, e non lo è stato: Il CSKA vuole 16 milioni e nessuna contropartita, neanche Makinwa o Carrizo che potevano liberarci un posto da extracomunitario. La Lazio arriva al massimo a 12 con modalità varie di pagamento, il discorso rimane aperto, ma prima deve pensare a sistemare uno dei due extracomunitari.
E allora Tare, nella sua prima capatina a Mosca che verrà ripetuta in settimana, si è informato ancora su Zagojev, l'altro asso del CSKA sul quale Lotito sta facendo un pensierino: anche qui difficile, ma non impossibile: questione d'argent de poche, di denaro a pronta cassa.
Un terzo asso, sempre russo, a cui la Lazio pensa è Arshavin dell'Arsenal, quotato molto meno, sui sei milioni: questo è fattibile, e la soluzione dei problemi del centrocampo biancoeleste verrebbe comunque dalla roulette russa. Andrej Arshavin ha 30 anni, è di San Pietroburgo, ha dodici anni di carriera con 427 presenze, 100 gol e 143 assist, sarebbe una soluzione medio-alta e forse la più fattibile.
La Lazio pensa anche a Krasic della Juventus, un prestito che servirebbe a rilanciare il giocatore e sarebbe utile al centrocampo laziale. Però la Juve, benchè scontenta dell'attuale rendimento del giocatore, non sembra voglia privarsene così a cuor leggero. Vedremo. Ma i giorni passano, ne restano solo dieci alla chiusura del mercato. Lotito ha detto che farà un colpaccio da 14 milioni, e noi gli diano tutto il credito possibile. Vedrete che qualcosa d'importante arriverà.
Sembrava tutto semplice per Honda, e non lo è stato: Il CSKA vuole 16 milioni e nessuna contropartita, neanche Makinwa o Carrizo che potevano liberarci un posto da extracomunitario. La Lazio arriva al massimo a 12 con modalità varie di pagamento, il discorso rimane aperto, ma prima deve pensare a sistemare uno dei due extracomunitari.
E allora Tare, nella sua prima capatina a Mosca che verrà ripetuta in settimana, si è informato ancora su Zagojev, l'altro asso del CSKA sul quale Lotito sta facendo un pensierino: anche qui difficile, ma non impossibile: questione d'argent de poche, di denaro a pronta cassa.
Un terzo asso, sempre russo, a cui la Lazio pensa è Arshavin dell'Arsenal, quotato molto meno, sui sei milioni: questo è fattibile, e la soluzione dei problemi del centrocampo biancoeleste verrebbe comunque dalla roulette russa. Andrej Arshavin ha 30 anni, è di San Pietroburgo, ha dodici anni di carriera con 427 presenze, 100 gol e 143 assist, sarebbe una soluzione medio-alta e forse la più fattibile.
La Lazio pensa anche a Krasic della Juventus, un prestito che servirebbe a rilanciare il giocatore e sarebbe utile al centrocampo laziale. Però la Juve, benchè scontenta dell'attuale rendimento del giocatore, non sembra voglia privarsene così a cuor leggero. Vedremo. Ma i giorni passano, ne restano solo dieci alla chiusura del mercato. Lotito ha detto che farà un colpaccio da 14 milioni, e noi gli diano tutto il credito possibile. Vedrete che qualcosa d'importante arriverà.
venerdì 20 gennaio 2012
Allora c'eri...
Allora c'eri, presso il focolare:
c'eri, ed avevi sempre una canzone,
sempre un sorriso, sempre da contare
la fiaba della fata e del mammone.
Allora c'eri: il volto tuo la fiamma
empiva d'ombre, nel suo fluttuare.
C'eri, e con noi t'udiva anche la mamma,
nell'instancabil suo venire e andare.
Ora non ci sei più: solo c'infiamma
il tuo ricordo, qui, dove qualcosa
manca, pur dei colori nella gamma
del fuoco, attorno al focolare pio;
non sei con noi: ma il corpo tuo riposa
nel camposanto, e l'anima con Dio.
(1949)
c'eri, ed avevi sempre una canzone,
sempre un sorriso, sempre da contare
la fiaba della fata e del mammone.
Allora c'eri: il volto tuo la fiamma
empiva d'ombre, nel suo fluttuare.
C'eri, e con noi t'udiva anche la mamma,
nell'instancabil suo venire e andare.
Ora non ci sei più: solo c'infiamma
il tuo ricordo, qui, dove qualcosa
manca, pur dei colori nella gamma
del fuoco, attorno al focolare pio;
non sei con noi: ma il corpo tuo riposa
nel camposanto, e l'anima con Dio.
(1949)
Elettrodomestici: la garanzia
Può darsi davvero che l'elettrodestico di fresco acquisto non funzioni, e che il problema stia effettivamente nella macchina, e non nell'utilizzatore.
Diventa allora importante ricordare che possiamo far valere la garanzia legale della durata di due anni, riconosciuta in tutti gli stati dell'Unione europea.
Diventa allora importante ricordare che possiamo far valere la garanzia legale della durata di due anni, riconosciuta in tutti gli stati dell'Unione europea.
Paliano: olio e vino marchio di qualità
Olio e vino di Paliano saranno riconosciuti come prodotti di qualità garantita grazie all'iniziativa di un gruppo di giovani produttori e all'impegno di tecnici specializzati e associazioni di categoria.
E' il marchio "Terrae Palliani", promosso dall'"Associazione Distretto del Design" e dal workshop "Le Vine Oil" della Camera di Commercio di Frosinone.
Si tratta di un progetto ambizioso, sostenuto da illustri tecnici ed esperti del settore in collegamento con il Comune di Paliano, e animato dallo spirito creativo di gruppi giovanili locali a sostegno della qualità eccelsa dei vini e del rinomato olio del territorio palianese.
E' il marchio "Terrae Palliani", promosso dall'"Associazione Distretto del Design" e dal workshop "Le Vine Oil" della Camera di Commercio di Frosinone.
Si tratta di un progetto ambizioso, sostenuto da illustri tecnici ed esperti del settore in collegamento con il Comune di Paliano, e animato dallo spirito creativo di gruppi giovanili locali a sostegno della qualità eccelsa dei vini e del rinomato olio del territorio palianese.
Il fuoriclasse giapponese Keisuke Honda è della Lazio
La Lazio sta per portare a termine un grande colpo: l'acquisto del fuoriclasse giapponese Keisuke Honda dal CSKA di Mosca. Su Wikipedia il giocatore è già stato segnato in rosso come laziale, e la Lazio comincia a far parte del suo curriculum che in sette anni lo ha visto giocare 215 partite e segnare 48 gol, che sono davvero tanti per un centrocampista come lui: 7 gol a campionato.
Honda ha giocato già 31 partite nella nazionale giapponese, segnando 8 gol, di cui 4 negli ultimi campionati mondiali. Il giocatore è stato ultimamente fermo per tre mesi per un infortunio al ginocchio, ma si è già ristabilito, e attualmente sta portando a termine il rodaggio verso la completa ripresa.
La caratteristiche tecniche di Honda sono un fiuto eccezionale per gli assist ai compagni di attacco, un dribbling funambolico, e un tiro forte e ad effetto da media distanza, un tiro che è stato definito "alla Holly e Benji": anzi, Seisuke in Giappone viene chiamato proprio "il vero Holly", più bravo di quello dei cartoni animati, e il suo arrivo a Roma spalancherà alla Lazio in modo totale le porte del mercato giapponese.
Tare è volato a Mosca per concludere rapidamente l'affare, e Honda sarà subito a Roma. E' valutato 14 milioni, la Lazio arriva a 12, e in più propone il cambio con Makinwa, Garrido e Carrizo o anche uno o due di questi tre, per liberare subito un posto di extracomunitario.
Honda è un centrocampista avanzato, adatto a giocare al fianco di Hernanes, per cui può inserirsi nel 4-3-2-1 o anche in un 4-2-3-1, a seconda di come Reja intenderà utilizzarlo.
Honda ha i capelli ispidi e biondi (ossigenati...) come Krasic, che sembra anche lui destinato ad arrivare alla Lazio in prestito dalla Juventus, completando il suo esplosivo organico internazionale.
Honda ha giocato già 31 partite nella nazionale giapponese, segnando 8 gol, di cui 4 negli ultimi campionati mondiali. Il giocatore è stato ultimamente fermo per tre mesi per un infortunio al ginocchio, ma si è già ristabilito, e attualmente sta portando a termine il rodaggio verso la completa ripresa.
La caratteristiche tecniche di Honda sono un fiuto eccezionale per gli assist ai compagni di attacco, un dribbling funambolico, e un tiro forte e ad effetto da media distanza, un tiro che è stato definito "alla Holly e Benji": anzi, Seisuke in Giappone viene chiamato proprio "il vero Holly", più bravo di quello dei cartoni animati, e il suo arrivo a Roma spalancherà alla Lazio in modo totale le porte del mercato giapponese.
Tare è volato a Mosca per concludere rapidamente l'affare, e Honda sarà subito a Roma. E' valutato 14 milioni, la Lazio arriva a 12, e in più propone il cambio con Makinwa, Garrido e Carrizo o anche uno o due di questi tre, per liberare subito un posto di extracomunitario.
Honda è un centrocampista avanzato, adatto a giocare al fianco di Hernanes, per cui può inserirsi nel 4-3-2-1 o anche in un 4-2-3-1, a seconda di come Reja intenderà utilizzarlo.
Honda ha i capelli ispidi e biondi (ossigenati...) come Krasic, che sembra anche lui destinato ad arrivare alla Lazio in prestito dalla Juventus, completando il suo esplosivo organico internazionale.
giovedì 19 gennaio 2012
Vita di collegio: 155. Due anni a Trevi nel Lazio
Trevi nel Lazio è un delizioso paese di montagna, al di sopra degli altipiani di Arcinazzo e verso le montagne dei Simbruini, Filettino e gli impianti sciistici di Campo Staffi.
In questo paese di circa tremila abitanti, io ho trascorso due degli anni più belli della mia vita.
Intanto, la scuola: un impatto felice, per me. Avevo già fatto un paio d'anni di lunghe supplenze in scuole di Roma: qui però era tutto diverso. Ragazzi quasi tutti sereni, educati in modo interiore, desiderosi di apprendere, alcuni veramente in gamba. Ti ascoltavano: e questo è tutto.
Quando hai di fronte gente che ti ascolta, vuol dire che hai saputo instaurare un dialogo basato sul rispetto reciproco. Per me era importante insegnare loro a parlare, e possibilmente anche a scrivere.
Poi l'ambiente: preside e colleghi in gamba, discreti, aperti, e non solo nelle ore di scuola, ma anche per il resto della giornata, che trascorrevamo insieme sia in pensione, e quindi a pranzo e a cena, sia nelle passeggiate e nei divertimenti.
