domenica 14 aprile 2013

La Lazio è senza attacco, tutti i guai vengono da lì

La Lazio è senza attacco. Un uomo solo, per quanto bravo, non può fare reparto. Siamo stanchi di tifare per una squadra che non riesce mai ad attaccare con incisività, che magari domina le partite ma ha sempre le polveri bagnate, come contro il Fenerbahce che dovevemo condurre per 3-0 e invece, come al solito, siamo rimasti con le pive nel sacco. Sono tre mesi, ormai,  che la Lazio non riesce a segnare con una accettabile costanza. Ci riuscì il 13 gennaio in Lazio-Atalanta, gol di Floccari e autorete di Brivio. Poi un misero 2-2 a Palermo con Floccari e Hernanes, 0-1 interno col Chievo, 1-1 in Coppa Italia a Torino con la Juventus e gol di Mauri, 2-3 a Genova (rossoblu) con Floccari e Mauri,  in Coppa Italia con la Juventus  e gol di Floccari e Gonzalez, 1-1 col Napoli e rete di Floccari, poi il miracoloso 3-3 di Moenchengladbach e tripletta di Kozak, 0-3 vergognoso a Siena, 2-0 ritorno col Moenchen con Candreva Gonzalez, 2-0 col Pescara Radu Lulic, altro vergognoso 0-3 col Milan, vittoria a Stoccarda 2-0 con Ederson Onazi, sconfitta con la Fiorentina all'Olimpico per 0-2, vittoria sullo Stoccarda per 3-1 con nuova tripletta di Kozak, sconfitta sul terreno del Toro per 0-1, 2-1 vittorioso al Catania con Candreva e  autorete di Legrottaglie,  e infine derby con la Roma per 1-1 con Hernanes.
Tre mesi di pena, con sei vittorie soltanto, cinque pareggi e ben sei sconfitte, 23 gol segnati e 24 subiti, cifre da squadra in crisi. La media di appena un gol segnato e poco più a partita. Siamo appena appena il nono attacco della serie A e per fortuna ancora quarti in difesa.Siamo stanchi di spremerci come limoni per una squadra che gioca all'attacco con un uomo solo, e spesso neanche al meglio della sua condizione fisica. E Lotito ci compra...Saha!

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