Oggi a mezzogiorno, a Montecarlo, estrazione dei gironi di Europa League. La Lazio è rientrata fra le dodici teste di serie, e in questo modo avrà la via quasi spianata, in quanto eviterà di affrontare le undici squadre più difficili, nell'ordine il Valencia, l'Olympique Lione, il Tottenham, la Dinamo Kiev, il PSV Eindhoven, il Bordeaux, il Rubin Kazan, il Siviglia, lo Standard Liegi, logicamente la Fiorentina e infine gli olandesi dell'Aikmaar.
I suoi avversari la Lazio li troverà dalla Dinamo di Zagabria in giù, dunque formazioni delle quali non bisogna aver troppa paura, anche se nelle competizioni europee non c'è mai nulla di scontato. La Lazio, col suo undicesimo posto, derivante da una mediocre settima posizione nel nostro campionato, ha rischiato di finire in seconda fascia, e si è giovata ad esempio dell'eliminazione dell'Udinese, finita quinta in serie A e dunque più quotata dei biancocelesti.
Un bel pizzico di fortuna, senza dubbio, ha accompagnato stavolta la squadra di Petkovic, che però nella precedente edizione dell'Europa League si era battuta con molta bravura, ottenenendo otto vittorie e risultando eliminata dopo i quarti di finale per quella sola famigerata sconfitta di Istanbul. Dunque, solo quattro squadre europee erano finite prima di noi, che grazie ai nostri risultati potevamo considerarci detentori del quinto posto continentale.
Si ricomincia daccapo, e con nuovo vigore, specialmente se Lotito dovesse concludere davvero il colpaccio di Burak Yilmaz o almeno quello di Alberto Gilardino, cioè di una seconda punta di grande valore. Lo sapremo presto, perché lunedì prossimo 2 settembre i giochi della campagna acquisti chiuderanno fino al prossimo febbraio, quando fra l'altro la Lazio riavrà il prezioso rinforzo di Stefano Mauri.
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