I quattrini sono sempre più pochi, e allora per comprare un giocatore ci si mettono in due. Così, per comprare il ventitreenne attaccante Kevin-Prince Boateng dal Portsmouth, Genoa e Lazio, che erano in competizione, ma di soldi ne offrivano pochi, hanno deciso di mettersi insieme: quattro milioni li mette il Genoa e quattro milioni li mette la Lazio, e insieme ottengono la comproprietà del giocatore.
Il prossimo anno, Genoa e Lazio tireranno fuori la stessa cifra, e così per 16 milioni in due anni Boateng,fornito di passaporto tedesco ma di nazionalità ghanese, sicuramente comunitario, sarà mezzo del Genoa (Boa) e mezzo della Lazio (Teng).
Scherzi a parte: se questa intricata vicenda dovesse andare in porto, il giocatore verrebbe subito in Italia e giocherebbe per la Lazio, mentre il prossimo anno, saldato il conto con il Portsmouth, la Lazio potrà decidere di riscattare il giocatore, pagando otto milioni al Genoa, magari in due rate!
Che pazienza! Questa è la tela di Penelope. Chi l'ha studiata deve avere un cervellone da fisico nucleare. Ma quando si è costretti a spaccare la lira, bisogna spaccarla da
galantuomini abituati a mantenere la promessa. Lazio e Genoa, del resto, hanno già consolidato questo tipo di rapporto, per cui la Lazio in due anni si è ritrovato un Floccari intero, e il Genoa un bel bottino da sedici milioni: e a Genova, si sa, le "palanche" hanno sempre un gran valore.
Auguriamoci dunque che la faccenda vada in porto, e che la Lazio fra qualche giorno si ritrovi in casa un grosso acquisto, necessario specialmente se si pensa che Floccari è stato operato per una leggera ernia inguinale, dovrà restare fermo per tutto il mese di agosto, e sicuramente per le prime giornate di campionato non sarà disponibile.
Un duo Zarate-Boateng, se debitamente collaudato, potrebbe anche garantire spettacolo, con un Rocchi sempre pronto a subentrare e a dare il suo prezioso contributo.
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