Gran bella partita, squadre scatenate all'attacco, tante occasioni perdute da una parte e dall'altra, ma alla fine la Lazio ha vinto con pieno merito.
Certo, le difese hanno fatto acqua, l'Udinese ha segnato due volte di testa con Sanchez e Denis, e sui gol di testa Muslera sembra soffrire molto.
Ma anche la difesa udinese ha mostrato crepe vistose contro un attacco laziale molto vivace: buona la regia di Rocchi che ha fatto da sponda in molte azioni, come quella in cui Hernanes, dopo appena due minuti, ha infilzato Handanovic. Hernanes, brillante in molte occasioni, ha colpito anche una clamorosa traversa a metà del primo tempo, con un tiro così vibrante che avrebbe ben meritato il 2-0 di tutta sicurezza.
Invece l'Udinese ha acciuffato il pareggio ad inizio di ripresa con il classico Sanchez, una vera spina nel fianco nella difesa biancoceleste.
Bellissimo, comunque, l'immediato 2-1 di Biava, con una stupenda girata su invito di testa di Dias.
Incontro giocato al freddo più gelido, e perfino con la necessità di accendere i fari per scarsa visibilità.
Nervosismo sul 2-2 (con Denis al 61', appena entrato al posto di Asamoah). Reja decide di far uscire Zarate, prendendosi i fischi del pubblico. ma entra il gigante Kozak, e sarà proprio lui a trovare la zampata giusta (deviazione di Zapata) per regalare alla squadra una preziosissima vittoria, che ci conferma al secondo posto.
Recupero interminabile: cinque minuti, tanto per farci soffrire ancora un po'. Reja ha trovato anche il modo di farsi espellere.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, e ora godiamoci, per le due settimane di festa, questi tre punti d'oro, che non potevano mancare dopo il bellissimo volo dell'aquila Olimpia.
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