lunedì 20 agosto 2012

Il centrale della Lazio forse sarà Rodrigo Moledo

Non fai in tempo a dire Rolin, e Rolin sta già da un'altra parte: pare lo abbia già preso il Catania. Delle volte sembra che...basta che la Lazio si accosti a un giocatore, su quello piombano come falchi gli acquirenti di altre squadre. Questo vuol dire che se la Lazio deve comprare un giocatore, deve farlo nel silenzio più assoluto e dichiararlo solo quando l'affare è fatto.
Ora, per l'indispensabile centrale difensivo, i biancocelesti hanno dovuto scegliere un altro obbiettivo, pure valido. Si tratta di Rodrigo Moledo, è un brasiliano dell'Internacional, ha 24 anni ed è un gigante, un metro e novanta per 80 chilogrammi, disponibile per la modica cifra di quattro milioni.
Farebbe proprio al caso della Lazio per ridare un po' di energia e di gioventù alla decrepita difesa. C'è un unico piccolo inconveniente: Moledo è un extracomunitario, ma per fortuna la Lazio ha il posto libero e non sarebbe quella la difficoltà, solo che Lotito ha preso una vera e propria cotta per quel Breno che sta scontando in carcere il fatto di aver bruciato casa, e spera proprio che i giudici di secondo appello gli concedano un pizzico di fiducia e lo mandino assolto, nel quale caso la Lazio vuole lasciarsi libero il posto di extracomunitario per Breno magari a gennaio. Però, in questo modo, dovremmo accontentarci del granturco che abbiamo in casa per fare una polenta mangiabile, ossia un campionato discreto e una discreta Europa League con la sola merce di casa nostra.
Il fatto è che, mentre in attacco e a centrocampo i ricambi abbondano, in difesa siamo proprio in ribasso, con Diakité in aperta secessione, con Garrido che è andato a Norwich, con Zauri che sta  cercando una squadra. Meno male che ci cresce un Cavanda e che Radu dovrebbe finalmente ritrovare se stesso. Ma nel vivaio non c'è proprio nessun terzino sinistro o centrale da crescere, nella speranza che si dimostri un giorno all'altezza? Non si deve più ripetere la brutta storia dei Marin, dei Faraoni e dei Peluso, di fronte alla quale ci sentiamo tutti stupidi e profondamente incompetenti.

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