Dulcis in fundo...26 maggio, si chiude la stagione. Che non sia stata fallimentare, per la Lazio, lo si deduce dal fatto che quell'ultimo appuntamento è riservato per due squadre soltanto: la Lazio, protagonista del girone di andata, e la Roma, protagonista del girone di ritorno.
Ci si giocano tre cose: la Coppa Italia, la supremazia cittadina, e l'ingresso nell'Europa League. Tre cose molto importanti, che da sole servoi no a mettere in luce un'intera stagione.
In base a questa constatazione, la Lazio non ha fallito il suo campionato. Ha sempre un buon suono e un buon significato. Anche nel caso non dovesse andare bene, si potrebbero sempre salvare i cocci di una stagione così così: l'ingresso in Europa League sarebbe conunque assicurato, e già questo basterebbe. Una nuova stagione in Europa vuol dire una spinta a fare una gran bella campagna acquisti e a dare slancio a una fornazione che, per quanto incompleta, i suoi aspetti positivi li ha avuti. Tre grandi acquisti, una forte punta, un forte centrale e un forte terzino,e magari un quarto, un centrocampista illuminante per il giuoco più di quanto non abbia fatto con costanza ridotta il bravo Hernanes.
Lotito dovrebbe gettare in campo trenta quaranta milioni di euro, una dozzina di questi potrebbero saltar fuori dalla cesione dei vari Zarate e Diakité,una decina dai rimborsi TV, un'altra decina dagli introiti dell'UEFA, e se si pensa che per Hernanes già si parla di un'offerta inglese di 18 milioni di euro, le prospettive per la Lazio di una nuova stagione con attivo economico sono elevate, con tutto il necessario rinforzo della formazione. Chi ben semina, raccoglie ottimamente. Ecco perciò la raccolta stagionale condensata in questo finale stupendo del 26 maggio. C'è in palio ben più di una semplice ombrelliera.
E speriamo che la Lazio, a quel traguardo, ci arrivi sufficientemente rinfrancata per sperare che vada tutto per il verso giusto.
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