domenica 12 agosto 2012

Che cosa manca a questa Lazio? Un allenatore?

E quattro. Quattro partite senza gol, quarto sconfitte senza attenuanti. Lazio-Siena 0-1, Lazio-Torino 0-3, Galatasaray-Lazio 1-0, Lazio-Getafe 0-1. La bellezza di 360 minuti senza segnare lo straccio di un gol. Altro che squadra di attacco, altro che allenatore che semina bel gioco, altro che spettacolo di calcio!
E' duro attaccare un giovane tecnico pieno di buona volontà, perchè la Lazio è la stessa che nel girone di ritorno dell'anno scorso, specialmente quando si è ritrovata senza Klose e senza Lulic, era la stessissima che vediamo adesso: tanta pressione in area di rigore avversaria, tante occasioni, ma zero gol, zero gol, zero gol!
Quella del gol sembra diventata una maledizioone. Giocatori lenti, squadra imballata, nessuna idea di gioco: cambiano i protagonisti e il risultato è lo stesso. Dicono: vedrete che, dopo tante sconfitte, finalmente arriverà il gioco serio, finalmente arriveranno i gol e si vedrà la vera Lazio. Ma intanto si continua a non reagire, si gioca con una punta sola e non va, manca il gioco di centrocampo, Hernanes va per lucciole, Ederson, unico acquisto, è già in riparazione, bisogna contare solo sulle proprie forze e le forze della Lazio sono quelle che sono, con il vechhio Biava, con il vecchio Dias, con il giovane Cavanda, con il giovane Onazi, niente di nuovo sotto il cielo di Formello, così come è stato ad Auronzo, così come è stato nei dieci giorni di Fiuggi.
Tutto sembra passato inutilmente. La gente già rimpiange il vecchio Raeja che almeno dava saggezza e prudenza e sapeva strappare risultati utilitari, anzi a squadra anche incompleta ogni tanto sapeva farsi rispettare e reagire.
Che cosa manca alla Lazio? Personalità, esperienza, lucidità di pensiero, tutta robra che bisogna ritrovare nel giro di soli dieci giorni. Non ci si fida e si chiede addirittura il cambio di campo per l'Europa League, sperando di non andare incontro a un'altra clamorosa sconfitta contro il Mura, ultimo del piccolo campionato sloveno. Saranno dieci giorni decisivi per raddrizzare la barca che sta prendendo acqua da un mese tra le varie falle in attacco, a centrocampo e in difesa. Una squadra che in questo momento vale uno squallido zero.

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