venerdì 1 febbraio 2013

Honda, Yilmaz, Felipe Anderson: tre storie parallele

Basta. Sono indignato. La prima volta si perdona, la seconda si bastona, e la terza che si fa? Sono tre volte che Lotito e Igli Tare ci fregano. La prima volta col giapponese Honda. La seconda volta con il turco Yilmaz. La terza volta con il brasiliano Felipe Anderson. Abbiamo fatto ridere tre continenti: l'Asia con Honda e Yilmaz, il Sudamerica con Felipe, e l'Europa con tutti e tre.
Lazio incapace. Impreparata a queste grandi imprese. Sembra che Lotito non riesca a cavare quei milioni dalla sua tasca, che proprio non voglia, e così alla fine se li tiene dopo aver illuso la tifoseria che un grande campione stava davvero arrivando.
Voi lo sapete quanta stima ho per Lotito. Lo considero il miglior presidente di società del calcio italiano, così come ha scritto la Gazzetta dello Sport. E può darsi che anche questa ennesima figuraccia alla fine si risolva in un'altra impresa biancoceleste, che la Lazio non abbia davvero bisogno di un altro regista di centrocampo doppione di Hernanes, o che magari possa assicuraselo alla prossima sessione di giugno della campagna acquisti. E' tanto giovane, non ha neanche vent'anni, e avrebbe tempo davvero di venire alla Lazio "a miracol mostrare". Ma ieri sera ci siamo incazzati da morire all'ennesimo acquisto mancato per un risibile dettaglio. Il Santos era davvero convinto di cedere Felipe a quelle condizioni? Bastava assicurarsene prima ed evitare la terza magra figura, ormai diventata una barzelletta sull'efficienza della Lazio nell'effettuare tempestivamente e regolarmente i suoi acquisti.
Ci sarà una quarta volta? Ci auguriamo proprio di no. Lotito e Tare non dicano quattro  (o gatto, come meglio dice Trapattoni) se non l'hanno nel sacco.

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