Mi ricordo che una sera, dopo cena, ci fermammo nel giardino pubblico antistante il cimitero, che si trova proprio all'ingresso del paese. Ci prese una voglia irrefrenabile di cantare: le più belle canzoni popolari.
Era buio fitto, ormai, e stavamo intonando " O Angiolina, bella Angiolina", quando vedemmo il sindaco del paese, Pio Del Signore, accostarsi piano piano e fermarsi ad ascoltare con grande attenzione.
Noi ci allarmammo un pochino: stavamo forse infrangendo la quiete e l'ordine pubblico? - No, no - smentì il sindaco. - Volevo soltanto ascoltare da vicino queste belle canzoni -
In questo paese di circa tremila abitanti, io ho trascorso due degli anni più belli della mia vita.
Intanto, la scuola: un impatto felice, per me. Avevo già fatto un paio d'anni di lunghe supplenze in scuole di Roma: qui però era tutto diverso. Ragazzi quasi tutti sereni, educati in modo interiore, desiderosi di apprendere, alcuni veramente in gamba. Ti ascoltavano: e questo è tutto.
Quando hai di fronte gente che ti ascolta, vuol dire che hai saputo instaurare un dialogo basato sul rispetto reciproco. Per me era importante insegnare loro a parlare, e possibilmente anche a scrivere.
Poi l'ambiente: preside e colleghi in gamba, discreti, aperti, e non solo nelle ore di scuola, ma anche per il resto della giornata, che trascorrevamo insieme sia in pensione, e quindi a pranzo e a cena, sia nelle passeggiate e nei divertimenti.
Mi ricordo che una sera, dopo cena, ci fermammo nel giardino pubblico antistante il cimitero, che si trova proprio all'ingresso del paese. Ci prese una voglia irrefrenabile di cantare: le più belle canzoni popolari.
Era buio fitto, ormai, e stavamo intonando " O Angiolina, bella Angiolina", quando vedemmo il sindaco del paese, Pio Del Signore, accostarsi piano piano e fermarsi ad ascoltare con grande attenzione.
Noi ci allarmammo un pochino: stavamo forse infrangendo la quiete e l'ordine pubblico? - No, no - smentì il sindaco. - Volevo soltanto ascoltare da vicino queste belle canzoni -
Etichette:
vita di collegio
Elettrodomestici: quando il difetto è nel padrone
Inutile lamentarsi del cattivo funzionamento di un elettrodomestico: il difetto, infatti, potrebbe essere nel suo padrone, piutttosto che nella macchina.
Prima di allarmarsi, allora, è bene sapere con chi abbiamo a che fare.
E come si fa? Ad esempio, non segregando definitivamente il libretto delle istruzioni in un cassetto: i migliori consigli e trucchi su uso e manutenzione sono contenuti proprio lì.
( da una rubrica sugli acquisti per la casa )
Prima di allarmarsi, allora, è bene sapere con chi abbiamo a che fare.
E come si fa? Ad esempio, non segregando definitivamente il libretto delle istruzioni in un cassetto: i migliori consigli e trucchi su uso e manutenzione sono contenuti proprio lì.
( da una rubrica sugli acquisti per la casa )
Segni: ancora chiuso il viale di Porta Saracena
Ancora chiusa, per la caduta di alcuni massi dal cornicione di una abitazione sovrastante, il bellissimo viale della Porta Saracena, lungo circa un chilometro, e che costituisce la più bella passeggiata per i cittadini di Segni.
Lungo la via c'è tra l'altro una grotta con un bel presepe permanente in ferro battuto.
Il viale è stato transennato dalla polizia locale fin dai primi di dicembre, e a tutt'oggi è ancora inagibile. Il Comune ha emanato un' ordinanza, ma non si conoscono ancora i tempi della riapertura , tanto auspicata da tutti i cittadini di Segni.
Lungo la via c'è tra l'altro una grotta con un bel presepe permanente in ferro battuto.
Il viale è stato transennato dalla polizia locale fin dai primi di dicembre, e a tutt'oggi è ancora inagibile. Il Comune ha emanato un' ordinanza, ma non si conoscono ancora i tempi della riapertura , tanto auspicata da tutti i cittadini di Segni.
Sculli Stendardo Zarate Ceccarelli: la Lazio vende. Quando il colpaccio?
Sorprende la facilità con cui la Lazio, sia pure soltanto in prestito, riesce a vendere alcuni suoi giocatori in un mercato sempre più arcigno. Sculli è tornato al Genoa, lieto di raggiungere la famiglia: ma a noi poteva essere utilissimo, come lo è sempre stato. Guglielmo Stendardo è partito per Bergamo, dove sicuramente troverà posto, mentre da noi era costretto a fare qualche comparsata nella Primavera.
Ceccareli, anche se a Pescara smentiscono, sta per trovare lo spazio giusto agli ordini di Zeman, che a fine stagione potrebbe restituirci un vero gioiello per il nostro futuro. E' quanto auguriamo a questo ragazzo che rappresenta per ora il meglio del nostro vivaio.
Torna Maurito Zarate, scartato dall'Inter, e lo avremmo giurato: ma Zarate non è un giocatore finito, ha ancora un eccellente avvenire se mette la testa a posto e trova l'ambiente giusto. Ora vale non più venti ma 14 milioni, ed è quanto avrebbe offerto la squadra inglese del Queens Park Rangers. Zarate andrebbe ben volentieri in Premier League, dove le sue piroette potrebbero essere molto gradite al pubblico inglese, che ama lo spettacolo puro e guarda meno alle tattiche e alla praticità.
Tutto questo in uscita. Bene. A dimostrazione che la merce laziale è ben gradita sui mercati del calcio, visto quanto Reja riesce a ottenere in campionatro e nelle Coppe. Però adesso è il momento di pensare anche a rinforzare la suadra, dopo che il solo Alfaro è arrivato a dare una mano, per ora solo teorica, alle nostre quotazioni tecniche. Abbiamo bisogno di due grossi rinforzi: un centrocampista e un difensore. I nomi che si fanno maggiormente sono quelli del giovane fenomeno russo Zagojev e del mediano della Juventus Krasic che arriverebbe in prestito, e siamo convinti che da noi ritroverebbe la strada giusta, essendo un combattente e un coraggioso, al quale manca solo un po' di quella fortuna che sembra avergli voltato le spalle.
Speriamo che Lotito riesca a portare a Formello questi due giocatori, o due che li equivalgano.
Ceccareli, anche se a Pescara smentiscono, sta per trovare lo spazio giusto agli ordini di Zeman, che a fine stagione potrebbe restituirci un vero gioiello per il nostro futuro. E' quanto auguriamo a questo ragazzo che rappresenta per ora il meglio del nostro vivaio.
Torna Maurito Zarate, scartato dall'Inter, e lo avremmo giurato: ma Zarate non è un giocatore finito, ha ancora un eccellente avvenire se mette la testa a posto e trova l'ambiente giusto. Ora vale non più venti ma 14 milioni, ed è quanto avrebbe offerto la squadra inglese del Queens Park Rangers. Zarate andrebbe ben volentieri in Premier League, dove le sue piroette potrebbero essere molto gradite al pubblico inglese, che ama lo spettacolo puro e guarda meno alle tattiche e alla praticità.
Tutto questo in uscita. Bene. A dimostrazione che la merce laziale è ben gradita sui mercati del calcio, visto quanto Reja riesce a ottenere in campionatro e nelle Coppe. Però adesso è il momento di pensare anche a rinforzare la suadra, dopo che il solo Alfaro è arrivato a dare una mano, per ora solo teorica, alle nostre quotazioni tecniche. Abbiamo bisogno di due grossi rinforzi: un centrocampista e un difensore. I nomi che si fanno maggiormente sono quelli del giovane fenomeno russo Zagojev e del mediano della Juventus Krasic che arriverebbe in prestito, e siamo convinti che da noi ritroverebbe la strada giusta, essendo un combattente e un coraggioso, al quale manca solo un po' di quella fortuna che sembra avergli voltato le spalle.
Speriamo che Lotito riesca a portare a Formello questi due giocatori, o due che li equivalgano.
mercoledì 18 gennaio 2012
Occhi di bimbo
Sei grande e bello, o mare! Un'onda azzurra
mi porta l'eco tua; mi fa ascoltare
la tua blanda canzone; mi sussurra;
mi dice: - E' bello, il mare! -
Quanto sei bello, o bimbo! La pupilla
degli occhi tuoi è limpida e profonda,
e l'azzurro del mar tutto vi brilla.
Bimbo, hai negli occhi l'onda!
Sei bello e immenso, o cielo! Le tue stelle
scintillanti trapungono il tuo velo.
Dicon nel buio tante cose belle.
Dicono: - E' bello, il cielo! -
Quanto sei bello, o bimbo! La pupilla
degli occhi tuoi è un fiore sullo stelo:
La gioia della vita vi scintilla.
Bimbo, hai negli occhi il cielo!
(1949)
mi porta l'eco tua; mi fa ascoltare
la tua blanda canzone; mi sussurra;
mi dice: - E' bello, il mare! -
Quanto sei bello, o bimbo! La pupilla
degli occhi tuoi è limpida e profonda,
e l'azzurro del mar tutto vi brilla.
Bimbo, hai negli occhi l'onda!
Sei bello e immenso, o cielo! Le tue stelle
scintillanti trapungono il tuo velo.
Dicon nel buio tante cose belle.
Dicono: - E' bello, il cielo! -
Quanto sei bello, o bimbo! La pupilla
degli occhi tuoi è un fiore sullo stelo:
La gioia della vita vi scintilla.
Bimbo, hai negli occhi il cielo!
(1949)
Gli elettrodomestici: come usarli al meglio
All'acquisto sembra tutto facile: il nuovo elettrodomestico è efficiente, luccicante, perfetto.
Poi, a casa, la situazione cambia: chi è questo ingombrante sconosciuto, lavastoviglie, frigorifero, forno o lavatrice che sia?
Saranno necessari alcuni trucchi per usare al meglio i moderni apparecchi di aiuto domestico, che all'inizio ci incutono parecchio timore. Seguiteci nelle prossime puntate.
( da una rubrica sulle spese in famiglia )
Poi, a casa, la situazione cambia: chi è questo ingombrante sconosciuto, lavastoviglie, frigorifero, forno o lavatrice che sia?
Saranno necessari alcuni trucchi per usare al meglio i moderni apparecchi di aiuto domestico, che all'inizio ci incutono parecchio timore. Seguiteci nelle prossime puntate.
( da una rubrica sulle spese in famiglia )
San Cesareo: borse di studio ai migliori 27 alunni
Sono ben 27 gli alunni delle scuole elementari e delle medie premiati con borse di studio per l'anno scolastico 2010-2011: 9 elementari e 18 delle medie, con un profitto scolastico di eccellenza. Da notare che, fra gli alunni delle medie, ad eccellere sono anche parecchi ragazzi figli di immigrati, segno di ottima integrazione.
