venerdì 31 dicembre 2010

Il lama e lo struzzo -54- storie di animali

Il lama e lo struzzo sono due grandi animali, di specie diverse; il primo è della famiglia dei camelidi, il secondo invece un grande uccello non adatto al volo per la sua stessa mole.
Sono entrambi utili all'uomo, che del primo sfrutta la lana speciale, e del secondo, invece, la carne e le uova molto grandi.
Il lama vive specialmente nell'America del Sud, e qui si può incontrare anche con lo struzzo, che invece vive in tutti i continenti, Europa compresa.
Hanno caratteri opposti. Il lama è piuttosto franco nel comportamento, con una caratteristica davvero spiacevole: quando non gradisce la presenza di qualcuno, gli sputa in faccia senza fare tanti complimenti e senza chiedere scusa. Quanto allo struzzo, invece è un po' impacciato e timido nel comportamento. Se prova fastidio, se ne scappa via; e se poi ha paura, sembra avere l'abitudine di ficcare la testa nel terriccio e nella sabbia per non vedere il nemico. Tanto è vero che di un uomo che si nasconde per non affrontare situazioni spiacevoli si dice che abbia il comportamento dello struzzo.
I nostri due animali s'incontrano un giorno in un prato di montagna, nella Cordigliera delle Ande. Il lama si chiama Adelmo, lo struzzo Silverio. Il lama Adelmo disse a Silverio, che lo guardava con diffidenza: - Non aver paura, non ho nessuna voglia di sputarti addosso, a meno che tu non venga con intenzioni aggressive -
Lo struzzo Silverio rispose con molta umiltà: - Sai, io ho molto rispetto del mio prossimo, anzi ne provo un certo timore: dicono per paura, e invece è solo timidezza -
- Timidezza oggi, con un mondo così difficile? Non farai molta strada, amico, anche se hai gambe robuste e un becco niente male - ribatté il lama Adelmo.
-Tutta apparenza. A correre corro molto veloce, ma solo per scappare quando qualcuno mi mette paura. Quanto al becco, mi serve per scavare un buco per terra e ficcarci la testa dentro, per non vedere l'arroganza altrui -
- Bravo sciocco! - riprese il lama. - Così non fai altro che diventare un comodo bersaglio. Invece la natura ti ha dato due armi molto buone, becco e zampe, ma non non riesci proprio ad usarle -
Lo struzzo Silverio si sentiva davvero umiliato. Non sapeva assolutamente come difendersi dal prossimo. Il lama sputò per terra, come per disprezzo.
- Scusami, Silverio, se sono così brutale nel mio modo di fare. Vorrei insegnarti a vivere, visto che i tuoi genitori non ti hanno molto istruito sulle difficoltà della vita. Che diamine! Neanche tra voi, neanche giocando da giovane con i tuoi coetanei hai imparato a difenderti? -
Mentre il lama Adelmo stava facendo questo predicozzo allo struzzo Silverio, si sentì un galoppo improvviso e sul prato sbucò un grosso bufalo, che si dirigeva verso di loro con le sue corna minacciose.
Lo struzzo Silverio spiccò un salto, e si allontanò velocissimo per andarsi a nascondere dietro i primi alberi della foresta. Invece il lama Adelmo rimase lì impavido, e quando il bufalo si accostò minaccioso, lo centrò proprio negli occhi con uno sputo che accecò l'aggressore e lo immobilizzò per alcuni momenti, sufficienti a girarsi e ad allontanarsi senza problemi, mentre il bufalo restò a calpestare il terreno e a mugghiare infuriato senza poter far nulla, salvo dare delle cornate furibonde al tronco di un albero.

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