No, non è un paragone da proporre, Petkovic di fronte a Reja. Petkovic quest'anno ha giocato, finora, 48 partite, fra coppe e campionato, ottenendo 89 punti. Quanto a Reja, l'anno scorso, alla stessa data dell'11 aprile, guarda caso anche qui dopo Juventus-Lazio 2-1, tra campionato e coppe aveva giocato 44 partite, con un totale di 72 punti, cioè la bellezza di 17 in meno. Petkovic, gol segnati 71 e subiti 49, Reja gol segnati 69 e subiti 45. Anche in questo caso, Petkovic ha fatto segnare due gol in più e subire quattro in più. Ma in compenso ci ha fatto arrivare alla finale di Coppa Italia e ai quarti dell'Europa League, quinta squadra europea.
La differenza è tutta qui: nelle Coppe. Nelle Coppe Petkovic ha conquistato la bellezza di 38 punti in 16 partite, segnando 31 gol e subendone 10, mentre Reja aveva giocato solo 12 partite realizzando 18 punti e segnando 21 gol contro 5 subiti. Insomma, un abisso a favore di Petkovic e delle quotazioni internazionali della Lazio.
Con Reja la Lazio è stata più forte in campionato. 54 punti contro i 51 di Petkovic, 48 gol segnati e 40 subiti, mentre Petkovic ha segnato solo 40 gol contro 39 subiti. Ma Petkovic a questi risultati un po' deludenti, ma non troppo, è arrivato dopo la tirata di collo delle partite di Coppa, con un numero di giocatori validi inferiore a quello di cui disponeva Reja, che non era stato costretto a una maratona altrettanto dura. Dunque i due tecnici non sono paragonabili, e se lo sono il conto torna senza dubbio a favore dell'uomo di Serajevo, che almeno non si è fatto mai espellere né squalificare, ed ha infuso nei suoi uomini un po' più di serenità nel gioco malgrado le eccezioni di Cana e Ciani e le grosse problematiche sorte intorno alla Lazio di Coppa e a quei maledetti "saluti fascisti" che ci hanno rovinato.
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