Roma vivrà, giovedì, una grande giornata europea: Lazio-Borussia Moenchen. In palio, un posto tra le prime otto squadre del continente in riferimento all'Europa League.
Siamo arrivati, infatti, ai sedicesimi, e questa partita spalanca le porte degli ottavi, ossia le soglie della preminenza assoluta. La Lazio non è mai arrivata così in alto, e a pensarci bene ci è arrivata senza di lui, Miro Klose, sostituito sempre dal duo Floccari-Kozak, autori rispettivamente di sette e di quattro gol seminati qua e là nel continente.
Certo, la scoppola rimediata a Siena sembra fatta apposta per gelare gli entusiasmi: ma non pensiamoci, pensiamo ad altro, pensiamo che questa Lazio, pur senza il suo uomo migliore, ha saputo arrivare così in alto, e meritandolo pienamente.
Il Napoli ha scelto il campionato, e le figuracce le ha rimediate in Europa. La Lazio ha scelto l'Europa, e ha rimediato qualche figuraccia nel campionato, ma non tale da cancellare per ora il terzo posto e quanto di buono è stato fatto e può ancora essere fatto.
La Lazio non ha tre grandi difensori per attuare il modulo a tre. Con la difesa a quattro si batte meglio. Anzi, ha pure bisogno di un Ledesma che l'aiuti, e l'assenza di Ledesma a Siena si è vista e stravista.
Lotito, Tare e Petkovic si affrettino a trovare un sostituto veramente buono per Cristian, che non può giocare 60 partite in una stagione.
Nessun commento:
Posta un commento