La Lazio ha dovuto prima battere l'arbitro russo Karasev, che ha fatto dei biancocelesti un tiro al bersaglio: tre calci di rigore, espulsione di Dias per doppio fallo a metà ripresa, e un numero impressionante di calci di punizione contro. Delle due l'una: o la Lazio è una squadra di banditi, oppure in Russia il calcio lo giocano le educande.
Ma non ce l'ha fatta, Karasev. Una grande Lazio nella ripresa si è rovesciata nell'area di rigore del Borussia, prima agguantando i tedeschi con lo strepitoso Floccari che rimontava il primo rigore realizzato da Strenz a inizio partita sotto la nevicata. Poi Petkovic ha gettato in campo Kozak facendo uscire Ledesma, e il ragazzone di Praga ha sbalordito tutti con due gol, di cui l'ultimo proprio al 3' minuto di recupero.
I biancoverdi del Moenchen, andati sotto al 13' della ripresa con la prima rete di Kozak, sono stati ancora aiutati dall'arbitro, che al 25' ha concesso un secondo rigore a Frenz: gradioso Marchetti, respinge e salva il vantaggio. Ma l'arbitro insiste, nuovo rigore di Marx che va a segno, e Borussia in vantaggo al 43' con clamoroso calcio di punizione realizzato da Arango.
E' finita? No, al 48' pareggio del fantastico Kozak.
Un 3-3 molto prezioso: ci basterà vincere anche con un solo gol giovedì all'Olimpico, o anche pareggiare fino al 2-2.
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