martedì 23 novembre 2010

La puzzola e il castoro - 36 - storie di animali

Un giorno il castoro Giovanni, tutto affaccendato sull'ansa di un ruscello dove stava costruendo una bellissima diga, vide con la coda dell'occhio una magnifica puzzola, dalla lunga coda a strisce bianche e nere, che stava infilandosi in tutta fretta nel bosco.
Giovanni, colpito dalla splendida livrea nera di quell'animale e dalla sua elegante coda, lo chiamò a gran voce: - Ohé, bell'animale, dove te ne vai così di corsa? Fermati un po' qui vicino, sulla sponda del ruscello, a fare due chiacchiere con me -
La puzzola si fermò e rivolse la parola al castoro: - Forse mi stai scambiando per qualcun altro. Non vedi che sono una puzzola? Il mio nome è Veneranda, tutti mi sfuggono perché emano un cattivo odore. Non te ne sei ancora accorto? -
Era così graziosa, Veneranda, e in quel momento non emanava alcun cattivo odore, per cui il castoro Giovanni, più che mai interessato, ribatté: - Non sento cattivi odori, e mi piacerebbe fare amicizia con te, che mi sembri così gentile e attraente. Caso mai, se vieni ad abitare qui sulla diga, che è poi la mia casa, potrai fare continuamente dei bei bagnetti ed essere sempre profumata e pulita -
- Grazie, mio caro castoro. Tu mi sembri molto galante e ben educato, e mi fermerei volentieri con te. Purtroppo, se avverto qualche pericolo o qualcuno cerca di afferrarmi all'improvviso, l'unica arma di difesa che ho è quell'orribile odore che proviene dalle mie glandole, e non riesco a controllarlo. Quando questo avviene, tutti sono costretti a fuggire, e nessuno riesce a sopportare il mio cattivo odore che si spande all' intorno. Se accogliessi il tuo invito, sono convinta che in breve ti accorgeresti anche tu della mia terribile caratteristica -
Ma il castoro, più guardava la puzzola Veneranda, più se ne innamorava. - Io penso che tu reagisci in quel modo con chi vuole farti del male. Io invece voglio soltanto starti vicino ad ammirare la tua bellezza, e tu certamente non vorrai offendermi: staremo bene, insieme! -
La puzzola Veneranda avrebbe tanto voluto restare vicina al castoro Giovanni, ma sapeva che proprio non era possibile. Solo un'altra puzzola è capace di sopportare quel malefico odore, e Giovanni non era una puzzola. Tuttavia, tanto era l'amore con cui Giovanni la invitava, che non poté fare a meno di salire sui tronchi della diga e d'infilarsi nella bella costruzione che il castoro stava preparando.
Ma quando gli altri castori la videro, e specialmente la castorina Emanuela, che faceva una corte segreta a Giovanni, esplosero in uno strillo di terrore, e la povera Veneranda, impaurita, emanò il suo tremendo odore.
Si rivolse a guardare il caro Giovanni, e anche nei suoi occhi, e nel suo naso, lesse l'orrore per la dolorosa scoperta. - Addio, addio, Giovanni! - esclamò fuggendo oltre la diga e verso il bosco. - Vedi che non è proprio possibile. La natura mi ha fatto così! Scegliti un altro amore -
Allora, finalmente, Giovanni scoprì la tremenda verità : non tutto ciò che piace è veramente bello. E capì che Veneranda aveva detto la verità: il loro era proprio un amore impossibile !

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