Aria più distesa fra Zarate e la Lazio. Le due parti si sono incontrate, l'agente Ruzzi ha apprezzato l'abbraccio di Tare, ma la sostanza resta la stessa: se Zarate trova una squadra disposta a pagare i dieci milioni richiesti da Lotito, sicuramente partirà entro febbraio, altrimenti resterà laziale fino a giugno, allenandosi da solo a Formello.
In realtà, salvo a qualche comparsata ad esordio stagione (un gol al Mura nei preliminari di Europa League), Maurito non ha più giocato e il suo valore economico è sceso. A Kiev non sono disposti a pagare più di 6/7 milioni, e quanto al Parma, il presidente Gherardi vorrebbe Zarate in prestito con diritto di riscatto. Una formula che non attira per niente Lotito, che vorrebbe chiudere la vicenda Zarate con una cessione definitiva, dato che il giocatore, in queste condizioni, non rientra nei piani della Lazio e non ha alcuna possibilità di un vero rilancio. - Mi hanno cancellato perfino dalla figurine dei giocatori biancocelesti - ha confessato con amarezza Maurito, abituato invece a stare in primo piano nell'affetto dei tifosi. Ormai il distacco si è consumato, e forse la Lazio si dovrà accontentare dei pochi soldi offerti dalla Dinamo: il mercato in Ucraina chiude il 28 di febbraio.
Peccato che per Zarate alla Lazio sia finita. Il giocatore rimane solo il ricordo di una magnifica stagione iniziale, piano piano cancellato da bizze e incomprensioni.
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