I premi sono stati assegnati dall'assessore alla pubblica istruzione Alessandra Sabelli, a nome del comune di San Cesareo, alla presenza di genitori e insegnanti riuniti nella Biblioteca Comunale. E' il secondo anno consecutivo che l'amministrazione di San Cesareo, guidata dal sindaco Pietro Panzironi, premia in modo significativo i migliori alunni dell'istituto comprensivo diretto dalla preside Claudia Lupi.
I premi sono stati assegnati dall'assessore alla pubblica istruzione Alessandra Sabelli, a nome del comune di San Cesareo, alla presenza di genitori e insegnanti riuniti nella Biblioteca Comunale. E' il secondo anno consecutivo che l'amministrazione di San Cesareo, guidata dal sindaco Pietro Panzironi, premia in modo significativo i migliori alunni dell'istituto comprensivo diretto dalla preside Claudia Lupi.
Cisse: scarpa d'oro in Grecia, scarpone in Italia?
Djibril Cisse in Grecia non se lo sono scordato, e per l'ultima mezza stagione nel Panathinaikos gli hanno assegnato la scarpa d'oro. Caspita: lui in Grecia i gol li faceva a palate, e ora in Italia non riesce a concludere niente? Scarpa d'oro in Grecia, scarpone in Italia?
Mistero. Ma un mistero che si deve sciogliere, e al più presto. Si creano certe situazioni psicologiche per cui tutto ti va male e sembra che non ci sia niente da fare.
Reja ci ha sempre creduto, in Cisse, ma a furia di dargli fiducia ha rischiato di brutto e ha finito per preferirgli Tommaso Rocchi, uno che ci va dentro senza problemi. Però, in questo modo, Cisse rimane vuori dal campo, intristisce in panchina, non gli tocca più nemmeno una mezza staffetta a dieci minuti dalla fine perché, come contro l'Atalanta, il risultato era ancora in bilico. Quando potrà riavere un'occasione favorevole da sfruttare, se continua così?
Ora che Sculli se n'è andato ( ma perché? Ci ha risolto tante situazioni disperate, ci ha salvato l'Europa League...) forse a Cisse potrà essere concessa qualche opportunità in più, ma gli toccherebbe comunque sempre quel ruolo defilato che il leone nero sembra non gradire. Cisse in Grecia, come in Francia, segnava gol a mitragliate perchè aveva un ruolo centrale ed era un protagonista. Così è soltanto un comprimario, e purtroppo non sembra avere l'umiltà sufficiente per ritagliarsi uno spazio di secondo piano sfruttando lo stesso le sue doti di velocità e di potenza fisica.
Però bisogna crederci. E Cisse sembra non crederci abbastanza. E' qui che Reja dovrebbe impiegare tutta la sua sottigliezza tattica e psicologica. Cisse ha bisogno di crederci, e Reja deve aiutare a farlo anche negli allenamenti settimanali e nelle partitelle di collaudo.
Meglio primo in un villaggio (la Grecia) che secondo a Roma, alle spalle di Klose?Va a capire che cosa passa per la testa a un grande campione che non riesce in nessun modo a ritrovare la strada giusta.
Mistero. Ma un mistero che si deve sciogliere, e al più presto. Si creano certe situazioni psicologiche per cui tutto ti va male e sembra che non ci sia niente da fare.
Reja ci ha sempre creduto, in Cisse, ma a furia di dargli fiducia ha rischiato di brutto e ha finito per preferirgli Tommaso Rocchi, uno che ci va dentro senza problemi. Però, in questo modo, Cisse rimane vuori dal campo, intristisce in panchina, non gli tocca più nemmeno una mezza staffetta a dieci minuti dalla fine perché, come contro l'Atalanta, il risultato era ancora in bilico. Quando potrà riavere un'occasione favorevole da sfruttare, se continua così?
Ora che Sculli se n'è andato ( ma perché? Ci ha risolto tante situazioni disperate, ci ha salvato l'Europa League...) forse a Cisse potrà essere concessa qualche opportunità in più, ma gli toccherebbe comunque sempre quel ruolo defilato che il leone nero sembra non gradire. Cisse in Grecia, come in Francia, segnava gol a mitragliate perchè aveva un ruolo centrale ed era un protagonista. Così è soltanto un comprimario, e purtroppo non sembra avere l'umiltà sufficiente per ritagliarsi uno spazio di secondo piano sfruttando lo stesso le sue doti di velocità e di potenza fisica.
Però bisogna crederci. E Cisse sembra non crederci abbastanza. E' qui che Reja dovrebbe impiegare tutta la sua sottigliezza tattica e psicologica. Cisse ha bisogno di crederci, e Reja deve aiutare a farlo anche negli allenamenti settimanali e nelle partitelle di collaudo.
Meglio primo in un villaggio (la Grecia) che secondo a Roma, alle spalle di Klose?Va a capire che cosa passa per la testa a un grande campione che non riesce in nessun modo a ritrovare la strada giusta.
martedì 17 gennaio 2012
Chi siamo?
Passano i giorni, e non so
se nel mio cuore qualcosa resta,
se di me resta qualcosa nel mondo.
Chi siamo? Chi sono? Non lo so.
Vuota conchiglia sulla spiaggia del mare,
tu non sei nulla, e resti.
Ora i miei giorni splendono di vita,
ma non hanno un domani.
Cent'anni, molto meno...
e neppure la cenere esisterà di me.
E se non sai vivere questi brevi giorni,
e se il solo tormento sai creare in te,
vivere...quant'è bello vivere
solo per quest'angoscia del nulla.
Vivere...e sorridere
finché dura la nostra carica di giocattoli.
(1957)
se nel mio cuore qualcosa resta,
se di me resta qualcosa nel mondo.
Chi siamo? Chi sono? Non lo so.
Vuota conchiglia sulla spiaggia del mare,
tu non sei nulla, e resti.
Ora i miei giorni splendono di vita,
ma non hanno un domani.
Cent'anni, molto meno...
e neppure la cenere esisterà di me.
E se non sai vivere questi brevi giorni,
e se il solo tormento sai creare in te,
vivere...quant'è bello vivere
solo per quest'angoscia del nulla.
Vivere...e sorridere
finché dura la nostra carica di giocattoli.
(1957)
Vita di collegio: 154. Il nostro carnevale
Un gruppetto di noi insegnanti, sei o sette, dopo un po' di tempo preferì stanziarsi proprio a Trevi nel Lazio, dove era possibile rimanere in pensioni private, vitto e alloggio, per trentamila lire mensili, circa la metà del nostro stipendio. A Roma tornavamo il sabato, per ripartire il lunedì mattina.
Era una vita estremamente comoda e rilassante. A trentatre anni, ancora scapolo e libero da impegni (mi ero appena lasciato con la mia fidanzata originaria di Acuto) con gli altri colleghi della mia pensione, Gianni di Roma, Alvaro di Macerata e Gerardo di Avellino, quest'ultimo munito di una Mini Morris, facevamo lunghe passeggiate, oppure andavamo al cinema nei vicini centri di Alatri, Veroli o Anagni. Avevamo anche un gruppetto di colleghe di una pensione femminile, con Marisa, Adriana, Lia ed altre, per cui non ci mancava neppure una spensierata compagnia femminile.
Gianni finì per fidanzarsi con Lia, una giovane maestra vicina di casa, per poi sposarla, dopo che anch'io le avevo fatto un po' di corte, ignorando che tra loro due si stesse creando un legame.
Le colleghe davano anche qualche festicciola in occasione delle ferie o delle feste di carnevale, dove si ballava in modo discreto e si passavano ore festose.
Anche le nostre albergatrici, le due anziane sorelle Edia e Sistina Del Signore, zie di Lia, ogni tanto organizzavano qualche serata nel loro ristorante, munito anche di un camino, dato che Trevi nel Lazio, da noi ribattezzato Trevi nell'ozio, si trova a 821 metri di altezza ed ha un clima invernale piuttosto rigido.
Mia madre e i miei fratelli, a Roma, avevano accolto bene la mia decisione di rimanermene in provincia: ma tornavo tutti i sabati e domeniche, e continuai ad andare allo stadio e a fare delle episodiche collaborazioni giornalistiche per altri tre anni, fino al 1970.
Era una vita estremamente comoda e rilassante. A trentatre anni, ancora scapolo e libero da impegni (mi ero appena lasciato con la mia fidanzata originaria di Acuto) con gli altri colleghi della mia pensione, Gianni di Roma, Alvaro di Macerata e Gerardo di Avellino, quest'ultimo munito di una Mini Morris, facevamo lunghe passeggiate, oppure andavamo al cinema nei vicini centri di Alatri, Veroli o Anagni. Avevamo anche un gruppetto di colleghe di una pensione femminile, con Marisa, Adriana, Lia ed altre, per cui non ci mancava neppure una spensierata compagnia femminile.
Gianni finì per fidanzarsi con Lia, una giovane maestra vicina di casa, per poi sposarla, dopo che anch'io le avevo fatto un po' di corte, ignorando che tra loro due si stesse creando un legame.
Le colleghe davano anche qualche festicciola in occasione delle ferie o delle feste di carnevale, dove si ballava in modo discreto e si passavano ore festose.
Anche le nostre albergatrici, le due anziane sorelle Edia e Sistina Del Signore, zie di Lia, ogni tanto organizzavano qualche serata nel loro ristorante, munito anche di un camino, dato che Trevi nel Lazio, da noi ribattezzato Trevi nell'ozio, si trova a 821 metri di altezza ed ha un clima invernale piuttosto rigido.
Mia madre e i miei fratelli, a Roma, avevano accolto bene la mia decisione di rimanermene in provincia: ma tornavo tutti i sabati e domeniche, e continuai ad andare allo stadio e a fare delle episodiche collaborazioni giornalistiche per altri tre anni, fino al 1970.
Etichette:
vita di collegio
La scadenza dei prodotti
Al momento dell'acquisto dei cibi al supermercato, bisogna stare attenti soprattutto alla data di scadenza del prodotto, perchè vi permetterà - almeno in modo approssimativo - di programmare i pasti.
Infatti, quando ci si accorge che la pietanza acquistata è andata a male, ormai non c'è più modo per rimediare.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Infatti, quando ci si accorge che la pietanza acquistata è andata a male, ormai non c'è più modo per rimediare.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Anagni: otto gemelli europei
La scuola media "Vinciguerra" di Anagni ha ospitato per cinque giorni, dal 9 al 13 gennaio 2012, i docenti di sette paesi europei: Francia, Irlanda, Finlandia, Repubblica Ceca,Romania, Danimarca e Norvegia, oltre all'Italia, per un progetto di gemellaggio che verrà finanziato dall'Unione Europea.
E' il Progetto Comenius, che organizza scambi culturali tra alunni e docenti di otto nazioni diverse, che si scambiano ciclicamente delle visite per valorizzare i rispettivi patrimoni culturali nel campo della musica, delle tradizioni, dei mestieri e della storia popolare.
