lunedì 13 settembre 2010

E' come se il TORPIGNATTARA fosse capolista della Serie A

La seconda giornata di campionato è stata come una grandinata, che si è abbattuta su alcune delle squadre più forti, come la Roma e il Milan, e ha decimato molte delle formazioni di prima fila: fino a sabato erano sei, ora ne è rimasta una sola e la meno quotata, il Chievo.
Tra le cadute più illustri, oltre alle due "big", c'è il Genoa di Preziosi, che ha perso in casa appunto con il sorprendente Chievo, rimasta così l'unica squadra a punteggio pieno. Chi lo avrebbe mai immaginato, alla vigilia del campionato: la squadra di un quartiere cittadino, e non di una intera città, che guida uno dei più importanti campionati del mondo. E' come se il Torpignattara, squadra di un quartiere di Roma, fosse la capolista della serie A. Il merito è anche del giovane e bravo allenatore Stefano Pioli, ex juventino, che l'anno scorso ha fatto miracoli nel Sassuolo.
Delle altre capoliste della settimana scorsa si sono parzialmente salvate solo la Sampdoria, col clamoroso 3-3 sul terreno di una Juventus poverissima in difesa, e il Bari, che a Napoli stava vincendo con Barreto, ma poi è stato raggiunto dagli azzurri con una rete del solito, prezioso Cavani, che sta tenendo a galla un'intera formazione.
Il Parma è stato piegato, non del tutto giustamente, dal Catania favorito da ben due rigori, e che forse non meritava di vincere. Il gol di Giovinco avrebbe potuto fruttare almeno un pareggio.
L'unica "grande" vittoriosa è stata l'Inter, ma il 2-1 contro l'Udinese, gol di Lucio, pareggio di Floro Flores, e rigore sbagliato ma ribattuto in gol da Eto'o, è fatto più di ombre che di luci.
In gran forma il Cagliari di Bisoli, altro giovane allenatore emergente, che ha inflitto un clamoroso 5-1 alla Roma. Una Roma che ha parecchie attenuanti, ma anche molte responsabilità. Bella la doppietta di Matri e subito in gol Acquafresca, che forse ha fatto la scelta giusta dopo tante impuntature.
Nella giornata che ha visto tutte e tre vittoriose le matricole, spicca la vittoria del Brescia per 3-2 su un Palermo un bel po' deludente. Notevoli le marcature di Eder, già cannoniere anche in serie A, e alcune prodezze individuali di Pastore fra i rosanero.
Gloria al Cesena netto vincitore del Milan: è l'unica squadra che non ha ancora subìto gol, pur avendo incontrato due grandi, cioè la Roma e i quotatissimi fuoriclasse milanisti. Bel primato per una matricola e per l'esordiente allenatore Ficcadenti.
Oltre a quelli dei tre allenatori nuovi, stanno già emergendo i nomi di parecchi giocatori che subito si segnalano a Prandelli: il barese Donati, il maturo clivense Moscardelli, il genoano Destro, ed altri ancora, tra cui il nostro Kozak, che è già entrato a far parte della nazionale ceca. Basta guardare le nostre classifiche di rendimento per constatare che sono moltissimi i nomi nuovi già in evidenza.
Ha deluso ancora la Fiorentina di Mihajlovic, partita con molti consensi, ma sterile in attacco e piegata dall'umile matricola Lecce.
Abbiamo lasciato per ultimo il bel 3-1 della Lazio su un Bologna arroccatissimo, piegato solo nell'ultimo quarto d'ora da Mauri, Rocchi ed Hernanes. La Lazio ha ancora qualche problema, ma sicuramente non le mancano le qualità per riemergere in classifica.

I RISULTATI
Lazio-Bologna 3-1
Brescia-Palermo 3-2
Cagliari-Roma 5-1
Catania-Parma 2-1
Cesena-Milan 2-0
Genoa-Chievo 1-3
Inter-Udinese 2-1
Juventus-Sampdoria 3-3
Lecce-Fiorentina 1-0
Napoli-Bari 1-1

LA CLASSIFICA
1. Chievo punti 6; 2. Inter, Cagliari, Bari, Sampdoria e Cesena punti 4; 7. Lazio, Milan, Parma, Catania, Genoa, Brescia, Lecce punti 3; 14. Napoli punti 2; 15. Juventus, Palermo, Fiorentina, Bologna e Roma punti 1; 20: Udinese punti 0.

I CANNONIERI
Con 2 reti: Matri del Cagliari, Moscardelli e Pellissier del Chievo, Pato del Milan, Cavani del Napoli, Cassano e Pozzi della Sampdoria.

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