lunedì 6 settembre 2010

LAZIO: il centrocampo non é solo classe, ma anche fatica

La Lazio si ritrova quest'anno, con gli acquisti di Hernanes e Bresciano, il pieno recupero di Matuzalem e il rilancio psicologico di Cristian Ledesma, uno dei più belli e classici centrocampi della serie A.
Troppa grazia, e troppo improvvisa. A seconda del modulo in cui Reja intende schierarlo, col 3-5-2 oppure col 3-4-2-1, bisognerà stare molto attenti a non esagerare con la classe.
Direte che la classe non fa mai male e non è mai troppa, e io vi replicherò che ci vuole un 60 per cento di classe e un 40 per cento di fatica.
Accanto a quei fuoriclasse, o quasi, io piazzerei almeno due uomini di fatica, e non uno solo: dunque c'è posto tanto per il gladiatore Brocchi, un diesel un po' lento a entrare in forma, quanto per "tata" Gonzalez, uno che finora è stato un po' sottovalutato, ma che secondo me si sta guadagnando ampiamente la sua pagnotta.
Per fortuna è stato risolto il problema della sua documentazione, è italiano a tutti gli effetti calcistici, e in precampionato ha dimostrato anche di essere in possesso del fiuto del gol, che in un centrocampista non guasta mai, anzi ti dà una chance in più.
Ora la Lazio, se schiererà a tre la sua difesa con Dias, Stendardo e Radu ( o Biava Diakité Garrido), ha anche altri uomini a disposizione per il centrocampo, come Lichtsteiner e Cavanda, mentre una linea più avanti può contare su un uomo di concretezza creativa come Mauri, o di un folletto come Foggia che può dare spesso il cambio a uno Zarate prescelto come compagno di Hernanes alle spalle di Floccari (o Rocchi o Kozak).
Abbiamo tanti bravi giocatori: il segreto è di saperne dosare le caratteristiche, sul binomio classe-fatica, al centrocampo. In trasferta, per esempio, ci sarà più bisogno di fatica che di classe, e i Brocchi-Gonzalez potrebbero anche diventare tre.
In avanti, infine, è assolutamente necessario trovare la chiave giusta per il lancio preciso allo sfondatore, sia esso Floccari,o Rocchi, o Kozak. Se poi gli sfondatori sono due, secondo me è ancora meglio ,in nome di quella concretezza che alla Lazio ogni tanto va a farsi benedire.

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