Un'aquila volava maestosa nel cielo di agosto, e nulla ostacolava il suo lungo cammino. Solo una breve pausa di tanto in tanto, per riposare le ali e scrutare con il suo occhio penetrante gli spazi davanti a lei.
In una di queste brevi soste, si fermò per caso vicino a una mosca irrequieta, che la guardò con invidia e con una certa supponenza.
- O aquila, il tuo volo è bello, ma non può paragonarsi al mio - disse ronzando l'insetto. -Il tuo occhio ha una sola pupilla e gli sfuggono tante cose all'intorno. Il mio occhio, invece, ha mille sfaccettature, e riesco a percepire cose che tu neanche immagini -
L'aquila è un animale solitario e poco socievole: si chiamava Lonely, e non riusciva a capacitarsi dell'arroganza di quell'insetto così volgare, il cui nome era Bother.
- Vorresti forse sfidarmi nel mio volo? disse Lonely comunque, per educazione. - Vedrai tante cose, ma forse non vedi che io sono molto più forte di te -
- Forte? -ribatté Bother. - E che merito ne hai? Tu sei fatta così e basta. Io invece sono capace di passare tra mille ostacoli e di fermarmi dove e quando voglio. Ti senti di farne la prova? Rivediamoci laggiù, su quello scoglio in riva al mare -
L'aquila sorrise dentro di sé e accettò. Si mise a fare mille giri nel cielo, rincorrendo per gioco le rondini e i falchi che incontrava sulla sua strada.
La mosca, ronzando, cercava di andare dritta alla meta per dimostrare di essere altrettanto forte. Arrivò infatti sullo scoglio quasi nello stesso momento dell'aquila, e la guardò sorniona come per dirle: -Hai visto? Mica sei più forte di me -
In realtà il volo le era costato molta fatica, perché non aveva potuto fare tutte le tappe che le sono consuete. Comunque, per superbia, Bother rilanciò la sfida: - Ed ora andiamo verso il tuo regno: i picchi della montagna. Lo vedi quel grande roccione sulla catena dei monti all'orizzonte? Ritroviamoci lassù, e vedremo chi arriva prima -
L'aquila, stupefatta per tanta arroganza, rispose: - Va bene. Vedremo le tue straordinarie risorse -
La sfida ricominciò. Troppo facile per Lonely, voi direte. In realtà anche Bother aveva ali robuste e resistenti in proporzione alla sua minuscola corporatura.
Però l'aquila ha un occhio limpidissimo e guarda verso l'alto, mentre la mosca ha un occhio torbido e lo rivolge a cose basse e volgari.
Infatti, lungo la via, Bother vide dei residui animali ancora caldi, e non resistette all'intenso odore che l'attirava. Così fu costretta a fermarsi dal suo istinto, molto più forte della sua volontà, e rimase invischiata a lungo in quella putrida materia.
Inutilmente Lonely, l'aquila che con la volontà domina l'istinto, attese la mosca sul picco della montagna. La sfidante, incapace di dominare i suoi bassi desideri, si fermò per sempre lì in basso, dove era facile trovare alimento per il suo volgare appetito, e non ebbe più la forza di guardare verso l'alto, là dove osano le aquile, libere e possenti nel loro animo.
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