giovedì 16 dicembre 2010

Il maggiolino e lo scarabeo - 47 - storie di animali

Non potreste quasi credere ai vostri occhi quante centinaia di piccoli abitanti ha un prato. Oggi, ad esempio, ne abbiamo incontrato due nuovi: uno scarabeo ed un maggiolino.
Sono entrambi dei coleotteri, cioè insetti con le ali: ma che differenza fra i due, amici miei! Lo scarabeo, mica poi tanto brutto fisicamente, nero lucente e con belle attrezzature che fanno pensare ad un punk o a un heavy metal, ma purtroppo dedito
al lavoro di uno spazzino, o peggio ancora, dato che non fa altro che arrotolare dello sterco, farne delle grosse sfere, e trascinarle in un apposito magazzino per utilizzarle quando sarà necessario.
Il maggiolino, invece, più che un insetto, sembra un piccolo guerriero volante, un piccolo robot d'acciaio verde brillante, con quella corazza che all'improvviso si apre e prende il volo, affascinando ogni bambino. Ricordo che nell'infanzia noi prendevamo un filo da cucito, lo legavamo a una sua zampetta, e lo facevamo volare come un piccolo, vivacissimo aquilone.
Un giorno, su quel famoso prato che dicevamo all'inizio, lo scatenato maggiolino Herbert vide uno scarabeo, di nome Ebony, che stava trasportando una di quelle
sfere di sterco, e, pur provando una certa ripugnanza, gli si accostò svolazzando,
gli si posò accanto, e gli disse:
- Mio caro Ebony, io ti conosco di fama e mi sei simpatico: ma non potevi scegliere
un mestiere e un lavoro un po' più interessante e piacevole? -
Lo scarabeo Ebony guardò con curiosità quel bell'insetto volante, e gli rispose:
- Beato te! Sei veramente splendido con la tua scintillante corazza verde. E poi hai anche delle belle ali robuste! La natura è stata veramente generosa con te: puoi pascolare nel prato e sui fiori, e puoi volare lontano a tuo piacimento! Io pure ho le ali, ma il mio mestiere quasi m'impedisce di utilizzarle -
- Sì, lo so - rispose il maggiolino Herbert - sono stato davvero fortunato, e non posso che esserne fiero e felice. Ma tu, perché accetti questa tua condizione così infelice senza neanche accennare a ribellarti un momento? -
- Contro chi dovrei ribellarmi, e perché? Sappi che, presso gli antichi egiziani, io venivo onorato e considerato come un animale sacro, simbolo dell'immortalità, perché la materia che io tratto è comune a tutti gli esseri viventi e si tramanda di generazione in generazione senza mai mutare. Ecco perché io sono un animale sacro, e nessuno ha mai osato criticarmi o insultarmi come stai facendo tu -
- No, mio caro Ebony, io non t'insulto. Ti sto solo invitando a guardare un po' più in alto, a scegliere altri obbiettivi per la tua esistenza -
- Grazie - rispose lo scarabeo. - Ma io non mi lamento per la mia esistenza, e mi considero amato e protetto dalla divinità che mi ha prescelto come simbolo di una vita che non finisce mai. E tu, che ne pensi della tua vita? -
- La mia vita è tutta un volo, un breve volo. Ma brillo nella luce e vivo intensamente
la mia esistenza. Se tu sei contento della tua, lo sono anch'io della mia. A ognuno il suo destino. Ciao! -
E il maggiolino si allontanò velocemente in volo. Quello scarabeo! Sacro, sì, ma piuttosto maleodorante!




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