lunedì 27 dicembre 2010

Il coniglio e la gallina - 52 - storie di animali

Tra il coniglio e la gallina c'è una sana competizione. Nelle loro stie, essi sono spesso vicini di casa, e dove ci sono galline trovi quasi sempre dei conigli, lì accanto. Abbiamo parlato di sana competizione, ma non è poi mica tanto sana, per loro: essendo tra i clienti preferiti sulla tavola dell'uomo, troppo spesso finiscono per rimetterci chi la pelle e chi le penne.
La gallina Carlotta stava becchettando in terra vicino vicino alla rete di fil di ferro oltre la quale stava oziando il coniglio Orlando, stufo di mangiucchiare insalata e carote. Nella rete c'era anche un varco, e siccome i pasti potevano benissimo essere scambiati, non di rado Carlotta e Orlando finivano per incontrarsi, come quel giorno.
- Ciao, Carlotta - disse il coniglio agitando festosamente le orecchie e la coda. - Ti vedo in gran forma! Hai delle belle penne lucenti e variopinte -
- Neanche tu te la passi male - ribatté prontamente Carlotta. - Hai un bel pelo liscio e morbido. La padrona ti fa fare buoni pasti -
- Il pasto è quasi lo stesso del tuo: tu hai più chicchi di granturco, io più foglie d'insalata, ma finisce spesso che ce li scambiamo. E' che la nostra padrona è solerte e generosa, tiene pulite le nostre gabbie e ci dà belle ciotole di acqua fresca. Però da voi galline viene più spesso -
- Lo credo bene! Da noi ha una doppia visita, quella del pasto e delle pulizie, ma poi anche quella delle uova. E come è felice quando si porta via un bel cesto pieno di uova tiepide! -
- Già - e il coniglio Orlando rimase un po' pensieroso. - La padrona non vorrei vederla troppo spesso, perché quasi ogni volta che viene si porta via uno di noi per prepararsi il pranzo, e non è una bella cosa. Per fortuna noi ci riproduciamo in fretta, e così non si corre il pericolo di rimanere in pochi e di rischiare troppo la vita -
Ma neanche la gallina Carlotta era troppo allegra per questo. - Quanto hai ragione! Anche noi alleviamo i nostri pulcini, diventano pollastrelle e polli, poi viene lei, la nostra cara padrona, e sceglie accuratamente la vittima più grassa e in salute. Non le bastano le uova che le offriamo tutti i giorni, ma vuole sempre tirare il collo a qualcuna di noi. Se riusciamo a vivere a lungo, è perché c'è il detto che gallina vecchia fa buon brodo! -
Orlando scosse di nuovo le lunghe orecchie. - E noi? Oltre alla nostra tenera carne bianca, i nostri padroni uomini ricercano anche le nostre belle pelli. "Lapin", le chiamano alla francese, ma è una parola che a noi conigli mette una grande paura -
- E' vero! Ho visto un giorno in una vetrina una bellissima pelliccia di lapin! Io sarei orgogliosa di fare una così stupenda figura ! -
- Sei proprio sadica, comare Carlotta. Altro che lapin! Quella è la fine di noi conigli, a decine per volta. La strage degli innocenti! -
- Ssss...- fece la gallina Carlotta all'improvviso - Eccola lì, la nostra padrona: non facciamoci sentire mentre facciamo questo tipo di discorsi, perché se ne avrebbe a male e potrebbe trattarci con le brusche -
La padrona arrivò, portò acqua e cibo fresco sia alle galline che ai conigli, e sorrise. Erano proprio bravi, quegli animali: la facevano arricchire, e non si lamentavano mai...

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