Ma quale Lazio due! Questi giocano, e giocano bene! Rincalzi in gamba, che hanno messo sotto l'Albinoleffe di Mondonico malgrado una strettissima partita difensiva.
Ha aperto Garrido al 14' con un bel calcio di punizione all'incrocio dei pali. Ha raddoppiato Stendardo al 44' con un'estirada su azione di calcio d'angolo favorita dal peso di Diakité. Ed ha chiuso al 36' della ripresa Del Nero con una straordinaria azione al volo e tocco di sinistro su invito di Gonzalez.
E Rocchi? E Kozak? Ci hanno provato una dozzina di volte ciascuno, ma la fortuna non li ha assistiti: solo una traversa per Kozak e un palo per capitan Rocchi, sempre pronto nei suoi tentativi.
Una gran bella Lazio, bella come il volo di Olimpia, che si è esibita malgrado la pioggia sempre più fitta. Questo Olimpico ha davvero un bel drenaggio, perchè il terreno era perfettamente agibile.
Così abbiamo guadagnato gli ottavi e soprattutto il diritto a disputare un altro derby con la Roma, un derby particolarmente pepato perchè aprirebbe un grosso spiraglio per la conquista della Coppa, cioè di un "titulo" che comincia ad avere il suo peso sulla scena nazionale.
La Lazio è piaciuta. In progresso Garrido e Bresciano, molto brillanti soprattutto Diakité, un vero bastione (attenti alla a!) e Tata Gonzalez, che sotto la pioggia ha messo in mostra una vitalità eccezionale, macinando chilometri e chilometri senza perdere quasi mai lucidità. Molto buona anche la prestazione del fantasista Foggia, che ha sfruttato bene tutti i palloni che gli giungevano sulla sponda destra del centrocampo.
Nell'Albinoleffe, buona la resistenza opposta dal portiere Layeni, e assai promettente il giovanissimo centrocampista Cia, subentrato nella ripresa. Reja ha dato respiro nel secondo tempo a Ledesma, Foggia e Scaloni, concedendo spazio a Del Nero, Brocchi e Cavanda. Applausi per tutti.
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