Scossone improvviso, alla Lazio, per i problemi dell'attacco. Una voce che è tutto un grido: Floccari lo cercano in Inghilterra, lo vuole il Sunderland di Di Canio, lui sarebbe ben disposto ad andare per chiudervi in toni alti una bella carrriera. E partirebbe anche Kozak, che ha bisogno di giocare in modo stabile. Con la cessione di questi due importanti giocatori, la Lazio potrebbe realizzare davvero un "tesoretto" di una dozzina di milioni, sufficiente per l'acquisto di un grande attaccante.
E da Genova rimbalza un'altra voce interessante. Preziosi ha offerto Gilardino all'amico Lotito. Gilardino ha 31 anni, uno in meno di Floccari, ed è un attaccante di calibro internazionale, ancora valido, tanto è vero che rientra tuttora nei piani di Prandelli.
Alberto Gilardino, 1.84 per 70 chilogrammi, 506 partite spalmate lungo l'arco di tredici anni di carriera, 188 reti segnate alla media di 14 a campionato, ha giocato anche 55 partite in nazionale segnando 18 reti, quattordicesimo nella graduatoria dei cannonieri azzurri di sempre. Verrebbe alla Lazio non per giocare spiccioli di partite, ma per affiancare degnamente un altro "mostro sacro" come Miro Klose. Gilardino sarebbe la soluzione dei problemi offensivi della Lazio per almeno un paio di stagioni, e dunque varrebbe davvero la pena che Lotito sacrificasse un bel gruzzolo per assicurarselo. Verrebbe accolto volentieri dalla tifoseria biancocelese, che lo conosce e lo apprezza da tanti anni.
Se partono Floccari e Kozak e arriva Gilardino, la Lazio avrebbe anche un altro bel vantaggio: maggiore spazio per le nuovissime leve dell'attacco, Antonio Rozzi e Balde Keita, che vedremo spesso nelle Coppe e nei finali di parecchie partite di campionato a gettare in campo le loro fresche energie.
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