Quel pari di Schelotto al 71' della ripresa, che annullava El Shaarawy, ha riacceso la fiammella della Lazio: ritrovarsi stasera ancora sola al terzo posto, con due punti di vantaggio sul diavolo rossonero.
Di mezzo c'è il Pecsara: non facciamo sciocchezze, stavolta. Ledesma c'è, e con lui la prospettiva di una difesa ben registrata. E in avanti c'è un Floccari che veleggia al ritmo di 9 reti segnate in una dozzina di partite disputate, che è quanto dire la media di due gol ogni tre partite, superiore a quella di Miro Klose e di Hernanes, i due capocannonieri biancocelesti.
Questi tre punti sul Pescara non dobbiamo lasciarceli sfuggire, anche se sappiamo che per gli uomini di Bergodi sono l'ultimo lumicino di speranza che sta per spegnersi. Il Genoa, quart'ultimo, ha racimolato a Palermo un altro punto prezioso, e cinque punti di margine dalla zona speranza sono veramente un abisso per chi ha l'acqua alla gola ma non vuole morire strozzato all'improvviso.
Per la Lazio la legge dell'Olimpico è imperativa. Ultimo a lasciarci le penne una squadra temibile come il Borussia Moenchen. Con Candreva e Gonzalez al bersaglio, quanto dire che non mancano alla Lazio le armi offensive oltre a Floccari. E poi sarebbe anche ora di un bel calcio di punizione di quelli che sa confezionare il Profetta, togliendoci tante volte la castagna bollente dal fuoco.
Guardiamo anche al Napoli a Udine. Gli azzurri sono stanchi e potrebbero anche lasciarci le penne.Sarebbe importante poter riavvicinarsi anche al secondo posto, che arricchirebbe di molto le nostre prospettive finali.
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