sabato 25 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 152. Dal principe Colonna

Strade dritte, palazzoni enormi, chiese meravigliose. Pinocchio e i suoi amici procedevano con grande stupore e ammirazione.
C'era anche un bel traffico di carrozze, quasi tutte di lusso, con cavalli lucidi e infiocchettati, cocchieri in livrea, e passeggeri vestiti in modo raffinato.
Pinocchio tirava diritto: aveva comprato una guida di Roma con tanto di cartina, e con belle illustrazioni che facevano riconoscere i monumenti più importanti come Santa Maria Maggiore, Piazza dell'Esedra e la grande Via Nazionale.
Pinochio andava avanti sicuro e non aveva paura di nulla perché sapeva dove andare. Il domestico di Remigio, Paolantonio, aveva un fratello che faceva il cocchiere presso la grande famiglia nobiliare dei Colonna, in Piazza Santi Apostoli: sicuramente li avrebbe accolti con il loro carro e il loro cavallo, e perciò i tre ragazzi non avevano alcuna paura della grande città. Anzi, sentivano di amarla, e volevano ammirare le sue grandi bellezze.
Arrivati in fondo a Via Nazionale, videro subito dove si trovava Piazza Santi Apostoli, e il primo grande portone era proprio quello della famiglia del principe Ascanio Colonna.
Quando il carro di Pinocchio si fermò, subito dal portone vicino venne fuori Giuseppe, il fratello di Paolantonio, che aveva ricevuto una lettera di spiegazione, e li stava aspettando.

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