Alla Lazio lui verrebbe con gioia, con vero entusiasmo. Si chiama Hugo Almeida, uno dei migliori attaccanti portoghesi, la Torre di quella nazionale. E' alto 1.92, pesa 93 chilogrammi - deve dimagrire un po' - gioca in Germania nel Werder Brema, gli scade il contratto il prossimo giugno e perciò i tedeschi lo lasciano andare via per ricavarne quei 6/8 milioni che altrimenti perderebbero.
Siccome la Lazio sta cercando l'attaccante numero 4, il nuovo Cruz, Almeida è il meglio del meglio: lasci perdere, Lotito, i vari Acquafresca, Plasmati e Matri che costano dai 12 milioni in su e forse non valgono Almeida.
Il portoghese ha ventisei anni, negli ultimi quattro anni ha giocato nel Werder 97 partite e segnato 29 gol; nella nazionale portoghese ha giocato 27 partite segnando 9 gol. Così lo presenta Wikipedia : " E' il classico centravanti, potente fisicamente, molto utile su palle inattive come calci d'angolo e punizioni indirette, così come su cross provenienti dalle fasce e lanci lunghi dalle retrovie, che può sfruttare facendo sponda verso i compagni, forte di un'altezza superiore al metro e 91. E' dotato inoltre di un ottimo tiro di sinistro ed è considerato l'erede di Pauleta, miglior giocatore del Portogallo ritiratosi dopo Germania 2006".
Almeida stima tantissimo la Lazio e vuol venire a giocare in Italia, e in particolare a Roma. Nelle mani di Reja potrebbe ritrovare brillantezza e aspirare anche a scalzare
qualcuno dei tre grandi che gli starebbero davanti, cioè Floccari, Zarate e Rocchi.
Hernanes? E' un altro discorso. Lui è un grande regista offensivo, e la Lazio ne avrebbe proprio bisogno. Quattordici milioni più i sei di Almeida farebbero giusto quei 20 milioni che Lotito ha ottenuto con Aleksandar Kolarov e con Eliseu. Sarebbero milioni davvero spesi bene, e ci darebbero una grande Lazio.
Resta il problema del terzino destro, che pensavamo di aver risolto con Pintos. Purtroppo Pintos è extracomunitario, e se davvero arriva Hernanes dovremo piazzarlo altrove. Chi mettere al suo posto? Forse la soluzione l'abbiamo già in casa, con quel Cavanda che sta facendo scintille in precampionato, è giovanissimo, ha classe e voglia di sfondare. E' nero come Diakité e forse avrà anche più avvenire, a dispetto di quel Boateng che ritiene la Lazio un covo di razzisti. Ma guarda un po': proprio un "moretto" come Cavanda sta venendo prepotentemente alla ribalta e trovando un gran posto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Forse a Boateng premevano di più le palanche, e aveva paura che Lotito ne avesse troppo poche per lui, volendolo comprare a rate e a metà con il Genoa.
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