domenica 28 novembre 2010

Parla l'aquila: ci avviciniamo...

Il cielo è grigio, ma non fa niente: noi siamo azzurri nel cuore.
Oggi non mancate, tifosi laziali, al grande incontro con il Catania: il Milan è stato fermato nella città di Genova, e noi abbiamo...sì, vi prometto, farò tre voli completi sul cielo dell'Olimpico, e poi andrò a posarmi al centro del campo.
Voi lo sapete bene che cosa significa questo: nella mia città di Olimpia, in Grecia, c'era l'Oracolo che prevedeva gli eventi. Io sono un'aquila, non sono un oracolo, ma i tre giri del mio volo piacciono lassù sull'Olimpo.
Oggi sarà un giorno propizio per quel moretto, quel piccoletto che si chiama Maurito. Il gran capo Edoardo Pennabianca gli ha detto di tirare più spesso in porta, di tenere meno la palla; la stessa cosa ha detto al "profeta" brasiliano, Hernanes. Quanto a Sergio, al cannoniere Floccari, lui ci pensa già per conto suo a tirare in porta il più possibile, il più preciso possibile.
Ma a quelli del fortino, Muslera-Lichtsteiner-Biava-Dias-Radu, dico di stare bene attenti a questa squadra che viene dai piedi dell'Etna. Dico anche al trio Brocchi-Ledesma-Mauri di vigilare bene alle soglie dell'area. Poi, via! all'attacco, a cercare quella vittoria che ci riavvicina alla vetta. Credeteci. Quest'anno non dobbiamo fallire, e ad ogni partita ci metteremo tutto il cuore.
Il presidente Claudio, quel vulcano d'idee che mi ha portato qui, intende fare di questa società una vera bandiera europea, destinata a sventolare in tutto il mondo.
Mi ha detto in un orecchio che a gennaio ci sarà una grande novità, per cui il mio volo diventerà ancora più sicuro. Sì, ci metteremo tutto il cuore, tutta la volontà.
A cominciare dalla vostra affezionatissima
aquila Olimpia.

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