Ecco una graziosa coppia di animali esotici, che tra la Malesia e l' Australia è facile incontrare. Sono entrambi dei marsupiali: le femmine hanno sulla pancia quella specie di borsa dove i loro piccoli conducono a termine il periodo dello svezzamento.
Ma non dovete credere che questi due animali, per quanto imparentati fra loro, siano amici: il canguro ha un pessimo carattere, e quando si arrabbia è bene stare lontano dalla portata delle sue braccia e delle sue zampe, che sono delle armi micidiali, tanto è vero che spesso i canguri sono raffigurati con i guantoni da pugile e l'uomo si diverte pure ad addestrarli sul ring.
Il koala, invece, ha un carattere mite: si arrampica sugli alberi, si tiene fortemente abbracciato ai rami, e se ne sta lì senza disturbare nessuno, nutrendosi di quelle belle foglie saporite. I bambini ne hanno fatto una specie di idolo, con quelle grosse orecchie e con quegli occhioni circondati da un alone nero che li fanno somigliare a degli orsacchiotti.
Il canguro Zamora si trovò un giorno sulla strada del suo cuginastro, il koala Malù, e non appena lo vide cominciò a prenderlo in giro.
- Ma che fai lì aggrappato al tronco di quell'albero, stupido di un koala! Scendi giù e viene a passare il tempo con me, faremo tanti giochi divertenti e trascorreremo una bella mattinata! -
- Fossi matto! - rispose lentamente , ma in tono sicuro, il koala Malù. - Non vedi che porto ancora sottto gli occhi i segni di tutta una serie di cazzotti che mi hai mollato l'ultima volta che ci siamo incontrati? -
- Che gran bugiardo che sei! - ribatté il canguro Zamora. - Come se non ti conoscessi! Quelle belle macchie nere te le ha fatte tua madre, che è poi mia zia Ermelinda. Io tiro sì qualche pugno, ma solo per gioco, e non vorrei davvero farti male -
- Certo, certo: dici sempre così, pur di convincermi a giocare con te. Io sto molto bene in pace tra i rami di quest'albero, le cui foglie mi piacciono molto, ma ogni tanto mi tocca farti compagnia per evitare complicazioni. Andiamo ! -
Nel dir così, Malù balzò accanto a Zamora, e insieme cominciarono a giocare sul tappeto erboso. Ma il koala apparve subito a malpartito, perché il canguro è prepotente e discolo per natura, anche se si sforza di essere divertente e giocherellone.
- Ahi! ahi! - ogni tanto strillava Malù, ma ormai era abituato ai colpi a tradimento del cugino Zamora, che cercava di ricambiare con dei piccoli morsi. Ma il canguro era un bel po' più grande, e la lotta era impari.
In fondo in fondo, però, anche il koala si divertiva nella lotta, perché era piuttosto resistente, malgrado il suo aspetto morbido e delicato. Quanto al canguro, ogni tanto era costretto ad emettere uno strillo, perché quei morsi agli orecchi facevano piuttosto male. Ma se vuoi divertirti, qualche cosa bisogna pur patire.
Alla fine i due cugini, un po' stanchi e un po' malridotti, decisero di fare la pace, sempre per gioco.
- Ciao, Zamora! - disse Malù ancora un po' ansimante.
- Ciao, Malù! Domani ripasso sotto al tuo albero; fatti trovare che giochiamo un altro po'. In fondo è divertente, no? -
- Sì e no - rispose il koala. - Però ripassa, perché in fondo giocare piace anche a me, è vero, anche se poi mi ritrovo con la faccia e le zampe ammaccate -
Proprio così: è molto bello avere amici con cui giocare, anche se talvolta un po' prepotenti. Ma un morsetto bene aggiustato, ogni tanto, riesce sempre a mettere le cose a posto.
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