Per il big-match di domani sera, Lazio-Inter, Edoardo Reja è dilaniato da un forte dubbio a centrocampo: schierare fin dall'inizio Francelino Matuzalem accanto a Ledesma, per snellire e arricchire la manovra biancoceleste, oppure affidarsi ancora a Cristian Brocchi, il lottatore per eccellenza, per controbattere lo straripante dinamismo di Stankovic, Cambiasso e Thiago Motta?
E' un dubbio che Reja risolverà all'ultimo minuto,per non dare preziosi riferimenti a Rafa Benitez, il quale ha capito che questa è una partita da vincere. Anche un pareggio ricaccerebbe indietro le velleità di rimonta dei nerazzurri, almeno per il momento. Col calendario che dà una grossa mano al Milan.
Ma la Lazio non può stare ad ascoltare i conti che si fanno gli altri. Deve fare i suoi, di conti. Non si può nascondere. E così ecco l'altro dilemma: due punte, Zarate-Floccari, con Hernanes trequartista, oppure una punta sola, Floccari, con Zarate a far parte del trio di suggeritori insieme a Hernanes e Mauri?
In somma: una Lazio che si reputa forte, o una Lazio che gioca prudentemente di rimessa?
Sarà comunque una gran partita. Le due squadre ce la metteranno tutta. E' lo scontro, anche, tra le due più forti difese d'Italia, le uniche ad aver subìto solo 11 gol in 14 partite (c'è anche il Chievo, ma deve giocare un incontro in più e può subire qualche altra rete, a Bologna), ma con la Lazio che ne ha presi ben 4 su rigore contro un solo rigore preso dall'Inter. La matematica e il buon senso sono entrambi dalla parte della Lazio del formidabile duo Biava-Diaz.
Che scenario! L'opposto dell'ultimo Lazio-Inter, quello dell'"Oh, nooo..." Dobbiamo riprenderci tutto l'onore perduto quel giorno solo per far dispetto alla Roma, per farle perdere lo scudetto. Ma ora lo scudetto passa anche dalle parti nostre.
E poi c'è l'aquila Olimpia: non si può sputtanare l'aquila Olimpia, quella che tanto ci ame e che ci vede imbattuti. Mai faremo soffrire l'aquila infliggendole una sconfitta.
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