E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta: nell'ultimo quarto d'ora quattro gol, ma l'importante è che tre siano della Lazio.
Diciamo un grazie grosso così a Tommaso Rocchi, che al 68' ha messo sul piede di Mauri la preziosa palla dell'1-0, ma grazie anche a Stefano Mauri, che sette minuti dopo ha ricambiato il favore al nostro goleador, autore di un meraviglioso pallonetto che ci ha regalato il rassicurante 2-0. Centro numero 94 per Rocchi.
Ma la Lazio è la solita, e il suo golletto al passivo lo deve prendere sempre. Stavolta Muslera però non ha colpe: la stangata di Gabi Mudingay all'85' è stata spettacolare e imprendibile.
Poi, il profeta! Era ormai il 94', il Bologna si era divorato il 2-2 con Paponi a porta vuota, ma è arrivato il rigore per un fallo del difensore bolognese che ha la Lazio nel cuore, Daniele Portanova, che ha falciato Libor Kozak, subentrato a Zarate all'inizio della ripresa, non senza meriti per il risveglio dell'attacco laziale.
Hernanes ha calciato il rigore in modo magistrale, spiazzando completamente Viviano, il portiere della Nazionale, e siglando il suo primo beneaugurante gol nel campionato italiano.
Hernanes ha disputato una partita interessante, molto promettente per il futuro.
Bene la Lazio, dunque, malgrado ci abbia fatto palpitare per tre quarti di partita. Ancora pecche in difesa, che deve essere organizzata meglio. Un Bologna tutto chiuso nella sua metà campo, e tuttavia pericoloso in più occasioni.
Di Vaio, contro la sua vecchia Lazio, non è riuscito a segnare neanche stavolta: in tantissimi anni non c'è mai riuscito, ma al suo posto ci ha pensato Mudingay.
La Lazio risale nella parte alta del tabellone, con tutte le intenzioni di restarci, anche se sabato prossimo ci aspetta la trasferta di Firenze: una trasferta, comunque, che spesso ci porta bene.
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