Lo vogliono in Turchia (Besiktas), lo vogliono in Inghilterra (Sunderland di Di Canio), e ora lo vuole anche il Milan, in prestito: Libor Kozak fa gol a tutti, meno che alla Lazio, che pure va cercando disperatamente una punta da 15 gol.
Il povero Libor è come la sora Camilla: tutti lo vogliono e nessuno se lo piglia. A cominciare dalla stessa Lazio, che desidera tanto che Kozak vada in prestito a fare esperienza e a sgrossarsi tecnicamente, ma mai che le passi per la testa che il ragazzo potrebbe sgrossarsi proprio da noi, facendolo giocare stabilmente. Le prime cinque e o sei volte andrà buca, ma alla sesta settima si comincerà a vedere qualcosa, e nessuno potrebbe più rimpiangere il tempo e i punti perduti: la Lazio avrebbe acquistato gratis quella grande punta che vanamente va cercando, Matavz, Eder, Matri o Quagliarella, disposta a mettere sul piatto una manciata di milioni.
Perché Petkovic sembra aver rinunciato per sempre all'ipotesi Kozak? Non crede in nessun modo a questo giocatore? Quante volte lo ha schierato, magari per uno solo spezzone di partita, nelle giornate di campionato? Non è stato mai fatto un tentativo serio d'inserimento, insistendo magari dopo le delusioni iniziali. Tanto, si sa, lo scudetto non dobbiamo conquistarlo: tanto vale perdere qualcosa in un tentativo che sarebbe comunque utile. E se proprio Kozak, alla fine, risultasse inservibile, sarebbe se non altro valsa la pena di averlo ampiamente verificato. Così si rimane solo nel dubbio, con la possibilità anche di aver già commesso una corbelleria.
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