Lazio: caduta delle illusioni. Si ricomincia, realisticamente, da 7, da quel settimo posto in classifica che è la nostra precisa fotografia. Ci sono almeno sei squadre più forti di noi: Juventus Napoli Milan Inter Fiorentina Roma e probabilmente anche Udinese. La Coppa Italia ci aveva illuso, ora abbiamo riaperto gli occhi.
Certo, siamo stati stupidi a farci infilare come tordi con tre gol in 5 minuti: ma Petkovic dov'era? non lo vedeva Lichtsteiner che stava facendo il brutto e il cattivo tempo sulla destra, infilzando Lulic e Radu come due tordi? E già il primo gol, quello di Pogba, era venuto da quella parte e da quel piede. Presunzione e leggerezza. Che non si ripeteranno, almeno non in questa maniera così sconcertante. Bisogna prendere subito le contromisure, perchè domenica arriva l'Udinese che la classifica finale del campionato scorso mette nettamente davanti a noi, e che può contare su due attaccanti pericolosi come Di Natale e Muriel. Tutte le squadre hanno almeno due forti attaccanti, solo la Lazio gioca con una punta sola e non riesce a trovarne un'altra di una certa consistenza.
Ma dobbiamo guardarci soprattutto le spalle, e urge il rientro di un lottatore come Gonzalez, mentre stiamo a rimpiangere perfino un Onazi quando abbiamo fior di centrocampisti come Ledesma e Biglia. Solo, bisogna usarli tatticamente con ben maggiore saggezza, poiché la mossa dei tre registi, con Hernanes a zero, ha datto frutti velenosi. E dovremo fare a meno a lungo di quel Mauri che rappresenta forse l'unica risorsa offensiva a sostegno di Klose.
La difesa va protetta ben altrimenti, anche perché di suo non è fortissima. I vecchi Biava e Dias non possono durare per sempre, bisogna dare fiducia a Cana, Novaretti e Vinicius, almeno per vedere quanto valgono.
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