Nei contatti tra Lotito e Preziosi, oltre allo scambio Carrizo- Granqvist, è stato anche affrontata la possibilità di un trasferimento di Alberto Gilardino alla Lazio.
La domanda è: può essere utile, Gilardino, a risolvere i problemi offensivi della Lazio? Sulla carta sì: Gilardino ha trent'anni appena compiuti, ha un curriculum di primissimo piano: 468 partite disputate in tredici anni di carriera, con un bottino di gol notevole, 174: un media di 36 partite a stagione e di oltre 13 gol segnati all'anno, media che solo pochi calciatori possono vantare.
In realtà l'ultima stagione al Genoa è stata fiacca: solo 14 presenze e 4 gol, ma al Genoa c'erano altre risorse offensive e gocatori più freschi tipo Palacio, per cui se una squadra gioca con una punta sola si può finire tranquillamente tra le riserve pur avendo buone risorse. Gilardino, fra l'altro, ha giocato 47 volte con la Nazionale segnando anche la bellezza di 17 gol, ossia più di una rete ogni tre partite.
Gilardino, tirato a nuovo, potrebbe essere una punta di riferimento per Klose e un buon sostituto quando Klose non c'è. E' un giocatore profondamente diverso da Zarate il cui gioco può essere sfruttato in varie zone del campo, mentre il genoano è un tipico uomo da area di rigore che non fa molto movimento, ma è soprattutto un grande opportunista. Per questo motivo, se il giocatore non venisse a costare troppo, io lo porterei alla Lazio sapendo che può essere molto utile in determinate occasioni, ma certamente il suo acquisto porterebbe alla vendita di altri attaccanti del suo tipo, come Floccari e Kozak.
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