Le scuole gemellate tendono a creare uno scambio diretto nel contesto migratorio. Il preside della Vinciguerra prof. Del Castello, il sindaco di Anagni Carlo Noto e l'assessore ala cultura Galliano Vecchi sono stati gli animatori della prima puntata anagnina del Progetto Comenius. Durante i cinque giorni dello scambio culturale, c'è
stata la pittoresca esibizione di canti e balli della tradizione popolare ciociara.
E' il Progetto Comenius, che organizza scambi culturali tra alunni e docenti di otto nazioni diverse, che si scambiano ciclicamente delle visite per valorizzare i rispettivi patrimoni culturali nel campo della musica, delle tradizioni, dei mestieri e della storia popolare.
Le scuole gemellate tendono a creare uno scambio diretto nel contesto migratorio. Il preside della Vinciguerra prof. Del Castello, il sindaco di Anagni Carlo Noto e l'assessore ala cultura Galliano Vecchi sono stati gli animatori della prima puntata anagnina del Progetto Comenius. Durante i cinque giorni dello scambio culturale, c'è
stata la pittoresca esibizione di canti e balli della tradizione popolare ciociara.
Alfaro, Zauri e Matuzalem, tre giocatori in più per la Lazio
In settimana la Lazio, pur avendo perduto di nuovo Diaz, ha potuto tirare un respiro di sollievo: si ritrova all'improvviso tre giocatori in più, Zauri, Alfaro e Matuzalem.
Luciano Zauri, contro l'Atalanta, ha ritrovato l'efficienza del vecchio capitano di tre o quattro anni fa, quando era un giocatore sulla cresta dell'onda, concreto e di pieno affidamento. Reja ha fiducia in lui, e il giocatore ha capito che può trovare spazio e rendersi utile alla squadra allenandosi con impegno : finalmente Konko ha trovato un rincalzo adeguato e la Lazio un prezioso difensore in più, che si è buttato alle spalle incertezze, dubbi e critiche.
Alfaro è un attaccante alla Tommaso Rocchi, si muove dovunque sul fronte offensivo, sa dare profondità al gioco ed ha anche un buon fiuto del gol. Vedrete che presto si renderà utile, prendendo il posto di Kozak che andrà a cercare di realizzarsi altrove senza perdere altro tempo.
Quanto a Matuzalem, sono bastati quei trenta minuti scarsi della ripresa contro gli orobici per capire quanto prezioso può essere il suo contributo a centrocampo. Quando il suo fisico è a posto, Matuzalem è un giocatore che si siede con autorevolezza in cabina di regìa sia come protezione alla difesa sia come uomo di rilancio per gli attaccanti. Anche lui sarà prezioso per la squadra nel girone di ritorno, se il fisico lo sosterrà fino in fondo.
Una parola merita anche Del Nero. Quando bisogna perdere tempo nel finale per tenere palla e far respirare la squadra, si dimostra un vero toccasana. Sono già due volte che Reja lo adopera a questo scopo, con perfetta riuscita. Ma Del Nero, anche lui quando è libero da problemi fisici, può fare molto di più, perchè ha classe da vendere.
Luciano Zauri, contro l'Atalanta, ha ritrovato l'efficienza del vecchio capitano di tre o quattro anni fa, quando era un giocatore sulla cresta dell'onda, concreto e di pieno affidamento. Reja ha fiducia in lui, e il giocatore ha capito che può trovare spazio e rendersi utile alla squadra allenandosi con impegno : finalmente Konko ha trovato un rincalzo adeguato e la Lazio un prezioso difensore in più, che si è buttato alle spalle incertezze, dubbi e critiche.
Alfaro è un attaccante alla Tommaso Rocchi, si muove dovunque sul fronte offensivo, sa dare profondità al gioco ed ha anche un buon fiuto del gol. Vedrete che presto si renderà utile, prendendo il posto di Kozak che andrà a cercare di realizzarsi altrove senza perdere altro tempo.
Quanto a Matuzalem, sono bastati quei trenta minuti scarsi della ripresa contro gli orobici per capire quanto prezioso può essere il suo contributo a centrocampo. Quando il suo fisico è a posto, Matuzalem è un giocatore che si siede con autorevolezza in cabina di regìa sia come protezione alla difesa sia come uomo di rilancio per gli attaccanti. Anche lui sarà prezioso per la squadra nel girone di ritorno, se il fisico lo sosterrà fino in fondo.
Una parola merita anche Del Nero. Quando bisogna perdere tempo nel finale per tenere palla e far respirare la squadra, si dimostra un vero toccasana. Sono già due volte che Reja lo adopera a questo scopo, con perfetta riuscita. Ma Del Nero, anche lui quando è libero da problemi fisici, può fare molto di più, perchè ha classe da vendere.
lunedì 16 gennaio 2012
Utilizzare gli avanzi
Gli avanzi dei nostri pasti, troppo spesso sovrabbondanti, sono riutilizzabili , magari con altre ricette.
Basta poco a trasformarli in un piatto nuovo, e gli italiani sono stati sempre ricchi di fantasia.
E' necessario, però, saper conservare i cibi in modo corretto, per mantenere un gusto gradevole alle nuove pietanze.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Basta poco a trasformarli in un piatto nuovo, e gli italiani sono stati sempre ricchi di fantasia.
E' necessario, però, saper conservare i cibi in modo corretto, per mantenere un gusto gradevole alle nuove pietanze.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Ciociaria: fermate Equitalia!
Grande successo, ieri domenica 15 gennaio, dell'iniziativa dell'on. Antonello Iannarilli della Provincia di Frosinone "Per fermare Equitalia". Raccolta di firme a Vico nel Lazio, Ripi, Ferentino e Frosinone, con massicce adesioni della popolazione e anche con la presenza di sindaci.
L'iniziativa di Iannarilli è stata raccolta da 89 parlamentari di ogni orientamento politico. La proposta è di "modificare le norme che regolano la riscossione delle imposte fiscali con pesantissimi tassi d'interesse e di mora, che colpiscono in modo esasperante le famiglie e le piccole aziende in difficoltà".
L'iniziativa di Iannarilli è stata raccolta da 89 parlamentari di ogni orientamento politico. La proposta è di "modificare le norme che regolano la riscossione delle imposte fiscali con pesantissimi tassi d'interesse e di mora, che colpiscono in modo esasperante le famiglie e le piccole aziende in difficoltà".
Lotito ha pronto un colpo da 14 milioni: Zagojev!
A chi gli chiedeva di tirar fuori i soldi, ieri pomeriggio Lotito ha risposto: -Avrete un grande giocatore da 14 milioni -
Da quel momento è cominciata la caccia alla notizia, per saperne di più. La bussola è orientata nettamente ad Est, dalle parti della Russia. E i dati sono proiettati soprattutto su un nome: quello di Alan Zagojev, si scrive Dzagoev, ha 21 anni, è stato considerato il miglior giovane del campionato russo, è un trequartista del Cska Mosca, ha giocato finora 135 partite e segnato 31 gol, ha giocato già 14 volte nella nazionale russa segnando anche 4 gol.
Il gol non è la sua specialità, mentre lo sono i calci di punizioni, spettacolari, e una impressionante serie di assist al bacio. Specialità da grande centrocampista, cercato un po' in tutta Europa, compresi Milan, Inter e Juventus. Ma Lotito in questo momento è l'unico ad essere disposto a gettare subito un pacchetto di 14 milioni sul tavolo di Mosca, e potrebbe bruciare tutti sul tempo.
Zagojev sarebbe la soluzione ideale a tutti i guai del centrocampo laziale, orfano di Brocchi, Mauri e Cana. E Lotito lavorerebbe stavolta soprattutto per il futuro, garantendosi un giocatore che ha una dozzina d' anni di carriera in prospettiva.
Comunque, anche se non dovesse essere Zagoiev, siamo sicuri che alla Lazio arriverà un grande rinforzo, che rilancerebbe le sua azioni sul tavolo da gioco dello scudetto.
Da quel momento è cominciata la caccia alla notizia, per saperne di più. La bussola è orientata nettamente ad Est, dalle parti della Russia. E i dati sono proiettati soprattutto su un nome: quello di Alan Zagojev, si scrive Dzagoev, ha 21 anni, è stato considerato il miglior giovane del campionato russo, è un trequartista del Cska Mosca, ha giocato finora 135 partite e segnato 31 gol, ha giocato già 14 volte nella nazionale russa segnando anche 4 gol.
Il gol non è la sua specialità, mentre lo sono i calci di punizioni, spettacolari, e una impressionante serie di assist al bacio. Specialità da grande centrocampista, cercato un po' in tutta Europa, compresi Milan, Inter e Juventus. Ma Lotito in questo momento è l'unico ad essere disposto a gettare subito un pacchetto di 14 milioni sul tavolo di Mosca, e potrebbe bruciare tutti sul tempo.
Zagojev sarebbe la soluzione ideale a tutti i guai del centrocampo laziale, orfano di Brocchi, Mauri e Cana. E Lotito lavorerebbe stavolta soprattutto per il futuro, garantendosi un giocatore che ha una dozzina d' anni di carriera in prospettiva.
Comunque, anche se non dovesse essere Zagoiev, siamo sicuri che alla Lazio arriverà un grande rinforzo, che rilancerebbe le sua azioni sul tavolo da gioco dello scudetto.
domenica 15 gennaio 2012
Hernanes e Klose piegano una coriacea Atalanta
Due a zero, e tutto finisce bene: ma la Lazio ha sofferto molto questa partita con l'Atalanta. Dopo 19 minuti è arrivato il vantaggio con un rigore realizzato da Hernanes per un brutto fallo su Radu. Poi l'Atalanta ha opposto una bella resistenza anche quando è rimasta in dieci al 7' della ripresa per una doppia ammonizione a Lucchini - e forse la seconda non c'era, probabile simulazione di Rocchi non vista dall'arbitro Banti.
Anzi, ridotta in dieci, l'Atalanta ha trovato la forza di attaccare maggiormente, arrivando a schierare un tridente Denis-Morales-Tiribocchi nell'ultimo quarto d'ora, non riuscendo peraltro a dare troppi fastidi a un Marchetti perfetto nelle uscite.
Spesso in contropiede, la Lazio ha però mancato due volte, con Klose e con Rocchi, due reti che sembravano fatte, e solo al 91' Klose, Klose, sempre lui!, con una perfetta girata ha infilato Consigli passandosi la palla dal piede destro al sinistro. Un grandissimo gol, col pregio-difetto di essere arrivato solo in zona recupero, zona Klose potremmo dire, dopo averci fatto soffrire un bel po'.
La Lazio è apparsa comunque in lenta ripresa. Ha perduto per strada gli ultimi pezzi, Hernanes e Dias, piuttosto malridotti, sostituiti in maniera accettabile da Matuzalem e Diakité - quest'ultimo autore di un brutto fallo che Banti gli ha perdonato.
