Ci hanno raccontato tutto, perfino che cosa mangia e dove dorme, ma non ci hanno detto di che sesso è. Curioso: tutti hanno presupposto che fosse femmina, e il referendum sul nome alla fine è rimasto incerto fra Libera e Olimpia.
Ma se l'aquila fosse maschio? La chiameremmo con un nome di donna? Hanno fatto la cosa giusta al Benfica, dove di aquile ce n'è più di una, e i nomi da darle sono due: uno maschile, Glorioso, e uno femmminile, Vitoria. Così la chiameranno di volta in volta, a seconda del sesso. La Lazio dovrò adeguarsi, se non vuole cadere nel ridicolo.
Ridicolo invece l'atteggiamento degli animalisti. E che tortura le stanno infliggendo, a questa povera aquila? Quella di adeguare i suoi movimenti al bellissimo inno della Lazio? Niente niente fossero romanisti, questi animalisti?
Oppure la tortura di avergli tolto la libertà? Ma allora dovrebbero protestare anche per ogni pollo, gallina, tacchino, coniglio, pecora, capra ecc...ecc... In fondo l'aquila, volendo, potrebbe sempre scappare prendendo il volo, ma la gallina no.
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