Non si sa dove fosse la Lazio. In campo non è scesa veramente. I bianconeri hanno fatto i comodacci loro, 1-0 al 7' con Emeghara, 2-0 al 23' con Rosina, 3-0 al 16' della ripresa ancora con Emeghara - e chi è, un campione del mondo? - ed ecco confezionata la più bella "scoppola" rimediata dai colori biancocelesti da alcuni mesi a questa parte.
Veramente, che la Lazio non riesca più a vincere è diventato un luogo comune da quaranta giorni, dal 2-0 con l'Atalanta. Sarebbe ora di svegliarsi, perchè ormai il Milan ci ha raggiunti al terzo posto, e incombono anche altre squadre come la Fiorentina , l'Inter e la stessa Roma. Rischiamo di brutto. E' vero che neanche gli altri sprizzano salute e vigoria, ma almeno i punti li fanno. Ora la Lazio deve svegliarsi.
A Siena ha sbagliato tutto, soprattutto la difesa a tre. Ciani è uscito umiliato dal campo al 32', sostituito da Pereirinha. E' servito a poco, così come a poco sono serviti gli ingressi di Saha per Candreva e di Ederson (una traversa colpita su punizione) per Floccari. Un pianto generale. La vera Lazio era rimasta a Moenchen in Germania, e forse stava pensando più che altro alla gara di ritorno di giovedì all'Olimpico. La nostra coperta è molto corta ed ha anche dei buchi. Ora bisognerà pensare soltanto all'Europa League, ma certo il campionato comincia a piangere. E meno male che ci resta la finalissina di Coppa Italia il 26 maggio. Forse qualcosa, alla fine, ci resterà nelle mani.
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