giovedì 18 novembre 2010

La renna e il cane - 34 - storie di animali

Lungo una pista ghiacciata dell'Alaska, tra cacciatori di pellicce e ultimi cercatori d'oro, in una pausa tra le pesanti corse delle slitte, tra la renna Renata, abitante in quella zona, e il cane Ascanio, di una famiglia degli huskey proveniente da poco lontano, s'intavolò una vera e propria discussione.
- E' inutile che voi renne vi affanniate tanto: non riuscirete mai ad essere veloci come noi nel trainare una slitta con uomini e pesanti fardelli a bordo - disse il cane Ascanio con orgoglio.
- Infatti - ribatté la renna Renata, che era molto saggia e prudente. - Noi non vogliamo e non possiamo essere veloci come voi huskey, ma poi, sui percorsi lunghi, siamo capaci di arrivare prima di voi, e in questo caso non potreste mai batterci -
Ascanio rimase a pensare. Imbattibili per velocità, i cani diventano invece attaccabili quando si tratta di trasportare carichi pesanti su distanze superiori ai cinquanta chilometri: lì davvero le renne, con la loro stazza e la loro resistenza, sono insuperabili.
- Dimmi, piuttosto - fece, forse per cambiare discorso, il cane Ascanio - ma è proprio vero che voi arrivate fino alla casa di Babbo Natale, e poi lo trasportate a recare i doni
ai bambini, il 25 dicembre? O è soltanto una leggenda? -
La renna Renata scosse la testa, con tutte le sue belle corna robuste, e replicò: - Ecco, vedete: è la gelosia che vi fa parlare così. Forse voi a Babbo Natale proprio non ci credete, poiché siete scettici e cinici, come è proprio dei cani. Ma lo sapete che perfino nella Russia, quando si chiamava URSS e la religione non era tanto ben vista, noi renne eravamo incaricate di andare a prendere Papà Gelo, che è lo zio laico di Babbo Natale? Questo dovrebbe bastare a farvi capire che Babbo Natale esiste davvero. Io pure ho avuto la fortuna di fare uno di questi viaggi, e ti giuro che è stata
una storia bellissima e indimenticabile -
Ascanio non aveva parole per replicare. Dentro di sé era confuso e anche un po' commosso: ai cani piacevano tanto i bambini, e portare loro un dono sarebbe stata una vera felicità per lui.
La renna Renata capì questo pensiero di Ascanio, e studiò le parole giuste per consolarlo: - A Babbo Natale si può scrivere, alla vigilia del suo viaggio. Possiamo fargli avere una lettera che proponga una specie di patto: arrivato vicino alle prime città, una doppia fila di cani può dare il cambio alle renne, che si saranno stancate davvero. Così anche voi potrete conoscere Babbo Natale e partecipare alla grande gioia di far felici i bambini -
Il cane Ascanio apparve sollevato da questa proposta. - Bene: mettiamoci in azione. Il prossimo Natale anche noi cani vogliamo avere la nostra porzione di allegria e di felicità. Anche se siamo meno resistenti di voi renne -

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