sabato 31 luglio 2010

L'ideale è HUGO ALMEIDA, il boghossian comunitario

Alla Lazio lui verrebbe con gioia, con vero entusiasmo. Si chiama Hugo Almeida, uno dei migliori attaccanti portoghesi, la Torre di quella nazionale. E' alto 1.92, pesa 93 chilogrammi - deve dimagrire un po' - gioca in Germania nel Werder Brema, gli scade il contratto il prossimo giugno e perciò i tedeschi lo lasciano andare via per ricavarne quei 6/8 milioni che altrimenti perderebbero.
Siccome la Lazio sta cercando l'attaccante numero 4, il nuovo Cruz, Almeida è il meglio del meglio: lasci perdere, Lotito, i vari Acquafresca, Plasmati e Matri che costano dai 12 milioni in su e forse non valgono Almeida.
Il portoghese ha ventisei anni, negli ultimi quattro anni ha giocato nel Werder 97 partite e segnato 29 gol; nella nazionale portoghese ha giocato 27 partite segnando 9 gol. Così lo presenta Wikipedia : " E' il classico centravanti, potente fisicamente, molto utile su palle inattive come calci d'angolo e punizioni indirette, così come su cross provenienti dalle fasce e lanci lunghi dalle retrovie, che può sfruttare facendo sponda verso i compagni, forte di un'altezza superiore al metro e 91. E' dotato inoltre di un ottimo tiro di sinistro ed è considerato l'erede di Pauleta, miglior giocatore del Portogallo ritiratosi dopo Germania 2006".
Almeida stima tantissimo la Lazio e vuol venire a giocare in Italia, e in particolare a Roma. Nelle mani di Reja potrebbe ritrovare brillantezza e aspirare anche a scalzare
qualcuno dei tre grandi che gli starebbero davanti, cioè Floccari, Zarate e Rocchi.
Hernanes? E' un altro discorso. Lui è un grande regista offensivo, e la Lazio ne avrebbe proprio bisogno. Quattordici milioni più i sei di Almeida farebbero giusto quei 20 milioni che Lotito ha ottenuto con Aleksandar Kolarov e con Eliseu. Sarebbero milioni davvero spesi bene, e ci darebbero una grande Lazio.
Resta il problema del terzino destro, che pensavamo di aver risolto con Pintos. Purtroppo Pintos è extracomunitario, e se davvero arriva Hernanes dovremo piazzarlo altrove. Chi mettere al suo posto? Forse la soluzione l'abbiamo già in casa, con quel Cavanda che sta facendo scintille in precampionato, è giovanissimo, ha classe e voglia di sfondare. E' nero come Diakité e forse avrà anche più avvenire, a dispetto di quel Boateng che ritiene la Lazio un covo di razzisti. Ma guarda un po': proprio un "moretto" come Cavanda sta venendo prepotentemente alla ribalta e trovando un gran posto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Forse a Boateng premevano di più le palanche, e aveva paura che Lotito ne avesse troppo poche per lui, volendolo comprare a rate e a metà con il Genoa.

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