Si fa tanto rumore intorno agli errori fatti dalla Lazio con tanti suoi giovani andati altrove a cercare fortuna. I casi più spinosi sono quelli di Marin, di Faraoni e di Macheda. Nel passato, di Peluso e di Di Vaio. Però non ci pare si possa dire la stessa cosa se il figlio di Giordano lascia le giovanili della Lazio e passa alla Fiorentina, e se il nipotino di Nesta fa altrettanto, e diventa addirittura giallorosso.
In questi due ultimi casi, il gioco è all'incontrario: si trattava di avere pazienza e di aspettare nella Lazio. Se la classe c'era, sarebbe senz'altro uscita fuori.Un dirigente di società, d'altra parte, non può seguire tutte le velleità e le ambizioni dei suoi cento o duecento piccoli calciatori, ma solo quelle dei più forti, dei veramente forti.
Ma non importa. Auguriamo ai forse impazienti Nesta junior e Giordano junior quella fortuna che forse avrebbero potuto incontrare in biancoceleste. D'altra parte la dote migliore di un giocatore di classe è proprio l'umiltà e il saper aspettare. Neanche Maradona ha avuto un figlio fenomeno.
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