venerdì 23 agosto 2013

Anni di scuola: 184. Le occasioni mancate

Sul momento l'idea del libro di memorie prenestine venne rinviata, perchè alcuni componenti del consiglio di amministrazione non avevano ben capito di che cosa si trattasse con precisione. 
Colui che aveva suggerito il mio nome non riuscì a caldeggiare fino in fondo l'iniziativa, ma in realtà non si voleva in alcun modo intaccare una specie di privilegio che era stato concesso in esclusiva al collega.
Data la mia notoria incapacità d'insistere in un certo tipo di pressione, non se ne fece più nulla, e l'idea piano piano si andò sfuocando, finché io non smisi di collaborare con il "Messaggero", e così nessuno ne parlò più. 
In realtà io avevo già provveduto ad organizzare il materiale, e avrei potuto benissimo insistere e riproporre l'idea, perfezionandola. Anche quella, dunque, fu una delle occasioni letterarie da me mancate.
Il buon Peppino Tomassi, in occasione della pubblicazione di un mio recente libro, "Ti racconto una favola", a distanza di quasi trent'anni dai buoni vecchi tempi degli anni Ottanta, si  è riproposto di presentare il mio volume presso il Circolo Culturale Simeoni tuttora esistente, anche se Tomassi non ne è più il presidente, ma soltanto uno dei soci. 
Può darsi  perciò che l'occasione, mancata allora, di presentarmi a Palestrina con un mio libro, si riproponga adesso, dopo così tanti anni. Segno che qualcuno si ricorda di me e mi stima ancora come insegnante e come scrittore, "modestia a parte", come si suol dire.
Ma c'è tanta gente che della "modestia" degli altri se ne in fischia, o magari anche ne approfitta, in questo "regno dei furbi" che è sempre stato il piccolo mondo della cultura locale, non solo di Palestrina.

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