mercoledì 8 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 135. Pinocchio torna a casa

Una mattina Pinocchio, dopo aver parlato con i suoi tre amici Remigio, Ulderico e Lamberto, decise di lasciare i bellissimi pascoli di montagna di Heidi e del nonno André. La piccola Heidi rimase molto dispiaciuta, e quasi non credeva alle parole di Pinocchio. Anche Clara, e perfino la rigida governante Paula Rottenmeier si rattristarono per quella notizia, ma bisognava aspettarsela. 
Gli addii furono lunghi e ripetuti. I tre ragazzi e il cagnolino Monello si erano ormai sistemati sul carretto, e stavano per incitare il cavallo a rimettersi in marcia.
Heidi, Peter, Clara, la signora Rottenmeier e nonno André sventolavano i fazzoletti o il cappello in segno di saluto, e dicevano. - Tornate presto a trovarci: siamo stati benissimo insieme -
Clara si sorreggeva ad Heidi e Peter, e muoveva qualche passo per dimostrare che era guarita.
- Torneremo, certo - disse Pinocchio. - La prossima estate saremo ancora qui, anche perché su queste montagne c'è un fresco meraviglioso -
Il carretto si avviò tra gli ultimi saluti commossi. Poi imboccò la strada in discesa che li avrebbe riportati, dopo qualche giorno, in collina, e poi in pianura.
 - Saranno passati circa due anni - disse Pinocchio agli amici quando si trovarono di nuovo in territorio italiano. - Chissà come starà mio padre Geppetto, e la Fata Turchina, e il mio amico Lucignolo, e tutti quelli che tirano avanti la mia trattoria. Avranno pensato un poco a me? -
Sì', tutti pensavano a lui, alla durata eccessiva del suo distacco. due anni interi! Ma da Pinocchio c'era da aspettarsi di tutto.

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