Chiuderemo il girone di andata con la brutta trasferta a San Siro contro l'Inter, ma siamo a quota 33 contro i 34 dell'anno scorso,e chissà che un puntaccio non possa magari scapparci: fuori casa, Siena a parte, la Lazio sa fare anche miracoli.
Anzi, ridotta in dieci, l'Atalanta ha trovato la forza di attaccare maggiormente, arrivando a schierare un tridente Denis-Morales-Tiribocchi nell'ultimo quarto d'ora, non riuscendo peraltro a dare troppi fastidi a un Marchetti perfetto nelle uscite.
Spesso in contropiede, la Lazio ha però mancato due volte, con Klose e con Rocchi, due reti che sembravano fatte, e solo al 91' Klose, Klose, sempre lui!, con una perfetta girata ha infilato Consigli passandosi la palla dal piede destro al sinistro. Un grandissimo gol, col pregio-difetto di essere arrivato solo in zona recupero, zona Klose potremmo dire, dopo averci fatto soffrire un bel po'.
La Lazio è apparsa comunque in lenta ripresa. Ha perduto per strada gli ultimi pezzi, Hernanes e Dias, piuttosto malridotti, sostituiti in maniera accettabile da Matuzalem e Diakité - quest'ultimo autore di un brutto fallo che Banti gli ha perdonato.
Chiuderemo il girone di andata con la brutta trasferta a San Siro contro l'Inter, ma siamo a quota 33 contro i 34 dell'anno scorso,e chissà che un puntaccio non possa magari scapparci: fuori casa, Siena a parte, la Lazio sa fare anche miracoli.
Vita di collegio: 153. Ritorno in provincia
Fare domanda al Provveditorato agli Studi di Roma con appena il titolo di laurea sarebbe equivalso a fare anni e anni di brevi supplenze, per cui mi rivolsi direttamente al Provveditorato di Frosinone, dove sapevo che in alcuni comuni montani della provincia, proprio quelli che interessavano a me, Acuto, Piglio, Trevi nel Lazio, Serrone, era possibile avere subito la nomina annuale.
Essermi laureato il 14 marzo mi consentiva il tempo utile per la domanda, che feci immediatamente. E siccome essa comportava tutta una serie di documenti, tra cui quelli del servizio militare e della buona condotta, mi dovetti recare personalmente a Frosinone dopo tantissimi anni.
Si trattava di un vero e proprio ritorno alla provincia, ritorno alle origini e alle proprie radici. Ad Acuto avevo ancora la casa paterna, libera per i soggiorni estivi della famiglia; al Piglio avevo i miei antenati e i miei parenti; a Fiuggi, Alatri e Anagni i ricordi vivissimi dei miei anni di collegio e di formazione culturale.
Era un ritorno calcolato e desiderato, che comportava un mio completo distacco dalle comode abitudini familiari e cittadine.
Trascorsa l'estate, ricevetti l'attesissimo telegramma che mi convocava in provveditorato e mi assegnava per l'anno scolastico 1967-68 la desiderata cattedra di lettere nella scuola media di Trevi nel Lazio, oltre gli altipiani di Arcinazzo.
Qui conobbi dei bravi colleghi di Roma che viaggiavano tutti i giorni: il più anziano, Cecconi, poneva a nostra disposizione la sua auto per i viaggi quotidiani dietro un modesto compenso, equivalente al costo del biglietto dell'autobus.
Essermi laureato il 14 marzo mi consentiva il tempo utile per la domanda, che feci immediatamente. E siccome essa comportava tutta una serie di documenti, tra cui quelli del servizio militare e della buona condotta, mi dovetti recare personalmente a Frosinone dopo tantissimi anni.
Si trattava di un vero e proprio ritorno alla provincia, ritorno alle origini e alle proprie radici. Ad Acuto avevo ancora la casa paterna, libera per i soggiorni estivi della famiglia; al Piglio avevo i miei antenati e i miei parenti; a Fiuggi, Alatri e Anagni i ricordi vivissimi dei miei anni di collegio e di formazione culturale.
Era un ritorno calcolato e desiderato, che comportava un mio completo distacco dalle comode abitudini familiari e cittadine.
Trascorsa l'estate, ricevetti l'attesissimo telegramma che mi convocava in provveditorato e mi assegnava per l'anno scolastico 1967-68 la desiderata cattedra di lettere nella scuola media di Trevi nel Lazio, oltre gli altipiani di Arcinazzo.
Qui conobbi dei bravi colleghi di Roma che viaggiavano tutti i giorni: il più anziano, Cecconi, poneva a nostra disposizione la sua auto per i viaggi quotidiani dietro un modesto compenso, equivalente al costo del biglietto dell'autobus.
Etichette:
vita di collegio
Frutta e verdura a rischio spreco
Durante le feste c'è stato uno spreco di cibi sostanziosi: cotechini, formaggi, pasticci, dolci di ogni genere. Ma anche frutta e verdura, ormai parte fondamentale del nostro menù, sono state a rischio spreco, perchè deperiscono velocemente.
Meglio dunque tenere sotto controllo la spesa anche per questi alimenti, il cui consumo va graduato: ci ringrazieranno sia il nostro fisico che il nostro portafoglio.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Meglio dunque tenere sotto controllo la spesa anche per questi alimenti, il cui consumo va graduato: ci ringrazieranno sia il nostro fisico che il nostro portafoglio.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Piglio: la collina che sovrasta il paese scende a valle, ma finalmente sarà fermata
Stanziati 650 milioni dalla Provincia di Frosinone per consolidare la collina Pier Fanale che sta scendendo lentamente a valle da tantissimi anni.
La collina sovrasta l'abitato di Piglio, e perciò negli ultimi tempi si è accentuato l'allarme, e finalmente sono stati presi i provvedimenti giusti ad opera del consigliere provinciale Mario Felli, di famiglia pigliese.
L'assessore provinciale ai lavori pubblici Gianluca Quadrini ha comunicato in una lettera a Felli i termini del provvedimento della Provincia, con tanto di progetto esecutivo, che finalmente risolverà l'annoso problema.
Una volta tanto, sarà possibile anticipare il rimedio prima che accada l'irreparabile.
La collina sovrasta l'abitato di Piglio, e perciò negli ultimi tempi si è accentuato l'allarme, e finalmente sono stati presi i provvedimenti giusti ad opera del consigliere provinciale Mario Felli, di famiglia pigliese.
L'assessore provinciale ai lavori pubblici Gianluca Quadrini ha comunicato in una lettera a Felli i termini del provvedimento della Provincia, con tanto di progetto esecutivo, che finalmente risolverà l'annoso problema.
Una volta tanto, sarà possibile anticipare il rimedio prima che accada l'irreparabile.
Con l'Atalanta, Marchetti e Rocchi sicurezze laziali
L'Atalanta è stata sempre un rospaccio da digerire, per la Lazio. Quest'anno, poi ,si presenta ancora più forte, ha conquistato sul campo 26 punti, uno in meno di Roma e Napoli, che hanno un organico di gran lunga superiore.
La Lazio, un malato convalescente, va in campo a mezzogiorno ancora un po' acciaccata, anche Klose e Cisse accusano malesseri all'ultimo minuto, unica certezza in attacco è sempre quel Rocchi che va considerato una riserva e invece è sempre lui a suonare la sveglia quando ci sono difficoltà e problemi. E' arrivato a quota 103, dista solo cinque gol da Giordano, sente già nell'aria il profumo eccitante del sorpasso.
Rocchi e Marchetti, quest'ultimo al rientro dai pali, sono le nostre sicurezze. Marchetti figura al primo posto fra i portieri italiani come rendimento, sulla carta si è già ripreso il posto in nazionale. Ma ci sono assenze in ogni reparto: Zauri per Konko, Gonzalez per Brocchi, Lulic per Mauri, Hernanes e Klose sono in campo ma con riserve sull'efficienza completa, e con Cisse tra il sì e il no sarà possibile vedere Alfaro in panchina e forse in campo nel finale di partita malgrado sia ancora in rodaggio.
Ma c'è aria di ripresa morale, nella Lazio: il volo di Olimpia di darà una mano, la primavera, che è la nostra stagione, si sta avvicinando, recuperemo presto tutti i nostri infortunati, Brocchi e Mauri soprattutto, che sono le nostre due grandi risorse non sfruttate, così come Cisse che finora è stato a mezzo servizio.
Speriamo che resti Sculli, o che comunque al suo posto arrivi un altro forte centrocampista o una mezza punta che dia il suo contributo anche in fatto di gol. Abbiamo grandi ambizioni e possibilità su tre fronti, e sarebbe da sciocchi farsele sfuggire perchè ci mancano uno o due rinforzi da gettare in campo.
E' il momento di Lotito. Ma intanto Reja si dia da fare per svegliare la bella addormentata.
La Lazio, un malato convalescente, va in campo a mezzogiorno ancora un po' acciaccata, anche Klose e Cisse accusano malesseri all'ultimo minuto, unica certezza in attacco è sempre quel Rocchi che va considerato una riserva e invece è sempre lui a suonare la sveglia quando ci sono difficoltà e problemi. E' arrivato a quota 103, dista solo cinque gol da Giordano, sente già nell'aria il profumo eccitante del sorpasso.
Rocchi e Marchetti, quest'ultimo al rientro dai pali, sono le nostre sicurezze. Marchetti figura al primo posto fra i portieri italiani come rendimento, sulla carta si è già ripreso il posto in nazionale. Ma ci sono assenze in ogni reparto: Zauri per Konko, Gonzalez per Brocchi, Lulic per Mauri, Hernanes e Klose sono in campo ma con riserve sull'efficienza completa, e con Cisse tra il sì e il no sarà possibile vedere Alfaro in panchina e forse in campo nel finale di partita malgrado sia ancora in rodaggio.
Ma c'è aria di ripresa morale, nella Lazio: il volo di Olimpia di darà una mano, la primavera, che è la nostra stagione, si sta avvicinando, recuperemo presto tutti i nostri infortunati, Brocchi e Mauri soprattutto, che sono le nostre due grandi risorse non sfruttate, così come Cisse che finora è stato a mezzo servizio.
Speriamo che resti Sculli, o che comunque al suo posto arrivi un altro forte centrocampista o una mezza punta che dia il suo contributo anche in fatto di gol. Abbiamo grandi ambizioni e possibilità su tre fronti, e sarebbe da sciocchi farsele sfuggire perchè ci mancano uno o due rinforzi da gettare in campo.
E' il momento di Lotito. Ma intanto Reja si dia da fare per svegliare la bella addormentata.
sabato 14 gennaio 2012
Panettone al posto del pane
E' vero, in offerta un chilo di panettone o di pandoro viene a costare meno di un chilo di pane. Ma non vale la pena di esagerare...
In certi casi, infatti, è molto meglio resistere alla voce delle sirene.
