mercoledì 6 febbraio 2013

Perea a luglio, Zarate subito...

Non c'è pace per la Lazio: ma la situazione, anche se grave, sembra essre meno grave di quanto si pensava.  Qualche notizia non negativa comincia a trapelare: l'infortunio di Brocchi non è proprio tragico, la carriera non è a rischio, un intervento chirurgico immediaio ha evitato conseguenze traumatiche e il generoso giocatore, con tutti i suoi proverbiali 37 anni, potrà ancora essere utile alla Lazio.
Ha fatto anche piacere la chiamata al telefono di Brocchi da parte di Francelino Matuzalem: il brasiliano ha chiesto scusa, sia pure in ritardo, e ha giurato di non aver messo intenzioni così cattive e crudeli nello scontro, che è risultato davvero brutto ma senza volerlo fino in fondo, almeno in quella misutra. Meno male, perchè ci pareva che il gesto di Matuzalem fose stato troppo cattivo, da vero fuorilegge del calcio, e invece un'ombra di umanità è rimasta anche a lui se si è sentito di scusarsi col vecchio compagno.
Dopo l'ingaggio del bravo Bruno Pereirinha, che già a Genova si è reso utile, la Lazio ha annunciato un vero e grande rinforzo anche per il prosssimo luglio: confernato infatti l'arrivo del giovane asso colombiano Brayan Perea, capitano della nazionale Under 20, seconda punta del Deportivo Calì. Due milioni e mezzo sono bastati a Lotito e Tare per strappare Perea alla pericolosa concorrenza dell'Udinese.
Altra bella notizia, la conferma di Candreva in nazionale, oggi in Olanda-Italia, e in un ruolo di grande importanza come quello di terza punta al fianco dei grandi Balotelli e El Shaarawy: anche noi abbiamo il nostro giocatore di prestigio, che ci consola un po' della perdita grave per circa due mesi di Klose e di almeno un mese per lo sfortunato Hernanes che aveva appena riconquistato la convocazione per la nazionale brasiliana. Può darsi pure che Prandelli faccia giocare a Marchetti il secondo tempo, per vedere se il suo recupero può essere davvero importante per la nazionale azzurra.
E se sabato sera arrivasse la grande notizia dall'Olimpico, cioè che la Lazio non è cotta e sa reagire con dignità e classe alle sue sventure? Non tutto il male, si è visto, viene per nuocere. Potremmo perfino recuperare un giocatore importante e a noi caro come Maurito Zarate, che ci ha commosso per il suo telegramma a Klose in cui esprime il suo rammarico per l'infortunio di Miro, dimostrando di avere ancora uno spicchio di cuore biancoceleste. E se Zarate sfruttasse davvero questa occasione così inaspettata?

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