( da una rubrica della spesa quotidiana )
In certi casi, infatti, è molto meglio resistere alla voce delle sirene.
( da una rubrica della spesa quotidiana )
Tivoli: la Lazio nuoto gestirà la Città dello Sport
Una bella notizia per gli sportivi tiburtini: sarà la S.S. Lazio Nuoto a gestire per i prossimi 25 anni la Città dello Sport dell'ARCI. E' questo l'esito del bando di gara pubblicato dal Comune di Tivoli.
Il canone annuo è di 121 mila euro più IVA. La Lazio realizzerà due campi di calcetto, il manto in erba sintetica del campo di calcio, spazi destinati ad attività commerciali, una foresteria, e l'installazione di pannelli fotoelettrici per il risparmio energetico.
La gestione riguarda sia il campo sportivo "Olindo Galli", sia il palazzetto dello Sport "Paolo Tosto", sia infine il polo natatorio comunale composto di due vasche.
L'impianto è dotato di uffici, di una apposita strada di accesso, e di un ampio parcheggio di circa 7oo posti, il tutto di proprietà comunale.
La gestione della Lazio nuoto servirà certamente come avvio del rilancio di questa sezione che in passato è stata forse la più ricca di gloria e di soddisfazioni, come attesta la leggendaria figura di Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer.
Il canone annuo è di 121 mila euro più IVA. La Lazio realizzerà due campi di calcetto, il manto in erba sintetica del campo di calcio, spazi destinati ad attività commerciali, una foresteria, e l'installazione di pannelli fotoelettrici per il risparmio energetico.
La gestione riguarda sia il campo sportivo "Olindo Galli", sia il palazzetto dello Sport "Paolo Tosto", sia infine il polo natatorio comunale composto di due vasche.
L'impianto è dotato di uffici, di una apposita strada di accesso, e di un ampio parcheggio di circa 7oo posti, il tutto di proprietà comunale.
La gestione della Lazio nuoto servirà certamente come avvio del rilancio di questa sezione che in passato è stata forse la più ricca di gloria e di soddisfazioni, come attesta la leggendaria figura di Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer.
Alfaro, il piccolo dottore, in panchina contro l'Atalanta
Non s'è mai visto un giocatore d'oltre oceano inserirsi così rapidamente nel tessuto di una squadra italiana: Tano Alfaro, il dottorino di 23 anni, studente in medicina, capello ribelle, si è subito gettato nella mischia di Formello, è sceso in campo accanto a Klose, ha mostrato un bel dribbling e tanta voglia di fare. E' piaciuto a Reja, che domani a mezzogiorno se lo porterà in panchina contro l'Atalanta, e potrebbe anche farlo esordire per qualche minuto nel finale.
Emiliano ha un carattere simpatico e tanta voglia di sfondare. Forse non resterà alla Lazio, lo vorrebbe anche il Cesena, e assieme a Kozak potrebbe andarsene sulla riviera romagnola realizzando il tanto sperato cambio con il mediano Parolo. Ma potrebbe anche restare a Roma se davvero Sculli se ne tornerà a Genova, come sembra quasi sicuro: allora la Lazio avrebbe bisogno di un jolly offensivo come Alfaro, che può giocare in tutti e tre i ruoli di un ipotetico tridente.
Insomma, Alfaro si è dimostrato subito un acquisto utile. Inizialmente Reja non sembrava d'accordo. Ma Edy sa leggere immediatamente nell'anima dei giocatori che ha disposizione, e nell'anima di Tano l'Italiano - come lo chiamano in Urugyuay - ha saputo leggere tante di quelle buone qualità da far capire che il ragazzo ha fatto subito centro.
A Formello lo hanno accolto, poi, due compagni uruguagi, Gonzalez e Barreto, e così Emiliano si è sentito subito come a casa sua.
Sta a vedere che, dopo tante voci che si rincorrono, sarà proprio Alfaro a dare una mano a questa Lazio, che ha tanto bisogno della medicina giusta per guarire e riprendere la via della brillantezza e della piena efficienza?
N.B. Emiliano Alfaro, nella sua breve carriera uruguayana, quattro sole stagioni, ha disputato 125 partite e segnato 43 gol, una rete ogni tre incontri. Equivarrebbe a 12 reti nel campionato italiano, e non sarebbero da buttar via.
Emiliano ha un carattere simpatico e tanta voglia di sfondare. Forse non resterà alla Lazio, lo vorrebbe anche il Cesena, e assieme a Kozak potrebbe andarsene sulla riviera romagnola realizzando il tanto sperato cambio con il mediano Parolo. Ma potrebbe anche restare a Roma se davvero Sculli se ne tornerà a Genova, come sembra quasi sicuro: allora la Lazio avrebbe bisogno di un jolly offensivo come Alfaro, che può giocare in tutti e tre i ruoli di un ipotetico tridente.
Insomma, Alfaro si è dimostrato subito un acquisto utile. Inizialmente Reja non sembrava d'accordo. Ma Edy sa leggere immediatamente nell'anima dei giocatori che ha disposizione, e nell'anima di Tano l'Italiano - come lo chiamano in Urugyuay - ha saputo leggere tante di quelle buone qualità da far capire che il ragazzo ha fatto subito centro.
A Formello lo hanno accolto, poi, due compagni uruguagi, Gonzalez e Barreto, e così Emiliano si è sentito subito come a casa sua.
Sta a vedere che, dopo tante voci che si rincorrono, sarà proprio Alfaro a dare una mano a questa Lazio, che ha tanto bisogno della medicina giusta per guarire e riprendere la via della brillantezza e della piena efficienza?
N.B. Emiliano Alfaro, nella sua breve carriera uruguayana, quattro sole stagioni, ha disputato 125 partite e segnato 43 gol, una rete ogni tre incontri. Equivarrebbe a 12 reti nel campionato italiano, e non sarebbero da buttar via.
venerdì 13 gennaio 2012
Vita di collegio: 152. Magico 99
Nino Valeri mi rivolse un appunto finale: sa che proprio in questi giorni è uscito un nuovo libro su Pietro Verri e sull'Illuminismo milanese, per mano dello scrittore Mario Schettini?
Io Schettini non avevo fatto in tempo a leggerlo, ma lo avevo citato comunque nella mia bibliografia, per cui rimasi piuttosto perplesso al rilievo che mi era stato rivolto, ma preferii non controbattere. Le cose erano andate in modo meraviglioso fino a quel punto: perché compromettere il tono amichevole della discussione soltanto per dimostrare che Schettini lo conoscevo anch'io? Ritengo di aver fatto bene ad agire così.
Il risultato fu eccellente: saltò fuori il 99 che mi sembrò vagamente punitivo, potevano benissimo arrivare a 100. Ignoravo che il 99 è considerato come una specie di numero magico, tanto è vero che è calcolato come punteggio massimo nei concorsi e dà diritto a tre punti. Mi erano stati assegnati comunque dieci punti di merito, che erano quasi il massimo possibile.
Gli undici laureandi che erano insieme a me si congratularono tutti per la mia tesi, che era stata così visibilmente premiata. A quei tempi poteva anche accadere che una tesi non ben preparata potesse portare a un voto di laurea inferiore a quello della media degli esami, con un procedimento oggi ritenuto impossibile ed offensivo.
Ovviamente la gentile professoressa Maria Corda Costa fu molto felice del risultato della mia tesi, ed io le manifestai la mia profonda gratitudine.
Io Schettini non avevo fatto in tempo a leggerlo, ma lo avevo citato comunque nella mia bibliografia, per cui rimasi piuttosto perplesso al rilievo che mi era stato rivolto, ma preferii non controbattere. Le cose erano andate in modo meraviglioso fino a quel punto: perché compromettere il tono amichevole della discussione soltanto per dimostrare che Schettini lo conoscevo anch'io? Ritengo di aver fatto bene ad agire così.
Il risultato fu eccellente: saltò fuori il 99 che mi sembrò vagamente punitivo, potevano benissimo arrivare a 100. Ignoravo che il 99 è considerato come una specie di numero magico, tanto è vero che è calcolato come punteggio massimo nei concorsi e dà diritto a tre punti. Mi erano stati assegnati comunque dieci punti di merito, che erano quasi il massimo possibile.
Gli undici laureandi che erano insieme a me si congratularono tutti per la mia tesi, che era stata così visibilmente premiata. A quei tempi poteva anche accadere che una tesi non ben preparata potesse portare a un voto di laurea inferiore a quello della media degli esami, con un procedimento oggi ritenuto impossibile ed offensivo.
Ovviamente la gentile professoressa Maria Corda Costa fu molto felice del risultato della mia tesi, ed io le manifestai la mia profonda gratitudine.
Etichette:
vita di collegio
Per chi segue le ricette
Inutile tornare dalla spesa con l'auto piena di sacchetti, per poi scoprire che, per cucinare quel tal cibo, manca proprio l'ingrediente fondamentale.
Meglio ipotizzare prima che cosa piacerebbe cucinare, e avere a portata di mano due o tre ricette, con relativi ingredienti. In questo modo, non si andrebbe incontro a sgradite sorprese e si avrebbe comunque un'alternativa.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Meglio ipotizzare prima che cosa piacerebbe cucinare, e avere a portata di mano due o tre ricette, con relativi ingredienti. In questo modo, non si andrebbe incontro a sgradite sorprese e si avrebbe comunque un'alternativa.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Paliano: no ai rifiuti a Castellaccio!
Una serie di No alla proposta di realizzare un nuovo impianto di trattamento rifiuti a Paliano, zona di Castellaccio. Il primo No è quello dell'on. Francesco Scalia della Regione Lazio, il quale ricorda che da poco la Regione ha riconosciuto la contigua Selva di Paliano come monumento naturale.
Il secondo No è dell'on. Renzo Carella, che afferma: " La zona di Colleferro ha già dato: no alle mille tonnellate di rifiuti della Capitale."
Il terzo No è quello del sindaco Maurizio Sturvi, il quale si lamenta che della proposta d'istituzione dell'impianto di trattamento meccanico biologico non è arrivata comunicazione ufficiale al Comune.
Il quarto No è infine di Alberto Valleriani, presidente della rete di Tutela della Valle del Sacco, che si chiede se si vuole creare "il triangolo del rifiuto" Colleferro-Paliano-Anagni anziché provvedere al risanamento della Valle del Sacco.
Il secondo No è dell'on. Renzo Carella, che afferma: " La zona di Colleferro ha già dato: no alle mille tonnellate di rifiuti della Capitale."
Il terzo No è quello del sindaco Maurizio Sturvi, il quale si lamenta che della proposta d'istituzione dell'impianto di trattamento meccanico biologico non è arrivata comunicazione ufficiale al Comune.
Il quarto No è infine di Alberto Valleriani, presidente della rete di Tutela della Valle del Sacco, che si chiede se si vuole creare "il triangolo del rifiuto" Colleferro-Paliano-Anagni anziché provvedere al risanamento della Valle del Sacco.
Lotito vuole il gigante pelato Halfredsson
Il gigante pelato Emil Halfredsson, 27 anni, islandese, ha fatto una grande impressione alla Lazio, durante la partita di Coppa Italia di martedì scorso. Tutti l'hanno visto ed hanno apprezzato il suo gioco, ed ora la Lazio vorrebbe convincere il Verona a cederglielo, magari subito, dato che ai biancocelesti manca tanto un centrocampista.
Halfredsson ha fatto esperienza in Italia per due anni nella Reggina e per altri due anni nel Verona, dove negli ultimi campionati ha rappresentato un punto di sicurezza. Continuo nel gioco e capace anche di segnare con una certa frequenza. La Lazio, che sta facendo a meno di Brocchi e di Mauri, ed ora anche di Cana, avrebbe assoluto bisogno di un giocatore come l'islandese, e farà di tutto per convincere i dirigenti veronesi a cederlo, magari in cambio di Cavanda, un terzino che Mandorlini ha confessato di vedere bene nella sua difesa.
A proposito di terzini, la Lazio sta facendo a meno anche di Konko, e ora deve preoccuparsi pure di trovare un sostituto a Radu che non è in buone condizioni fisiche. Sta cercando di portare a Roma il cesenate Von Bergen oppure l'austriaco Sebastian Prodl, anche se si tratta di due centrali: in emergenza, Reja potrà spostare come esterno destro sia Diakité che lo stesso Biava, che a Genova giocava di preferenza in quel ruolo. Contro l'Atalanta, il tecnico biancocesleste dovrà improvvisare i due terzini, che potrebbero essere Diakité e Lulic, ma questo dimostra ancora di più che la Lazio avrebbe bisogno di due buoni difensori esterni come sostituti di Konko e di Radu. Con il triplice impegno di campionato, Coppa Italia ed Europa League, non si può andare avanti senza avere dei buoni sostituti in tutti i ruoli.
Halfredsson ha fatto esperienza in Italia per due anni nella Reggina e per altri due anni nel Verona, dove negli ultimi campionati ha rappresentato un punto di sicurezza. Continuo nel gioco e capace anche di segnare con una certa frequenza. La Lazio, che sta facendo a meno di Brocchi e di Mauri, ed ora anche di Cana, avrebbe assoluto bisogno di un giocatore come l'islandese, e farà di tutto per convincere i dirigenti veronesi a cederlo, magari in cambio di Cavanda, un terzino che Mandorlini ha confessato di vedere bene nella sua difesa.
A proposito di terzini, la Lazio sta facendo a meno anche di Konko, e ora deve preoccuparsi pure di trovare un sostituto a Radu che non è in buone condizioni fisiche. Sta cercando di portare a Roma il cesenate Von Bergen oppure l'austriaco Sebastian Prodl, anche se si tratta di due centrali: in emergenza, Reja potrà spostare come esterno destro sia Diakité che lo stesso Biava, che a Genova giocava di preferenza in quel ruolo. Contro l'Atalanta, il tecnico biancocesleste dovrà improvvisare i due terzini, che potrebbero essere Diakité e Lulic, ma questo dimostra ancora di più che la Lazio avrebbe bisogno di due buoni difensori esterni come sostituti di Konko e di Radu. Con il triplice impegno di campionato, Coppa Italia ed Europa League, non si può andare avanti senza avere dei buoni sostituti in tutti i ruoli.
giovedì 12 gennaio 2012
Cave: panchine per una strada quasi perfetta
ll bel viale Falcone e Borsellino, sorto in anni recenti e utilizzato come parcheggio e soprattutto per il mercato del sabato, è senz'altro uno dei più comodi e utili di tutta la città di Cave. Assolato, non troppo trafficato, porta allo Stadio Comunale e unisce due zone lontane, quella di piazza Santa Croce e quella dello Speciano.
Fra i tanti pregi, un grosso difetto: non ha assolutamente alberi, tranne sei piccole acacie nate spontaneamente. E soprattutto non ha panchine per i tanti vecchietti che vi vanno a passeggiare e a prendere il sole.
Tre belle panchine potrebbero sorgere in quel triangolo verde che è rimasto alle spalle del parcheggio: sarebbe proprio il punto giusto per riposarsi e per fare una bella chiacchierata in santa pace.
Si spera tanto che il sindaco Massimo Umbertini voglia farsene parte attiva. I vecchi di Cave - ormai sono quasi maggioranza - ringraziano anticipatamente.
Fra i tanti pregi, un grosso difetto: non ha assolutamente alberi, tranne sei piccole acacie nate spontaneamente. E soprattutto non ha panchine per i tanti vecchietti che vi vanno a passeggiare e a prendere il sole.
Tre belle panchine potrebbero sorgere in quel triangolo verde che è rimasto alle spalle del parcheggio: sarebbe proprio il punto giusto per riposarsi e per fare una bella chiacchierata in santa pace.
Si spera tanto che il sindaco Massimo Umbertini voglia farsene parte attiva. I vecchi di Cave - ormai sono quasi maggioranza - ringraziano anticipatamente.
La lista della spesa
La lista della spesa è uno strumento molto valido : aiuta la memoria e la ragione a fronte delle pubblicità che ci assaliranno non appena varcata la soglia del supermercato.
E' infatti essenziale sapere "prima" che cosa veramente ci occorre, per evitare di cadere vittime delle "meraviglie" dell'ultimo minuto.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
E' infatti essenziale sapere "prima" che cosa veramente ci occorre, per evitare di cadere vittime delle "meraviglie" dell'ultimo minuto.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Frosinone: primi segni di ripresa, dimezzata la cassa integrazione
Il presidente del Consiglio Provinciale del Lazio, Mario Abbruzzese, sottolinea con ottimismo il dato relativo alla Cassa Integrazione per il 2011, con una diminuazione del 55 per cento nell'intera provincia di Frosinone. E' un importante sintomo d'inversione di rotta, che può sospingere verso risultati migliori le imprese, con sollievo dei lavoratori e delle loro famiglie.
Il dato emerge dallo studio condotto dall'Unindustria sulle risultanze dell'Istat. Anche a livello regionale è possibile rilevare cenni di miglioramento, conseguenti all'impegno dell'ammministrazione Polverini e dell'assessore al lavoro Mariella Zezza per la ripresa dell'economia nell'intera regione del Lazio.
Il dato emerge dallo studio condotto dall'Unindustria sulle risultanze dell'Istat. Anche a livello regionale è possibile rilevare cenni di miglioramento, conseguenti all'impegno dell'ammministrazione Polverini e dell'assessore al lavoro Mariella Zezza per la ripresa dell'economia nell'intera regione del Lazio.
Miroslav Klose è il tedesco più forte
I miracoli di Miro Klose non finiscono mai: ai successi diretti nella Lazio, si aggiungono ora anche i riconoscimenti internazionali. Infatti la Kicker gli ha attribuito il premio come miglior giocatore tedesco all'estero per il 2011, battendo anche due campioni del Real Madrid come Khedira e Ozil, quest'ultimo gran protagonista agli ultimi mondiali e ammirato ovunque per i suoi spunti irresistibili. Ma Miro, con la sua intelligenza tattica e la sua continuità atletica, ha convinto tutti per la sua capacità di restare sulla cresta dell'onda con i suoi 33 anni, promettendo meraviglie anche per il futuro.
La Lazio non può che giovarsi di questa seconda giovinezza di Klose, e infatti finora non può che esserene orgogliosa. Malgrado qualche battuta inspiegabilmente a vuoto come quella di Siena, i colori biancocelesti, per la prima volta dopo tantissimi anni, sono ancora in corso per tutti e tre gli obiettivi stagionali: Campionato, con prospettive almeno di Champions; Coppa Italia, con possibilità di arrivare alla sesta vittoria, e soprattutto nell'Europa League, dove, se arrivassero due buoni rinforzi, si potrebbe puntare molto in alto.
Se anche Cisse, che sta dando segni di risveglio, ritrovasse interamente se stesso, la Lazio comunque non potrebbe che crescere su tutti i livelli.
La Lazio non può che giovarsi di questa seconda giovinezza di Klose, e infatti finora non può che esserene orgogliosa. Malgrado qualche battuta inspiegabilmente a vuoto come quella di Siena, i colori biancocelesti, per la prima volta dopo tantissimi anni, sono ancora in corso per tutti e tre gli obiettivi stagionali: Campionato, con prospettive almeno di Champions; Coppa Italia, con possibilità di arrivare alla sesta vittoria, e soprattutto nell'Europa League, dove, se arrivassero due buoni rinforzi, si potrebbe puntare molto in alto.
Se anche Cisse, che sta dando segni di risveglio, ritrovasse interamente se stesso, la Lazio comunque non potrebbe che crescere su tutti i livelli.
mercoledì 11 gennaio 2012
Vita di collegio: 151. Il giorno della laurea
Eravamo una dozzina, a doverci laureare in lettere moderne alla Sapienza di Roma, quel mattino del 14 marzo 1967. Io, che avevo ripreso gli studi a trent'anni, ero ovviamente il più anziano, e la mia media di presentazione risentiva di una falsa partenza e di precarietà nei tempi della preparazione, ritagliati fra un lavoro e l'altro nei giornali.
Oggi, ai neolaureati, si suole accordare dieci punti in più sulla media di presentazione:
chi ha 27 di media ottiene automaticamente il 110, con la lode se il punteggio è superiore e se la tesi è interessante.
A quei tempi, invece, si era soliti aumentare il punteggio solo in base alla validità della tesi: dai 3 punti ai 10 e anche agli 11 in più. In aula debbono essere presenti 11 docenti, ciascuno dei quali dispone di un punto di merito.
Il presidente dell'Istituto di Pedagogia, Visalberghi, che avrebbe dovuto essere il mio relatore, lasciò invece il compito di illustrare e discutere la mia tesi al correlatore, prof. Nino Valeri. Questo valente professore e scrittore accettò volentieri l'incarico in quanto autore di un bellissimo libro su Pietro Verri e sull'Illuminismo milanese: chi meglio di lui avrebbe potuto discutere sull'argomento?
Nino Valeri si avvalse comunque, senza alcun dubbio, di tutte le annotazioni che alla mia tesi aveva apportato la brava professoressa Maria Corda Costa, autrice a sua volta di pubblicazioni sull'Illuminismo. Riconobbi alcune critiche fatte al mio lavoro: la genericità e scarsa personalità nella sintesi del grande movimento filosofico. Ma riconobbi anche gli elogi che mi erano stati rivolti: un lavoro interessante e scritto in modo appassionato e creativo, piacevole come lo sviluppo di un romanzo.
Un grosso elogio, questo: lo intuii dall'interesse con cui gli altri docenti, tutti cattedratici di grande qualità, seguivano la discussione.
Oggi, ai neolaureati, si suole accordare dieci punti in più sulla media di presentazione:
chi ha 27 di media ottiene automaticamente il 110, con la lode se il punteggio è superiore e se la tesi è interessante.
A quei tempi, invece, si era soliti aumentare il punteggio solo in base alla validità della tesi: dai 3 punti ai 10 e anche agli 11 in più. In aula debbono essere presenti 11 docenti, ciascuno dei quali dispone di un punto di merito.
Il presidente dell'Istituto di Pedagogia, Visalberghi, che avrebbe dovuto essere il mio relatore, lasciò invece il compito di illustrare e discutere la mia tesi al correlatore, prof. Nino Valeri. Questo valente professore e scrittore accettò volentieri l'incarico in quanto autore di un bellissimo libro su Pietro Verri e sull'Illuminismo milanese: chi meglio di lui avrebbe potuto discutere sull'argomento?
Nino Valeri si avvalse comunque, senza alcun dubbio, di tutte le annotazioni che alla mia tesi aveva apportato la brava professoressa Maria Corda Costa, autrice a sua volta di pubblicazioni sull'Illuminismo. Riconobbi alcune critiche fatte al mio lavoro: la genericità e scarsa personalità nella sintesi del grande movimento filosofico. Ma riconobbi anche gli elogi che mi erano stati rivolti: un lavoro interessante e scritto in modo appassionato e creativo, piacevole come lo sviluppo di un romanzo.
Un grosso elogio, questo: lo intuii dall'interesse con cui gli altri docenti, tutti cattedratici di grande qualità, seguivano la discussione.
Etichette:
vita di collegio
Trentasette miliardi di sprechi alimentari
Complice la stagione fredda, la spesa alimentare si gonfia. Si rischia di lasciarsi prendere la mano e di incrementare gli scarti, trovandosi ad avere a disposizione più di quanto si consumerà.
Chi si è preso la briga di fare due conti, ovvero la Facoltà di Agraria dell'università di Bologna, ha scoperto dati spaventosi: gli sprechi degli italiani ammontano a 20 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari l'anno, per un corrispettivo di 37 miliardi di euro. E tutto questo malgrado la crisi.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Chi si è preso la briga di fare due conti, ovvero la Facoltà di Agraria dell'università di Bologna, ha scoperto dati spaventosi: gli sprechi degli italiani ammontano a 20 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari l'anno, per un corrispettivo di 37 miliardi di euro. E tutto questo malgrado la crisi.
( da una rubrica sulla spesa quotidiana )
Fiuggi: le Terme in mano agli inglesi
Escono i libici, entrano gli inglesi nella gestione delle Terme. Il Vikay Financial Service di Londra, con il suo amministratore delegato Felice De Gennaro, subentra da ieri 10 gennaio nel pacchetto azionario delle Terme. Entro febbraio la nuova proprietà s'insedierà alla guida delle Terme di Fiuggi e dei suoi parchi.
Il primo provvedimento riguarda le assunzioni del personale, dopo i licenziamenti della gestione precedente. Data la delicatezza della situazione, si spera nel graduale rilancio, ma con grande attenzione da parte del Comune di Fiuggi.
Il primo provvedimento riguarda le assunzioni del personale, dopo i licenziamenti della gestione precedente. Data la delicatezza della situazione, si spera nel graduale rilancio, ma con grande attenzione da parte del Comune di Fiuggi.
Parolo vuole la Lazio, Kozak vuole il Cesena
Alla Lazio serve un centrocampista, e l'obbiettivo primario è Marco Parolo del Cesena, 27 annni il 25 gennaio: servirebbe come il pane, con Brocchi e Mauri ancora fuori fino a febbraio e Cana ancora più a lungo.
D'altra parte al Cesena occorre un centravanti da 10 gol, e in giro c'è un Kozak che andrebbe a meraviglia, con la gran voglia che ha di giocare e il suo fiuto da retre, che è un gran dono naturale. Kozak vuole un posto sicuro per poter esprimere il suo potenziale, mentre alla Lazio è completamente chiuso da Klose, Rocchi e Cisse, senza calcolare il nuovo arrivato Emiliano Alfaro, che probabilmente verrà tenuto in prova dato gli impegni di campionato, di Europa League e di Coppa Italia.
La Lazio cercherò di stringere per Parolo, ma Campedelli chiede otto milioni, e il prestito di Kozak sarebbe solo una contropartita molto parziale. Campedelli potrebbe scegliere anche Alfaro (a allora alla Lazio resterebbe Kozak): però, anche in questo caso, bisognerebbe aggiungere un po' di milioni dato che l'italo-uruguayano è costato soltanto 3,2. Ma un rinforzo a centrocampo è assolutamente necessario, e Lotito dovrà spendere qualcosa d'importante se non vuole restare con la squadra incompleta.
D'altra parte al Cesena occorre un centravanti da 10 gol, e in giro c'è un Kozak che andrebbe a meraviglia, con la gran voglia che ha di giocare e il suo fiuto da retre, che è un gran dono naturale. Kozak vuole un posto sicuro per poter esprimere il suo potenziale, mentre alla Lazio è completamente chiuso da Klose, Rocchi e Cisse, senza calcolare il nuovo arrivato Emiliano Alfaro, che probabilmente verrà tenuto in prova dato gli impegni di campionato, di Europa League e di Coppa Italia.
La Lazio cercherò di stringere per Parolo, ma Campedelli chiede otto milioni, e il prestito di Kozak sarebbe solo una contropartita molto parziale. Campedelli potrebbe scegliere anche Alfaro (a allora alla Lazio resterebbe Kozak): però, anche in questo caso, bisognerebbe aggiungere un po' di milioni dato che l'italo-uruguayano è costato soltanto 3,2. Ma un rinforzo a centrocampo è assolutamente necessario, e Lotito dovrà spendere qualcosa d'importante se non vuole restare con la squadra incompleta.
martedì 10 gennaio 2012
Miracolo di Hernanes al 90': la Lazio passa
Miracolo di Hernanes: una grandissima punizione al novantesimo schioda l'incontro e consegna alla Lazio i quarti di finale della Coppa Italia.
Un Verona fortissimo e brillante era riuscito a rimontare dal 2-0 al 2-2 con due bei gol di Berrettoni e D'Alessandro, ex laziale il primo, ex romanista il secondo. La squadra di Mandorlini stava straripando, dominando il gioco, e la Lazio ha dovuto schierare tutti gli uomini dai piedi preziosi come Klose, Matuzalem e Del Nero per contrastare in qualche modo la superiorità veronese.
La Lazio, sorniona, ha segnato al 45' del primo tempo con il bravo Dias, che è stato l'unico capace di anticipare la difesa veronese e sfruttare al volo un angolo di Sculli.
Al 12' del secondo tempo capitan Rocchi , con un abile pallonetto sporcato da un difensore, è riuscito a fare 2-0 battendo il bravo portiere brasiliano Rafael.
Qui è venuto fuori il Verona, che con i due nuovi entrati Berrettoni e D'Alessandro ha compiuto il miracolo del pareggio. Proprio al 90' Rocchi è stato fermato con un fallo al limite dell'area: la punizione è stata trasformata in gol da Hernanes con una splendida parabola finita sul palo interno e quindi in rete. Miracolo, veramente!
La Lazio ce l'ha fatta, ma non è del tutto guarita. Il suo passo è ancora lento. Ma ha dato qualche cenno di ripresa, compreso Cisse che ha fatto qualcosa di buono. I migliori sono stati Dias, Rocchi e Klose, autore di pochi preziosissimi tocchi. Bene anche Ledesma. Non in forma smagliante Lulic malgrado la buona volontà. Un elogio cumulativo a tutto il Verona, guidato bene da Mandorlini.
Un Verona fortissimo e brillante era riuscito a rimontare dal 2-0 al 2-2 con due bei gol di Berrettoni e D'Alessandro, ex laziale il primo, ex romanista il secondo. La squadra di Mandorlini stava straripando, dominando il gioco, e la Lazio ha dovuto schierare tutti gli uomini dai piedi preziosi come Klose, Matuzalem e Del Nero per contrastare in qualche modo la superiorità veronese.
La Lazio, sorniona, ha segnato al 45' del primo tempo con il bravo Dias, che è stato l'unico capace di anticipare la difesa veronese e sfruttare al volo un angolo di Sculli.
Al 12' del secondo tempo capitan Rocchi , con un abile pallonetto sporcato da un difensore, è riuscito a fare 2-0 battendo il bravo portiere brasiliano Rafael.
Qui è venuto fuori il Verona, che con i due nuovi entrati Berrettoni e D'Alessandro ha compiuto il miracolo del pareggio. Proprio al 90' Rocchi è stato fermato con un fallo al limite dell'area: la punizione è stata trasformata in gol da Hernanes con una splendida parabola finita sul palo interno e quindi in rete. Miracolo, veramente!
La Lazio ce l'ha fatta, ma non è del tutto guarita. Il suo passo è ancora lento. Ma ha dato qualche cenno di ripresa, compreso Cisse che ha fatto qualcosa di buono. I migliori sono stati Dias, Rocchi e Klose, autore di pochi preziosissimi tocchi. Bene anche Ledesma. Non in forma smagliante Lulic malgrado la buona volontà. Un elogio cumulativo a tutto il Verona, guidato bene da Mandorlini.
Contro il Verona la Lazio migliore
Reja non ha esitazioni: contro il Verona, stasera alle 21, schiererà la migliore formazione possibile. Riposerà il solo Klose, convocato comunque, e pronto ad ogni evenienza.
Da segnalare il rientro di Dias, la conferma di Cisse, il rilancio di Rocchi a caccia di gol preziosi, il ritorno di Diakité fra i titolari, la nuova fiducia a Cavanda, Gonzalez in campo dall'inizio, ed Hernanes atteso a una grande prova come suggeritore di Rocchi e Cisse. In porta Bizzarri, poichè Marchetti avrà ancora cinque giorni a disposizione per migliorare il suo rodaggio.
Questa la formazione: Bizzarri; Cavanda, Diakité, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi e Cisse.
A disposizione di Reja ci sono poi Carrizo, Biava, Zauri, Matuzalem, Sculli, Del Nero e Klose.
Forza Lazio!
Da segnalare il rientro di Dias, la conferma di Cisse, il rilancio di Rocchi a caccia di gol preziosi, il ritorno di Diakité fra i titolari, la nuova fiducia a Cavanda, Gonzalez in campo dall'inizio, ed Hernanes atteso a una grande prova come suggeritore di Rocchi e Cisse. In porta Bizzarri, poichè Marchetti avrà ancora cinque giorni a disposizione per migliorare il suo rodaggio.
Questa la formazione: Bizzarri; Cavanda, Diakité, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi e Cisse.
A disposizione di Reja ci sono poi Carrizo, Biava, Zauri, Matuzalem, Sculli, Del Nero e Klose.
Forza Lazio!
Iscriviti a:
Post (Atom)